Ernia discale paramediana laterale destra a c5-c6

buon giorno da circa un mese soffro di un dolore al collo che si irradia verso spalla e braccio, sofferente di cervicale da tempo ho iniziato cura con voltaren muscoril per 10 giorni più sedute di fisioterapia, senza nessun risultato abbiamo aggiunto bentelan da 4mg una al di, nel frattempo effettuata risonanza magnetica che evidenzia ERNIA DISCALE PARAMEDIANA- LATERALE DESTRA C5-C6 IMPRONTANTE IL SACCO DURALE. CON INVERSIONE DELLA FISIOLOGICA LORDOSI DEL RACHIDE CERVICALE. da una settimana messo anche collare rigido tutto il giorno e morbido la notte, sintomo principale appena appoggio la testa al cuscino si irradia dolore a spalla e braccio, nessuna posizione idonea per riposare, chiedo parere vostro su alternativa a intervento, il mio fisioterapista mi dice che se con la cura riusciamo ad attenuare il dolore quindi l'infiammazione si potrebbe tentare lavoro di manipolazione per cercare di evitare l'intervento e conviverci con questa ernia sempre che non sia dannosa la posizione in cui si trova
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Dr. Marco Meloni Neurochirurgo 11 1
Gent.mo Utente,
essendo una sintomatologia che persiste da un mese buono, qualora la sede dell'ernia coincida con i suoi sintomi (dovrebbe avere un dolore che prende tutto il braccio e arriva alle prime 2-3 dita della mano destra) dovrebbe prendere in seria considerazione la possibilità di un intervento chirurgico di discectomia cervicale in quanto è una procedura oramai consolidata, con un ottimo margine di sicurezza e tempi di degenza rapidi. Tuttavia, se non se la sente, potrebbe tentare con delle manovre di trazione cervicale, eseguite da un fisioterapista esperto, e proseguire con un totale di 10 giorni di bentelan 4 mg, terapia antinfiammatoria ad es. ibuprofene 600 mg ogni 8 ore e naturalmente protezione gastrica come lansoprazolo 30 mg una volta al dì a colazione; al limite può impostare anche gabapentin 75 mg una volta al dì come antinevralgico per 10 gg e poi gradualmente scalarlo.
In quanto a pericolosità, un'ernia cervicale come l'ha descritta in quella sede e con quelle caratteristiche può aggravarsi e dare addormentamento all'arto superiore e deficit dei muscoli controllati dal nervo a quel livello: potrebbe avere difficoltà nel flettere le dita e nell'opposizione del pollice, in casi infrequenti potrebbe anche dare un interessamento del midollo e dunque sintomi più gravi come a carico dell'altro lato o delle gambe e degli sfinteri urinario/anale nel qual caso non perda tempo e vada immediatamente in ospedale.

Resto a sua disposizione.
Cordiali Saluti

Dott. Marco Meloni

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dopo
Utente
Utente
Anzitutto la ringrazio per la celerità nel rispondermi. Volevo dirle che il mio dolore si limita a spalla e braccio alto o scapola. Nessun altro fastidio a braccia e dita della mano. A volte da ignorante in materia penso che sia anche un fattore meccanico Oltra all.ernia già diagnostica dalla RM. In tutto il plesso brachiale dovuta forse a qualche manovra errata nella prima fase di fisioterapia fatta 20 giorni fa come le scrivevo stamattina. Perché da quella seduta di terapia la stessa sera arrivato a letto avevo questo gran dolore e blocco da non potermi girare nel letto. Mi preoccupa in primis l.ernia ovviamente specie se il punto dove è localizzata potrebbe far partire questa irradiazione quindi questo dolore. Ma non le nascondo che penso anche al fatto che possa essere successo dell'altro. Continuerò la cura con cortisone e seguirò il suo consiglio. Intanto da una settimana mi sono rivolto a un centro di fisioterapia all'avanguardia molto preparati mi hanno assicurato che faranno di tutto per evitare un intervento. Ma se l'intervento risultasse essere la soluzione al problema ovviamente lo farò. Avrei bisogno di sapere se lei può aiutarmi una clinica o ospedale dove si occupano di questo delicati interventi. La ringrazio.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
le alternative terapeutiche, come correttamente indicate dal collega Meloni, possono essere valide,ma saranno sempre sintomatiche, ovvero agiranno sui sintomi e non sulla causa, senza contare che una tale terapia prolungata nel tempo può avere effetti collaterali non di poco conto.
Mi permetto invece di dissentire dal collega a riguardo della fisioterapia.
Con un'ernia che lambisce il midollo spinale cervicale, le maniplazioni in tale sede sono oltremodo pericolose anche nelle mani più esperte.

L'intervento chirurgico non è un optional, ma una precisa terapia che va attuata quando c'è l'indicazione ad attuarla.

Se, per esempio, un paziente ha il femore rotto, l'indicazione è la terapia chirurgica e non si può scegliere di attuare una terapia con antidolorifici e basta.

Quindi consulti un neurochirurgo e ascolti il suo parere. Come ha scritto il collega Meloni, tali interventi, al di là di rischi (in realtà molto bassi) sono risolutivi, ma tenga conto che i rischi di non operare un'ernia del disco possono essere più alti per danni progressivi.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti


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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottirw.La ringrazio molto per il suo consiglio. So bene che un intervento chirurgico sarebbe la soluzione penso definitiva al mio problema. Il problema principale anche se lei dice che oggi i rischi sono minimi è sapere a quali mani affidarsi e dove fare un eventuale intervento. Tutti abbiamo parenti o amici che hanno avuto lo stesso problema è hanno fatto l'intervento e qualcuno addirittura lo ha ripetuto perché non riuscito. Io vivo in Sicilia dove ci sono medici molto preparati e anche strutture che potrebbero essere idonee. Il problema è che su tre consulti neurochirurgici si sentono tre pareri diversi e ci si confonde le idee ancor di più. Le chiedo una cortesia ulteriore dottore se dovesse essere intervento chirurgico che tempi di guarigione ci sono. Grazie.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Solitamente il ricovero è di due-tre giorni.
Il periodo di convalescenza in media 30-40 gg.