Dubbi sulla relazione col partner

Salve,
quasi 4 anni fa mi sono fidanzato con la mia attuale ragazza; premetto che è la mia prima storia importante, avendo avuto, precedentemente, solo relazioni "mordi e fuggi", quasi sempre troncate da me, per motivi svariati. La relazione, ha avuto una prima sbocciatura nel mentre io frequentavo un'altra ragazza, dopodichè, io "misi da parte" la mia attuale ragazza per concludere quella con la vecchia e mettermi definitivamente con la mia attuale. Ciò che mi ha colpito della mia ragazza è stata la sua dolcezza caratteriale ed il suo splendido viso mentre, ammetto che non sono mai stato colpito dal suo corpo per via di qualche chilo di troppo che in ognio modo ho chiesto che perdesse, senza, per ora, che ci riuscisse.
In ogni modo, nei primi tre mesi, la relazione scorre serena, dopodichè, complice un problema lavorativo che mi ha fatto abbandonare il mio, amatissimo, ma per nulla remunerativo, precedente lavoro e che mi ha portato a dovermi poi trasferire in una grande città per svolgere un lavoro non bello come il precedente, ma sicuramente più remunerativo, ho iniziato ad avere dubbi sul partner, mettendo in discussione il mio sentimento, con un continuo "rimuginare" nel cervello.
Va detto che il trasferimento nella grande città mi ha causato delle conseguenze a livello psicologico, (timore nell'uscire da casa per paura di dover andare in bagno, paura di prendere tangenziali ed autostrade) tanto che sono stato in cura presso uno psichiatra che mi ha diagnosticato un "disturbo d'ansia con umore depresso" che ho curato con esito positivo. Lo specialista, in ordine ai miei dubbi espressi sulla relazione, non ha dato molto peso, dicendo invece che traspariva il mio amore e il mio affetto per la mia ragazza.
Tra l'altro, da circa un anno noi conviviamo perchè anche lei si è trasferita per motivi di lavoro.
Tuttavia i dubbi permangono, nonostante io sia legatissimo a lei ed inoltre ora che nulla osterebbe a "solidificare" questa relazione (matrimonio) non riesco a pensarci.
Spesso e volentieri vorrei arrivare a lasciarla, credendo che ciò possa causare la risoluzione dei miei problemi, ma arrivato al dunque non riesco mai a farlo.
Sono condannato a vivere sempre così? il mio è solo un problema solo con lei? non sono forse innamorato realmente? vorrei cercare di dissipare queste incertezze anche perchè, giustamente, anche lei inizia ad essere stufa di questo mio atteggiamento altalenante.
Grazie!
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Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli Psicologo, Psicoterapeuta 143 4
Carissimo,
l'unico modo per esplorare questi suoi dubbi e incertezze è una sede psicoterapeutica. In uno spazio come questo infatti non è possibile raccogliere elementi sufficienti per inquadrare al meglio la situazione. Il modo in cui viviamo le nostre relazioni affettive non può essere disgiunto da altre aree della nostra vita. In questo caso raccogliere più elementi possibili ricostruendo il contesto di vita nel quale ora si manfesta la sua incertezza, ci darebbe modo di effettuare una lettura più veritiera sull'origine di tali insicurezze.
Un cordiale saluto

Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli

Psicologa Psicoterapeuta Aneb

psicologia.udine@gmail.com

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore,
Concordo con la collega Dott.a Pataccoli sul consiglio di esplorare questa "domanda" in una sede psicoterapeutica.
Cio' perche' l'umore depresso conferisce ai pensieri e alle riflessioni una necessita' di "punirsi".
Nell'umore depresso con ansia infatti l'aggressivita' invece di essere rivolta verso l'esterno (atteggiamento che si teme) torna sul soggetto e lo porta a danneggiarsi per "trovare pace".
Come vede e' un atteggiamento auto-distruttivo che va decodificato in una terapia del profondo e disinnescato. Perche' puo' creare grandi dispiaceri e sfociare in una vera "depressione".
Spero di averLa orientata in modo positivo.
I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le risposte,
vorrei solo aggiungere che, il disturbo d'ansia, a seguito della cura seguita, si è molto attenuato; ciò che permane sono i continui dubbi di cui al precedente post, pur essendo legatissimo a lei (spesso mi dico, se ho questi dubbi, allora non può essere amore) - tali dubbi si sono, inizialmente, manifestati con timore che mi potessero piacere le sue amiche, poi, appena vedo in giro una ragazza carina, allo stesso modo sono portato a pensare che magari potrei tradirla, cosa che, invece, non vorrei assolutamente fare). Sicuramente, il passaggio dalla mia cittadina, nella quale facevo un lavoro che mi piaceva, (mi ero già creato il mio "programma" di vita) a quello nella grande città (che apprezzo per le possibilità e gli stimoli che offre) non ha giovato al mio umore, soprattutto in ordine al tipo di lavoro che svolgo che non mi piace affatto, ma che cerco di compiere, comunque, al meglio delle mie capacità.
Sono una persona molto esigente forse anche perfezionista ed ammetto che, in ordine alla mia partner, non "accetto" il suo sovrappeso, tolto il quale sarebbe sarebbe quasi perfetta "esteticamente"; caratterialmente andiamo abbastanza daccordo, al netto di ovvi litigi e discussioni.
Comunque, seguirò il Vostro consiglio di consultare uno specialista, credo sia la cosa migliore, ciò che mi ha colpito delle Vostre risposte il non aver paventato la possibilità che io non sia innamorato di questa ragazza, cosa che invece sostiene mia madre con la quale mi sono spesso confidato. mi auguro di poter fare chiarezza, sia per me che per lei.
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Dr.ssa Chiara Luisa Pataccoli Psicologo, Psicoterapeuta 143 4
Carissimo,
non è che non consideriamo la possibilità che non sia innamorato, è che ci guardiamo bene dal fornire risposte pronte che toglierebbero spazio ad una riflessione necessaria sulle modalità con le quali lei sta in una relazione. Dato che accennava ad una relazione precedente terminata anche, mi pare, grazie al subentrare di una nuova ragazza, io rifletterei su questi passaggi e su come il sentimento sia stato "gestito" in queste relazioni.
Un cordiale saluto
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
lei ha indicato di essere "legatissimo alla Sua ragazza"! E questo per me va ben oltre l'essere "innamorato". Questo termine si riferisce infatti ad una visione superficiale, provvisoria, di una persona che piace ma che non sentiamo "importante" per noi.. e il termine che Lei ha usato dice quanto sia grande questa "importanza" a prescindere dall'aspetto da top-model!
E" d'accordo?