Problemi alimentari e bulimia

Salve,
sono 5 anni che soffro di bulimia. Ho iniziato dall età di 12 anni a sfogarmi sul cibo per mancanze d' affetto da parte dei miei genitori e a 21 anni ho iniziato a vomitare ed a cadere sempre più in basso. Da quando non vivo più in Italia. Il medico che mi ha diagnosticato la malattia mi ha fatto fare una cura per la depressione e per la bulimia le cose andavano meglio però ho cambiato di nuovo paese per ricominciare e le cose sono peggiorate. Sono sola, non ho amici, il mio ex fidanzato ha contribuito ad abbassarmi di molto l'autostima e non so più che fare. Trascuro tutto, mangi vomito, mi convinco a non mangiare per settimane per dimagrire, mi alleno in palestra mangiando niente, ho provato a tagliarmi perché mi sento cosi stupida quando mangio tanto. Qui da me gli psicologi e gli psichiatri non prendono nuovi pazienti, il mio medico non conosce il mio problema, tra l altro odio medici e medicine e sono ancora convinta che posso uscirne fuori da sola, ma non credo che arriverò ai 40 anni. C'è qualche metodo per aiutarmi a controllarmi quando ho gli attacchi di fame? Ho provato anche a fumare, la dipendenza da fumo non mi viene. appena metto un qualsiasi cibo in bocca dimentico tutto il resto. Che fare non avendo nessuno accanto a me?
Grazie mille
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Può uscirne curandosi. Del resto l'ha già provato. L'errore è sempre lo stesso, ovvero la sospensione delle cure perché si vuole credere che la malattia non è una malattia, ma per fortuna invece è una malattia curabile.

Detto ciò, deve curare la bulimia, non "controllarsi" quando ha gli attacchi di fame che non significa niente se non la negazione del problema. Pretendere il controllo quando la situazione si definisce appunto come una perdita cronica del controllo sul cibo, qualunque significato gli si attribuisca, significa lasciare sulle spalle della persona la responsabilità e quindi la colpa.

Chi si sforza nel controllo da solo si condanna al senso di colpa e di vergogna. Mi pare strano che non esista un servizio sanitario dove vive, che posto è ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Salve,
grazie della risposta.Vivo in Francia e nella citta dove abito ci sono specialisti ma nessuno prende nuovi pazienti. La lista di attesa è 5/6 mesi minimo , ho già provato ad aspettare ma poi se solo mi sento un po meglio non ci vado. Non riesco da sola e non posso lasciare il lavoro per rinchiudermi in un centro e il medico generalista non sa minimamente come aiutarmi o che medicine darmi. Mi danno tutti ansiolitici quando non sono minimamente ansiosa e non mi aiutano neanche a dormire, ma continuano a prescrivermi solo quelli.
Quindi non so come fare.
Grazie mille comunque per la risposta. Semmai tornerò in Belgio dal medico che mi diede le medicine la prima volta. E speriamo che mi aiutino.
Buona giornata
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Non c'è quindi uno specialista medico psichiatra che visiti un paziente privatamente ? O in urgenza al pronto soccorso ?

Non saprei perché non sono al corrente della situazione francese. Direi che se ha già un contatto lo usi sicuramente, specie se la conosce già.
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