Frattura processi trasversi l2 l3

Salve
a causa di un incidente autostradale in moto avvenuto circa un mese fa ho riportato (cito testualmente) "Frattura dell'emiprocesso trasverso sinistro di L2 e parcellare dell'apice dell'emiprocesso trasverso di L3 " .
Mi hanno consigliato due settimane di riposo forzato a letto e successivamente la breve deambulazione con busto ortopedico steccato .
Dato che vivo da solo dopo pochi giorni dalla dimissione ho avuto la necessità di alzarmi dal letto per le operazioni quotidiane e quindi non ho rispettato le due settimane consigliatemi .
La situazione dopo un mese è certamente migliorata , ma accuso ancora fastidiosi dolori all'altezza della parte centrale bassa della schiena (all'altezza dei reni , sperando di non dire una castroneria) . I dolori si manifestano sempre in caso di posture prolungate , ad esempio se resto molto tempo in piedi o seduto .

Gradirei in maniera sentita un vostro parere sulla mia situazione attuale , posso aggiungere che sono ancora in attesa di effettuare nuovamente l'esame radiologico al "rachide Rx Lombare" prescrittomi dal pronto soccorso, da effettuare a giorni 30 dall'accaduto .

Grazie dell'attenzione e buon lavoro a tutti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Sinceramente, se le lesioni traumatiche sono quelle descritte, appare esagerata la prescrizione di 30 giorni consecutivi e ininterrotti di riposo a letto.
Credo che possa essere sufficiente indossare il busto durante la stazione eretta.
In ogni caso è bene che ne parli con il Suo medico, perché le mie considerazioni scaturiscono da considerazioni generiche che non possono essere confermate a distanza.

Cordialmente
[#2]
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Utente
Utente
Salve Dottore e grazie per la sua risposta .
Forse nella spiegazione dei fatti non mi sono spiegato al meglio : la prescrizione per il riposo forzato a letto è stata di due settimane e non 30 giorni , mi è stata fornita dal pronto soccorso che mi ha accolto subito dopo l'incidente .
All'atto della dimissione , mi hanno consegnato un foglio dove si consigliavano due settimane di riposo a letto e successivamente breve deambulazione con busto ortopedico steccato , per un totale di 30 giorni di prognosi .

Ad inizio settimana mi sono recato nuovamente all'ospedale per effettuare l'esame radiologico consigliatomi come controllo alla fine dei 30 giorni di prognosi .
Non sono assolutamente pratico del mondo ospedaliero e non ho conoscenze di questo tipo , ma mi ero informato prima dell'esame radiologico ed avevo letto su più fonti che la mia frattura ( di cui ricordo la dicitura esatta :
"Frattura dell'emiprocesso trasverso sinistro di L2 e parcellare dell'apice dell'emiprocesso trasverso di L3 " )
era destinata a restare in maniera permanente senza conseguenze e sarebbe risultata visibile ad eventuali raggi effettuati negli anni a venire .

Eppure dalla visita radiologica di controllo effettuata pochi giorni addietro il personale medico non ha riscontrato nessuna anomalia nel rachide , questo non so se attribuirlo ad un esame approssimativo o ad una mia errata valutazione delle informazioni che mi ero procurato prima dell'esame radiologico .

Trattandosi di colonna vertebrale , la questione mi preoccupa e non poco , vorrei avere almeno un quadro generico della situazione , e magari un consiglio se possa essere utile una risonanza magnetica per una visione d'insieme del problema .

Grazie dell'attenzione e rinnovo l'augurio di buon lavoro
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
La radiografia della colonna vertebrale, dove sono presenti quelle fratture, è già una visione di insieme e, salvo non ci siano segni clinici di deficit neurologici, la RM non aggiungerebbe di più.

Detto questo, tali fratture si consolidano nel tempo e non creano ulteriori problemi, ma gli esiti di tali fratture saranno evidenti a eventuali controlli nel tempo.

Che a distanza di poche settimane da un radiogramma in cui si sono repertate quelle fratture, un nuovo controllo radiografico non evidenzi nulla è poco probabile.

I casi sarebbero due:
1) al primo radiogramma sono state diagnosticate fratture che tali non erano (possibili artefatti)
2) se il secondo radiogramma le esclude, starebbe a confermare che il primo è stato letto male o che quest'ultimo viene letto male.

Con cordialità
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Utente
Utente
La ringrazio nuovamente per la cortese e celere risposta , Le pongo se possibile i miei ultimi dubbi a riguardo :
cosa intende con ' deficit neurologici ' ?
ed ultimo quesito , dato che mi trovo davanti a due esami radiologici differenti ma dello stesso rachide ( il mio) effettuati a circa 35 giorni di distanza , sarebbe opportuna una terza visita specialistica o un parere ortopedico specializzato ?

Rinnovo i ringraziamenti per la cortesia e la disponibilità
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Deficit neurologici sono quelli che si presentano nelle malattie del sistema nervoso centrale o periferico (cervello, midollo spinale e nervi).
Un deficit neurologico è anche un disturbo della forza muscolare per esempio ad una gamba o un piede o alterazioni della sensibilità.

Nel Suo caso i processi trasversi sono lontani da strutture nervose, per cui è difficile che si presentino.
Io ne ho accennato per spiegare l'inutilità della RM se solo si tratta di quelle fratture che ha descritto.

La cosa migliore sarebbe di mostrare a un medico radiologo entrambi i radiogrammi.
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Utente
Utente
La ringrazio per il suo prezioso parere e la disponibilità .

Le auguro una buona giornata