Prostatite o altro

Buongiorno,
sono nuovo del forum e spero perdonerete eventuali mie carenze ed il mio stato d'animo.
Sono un ragazzo di 34 anni, convivo con la mia compagna di lunga data con cui ho rapporti vaginali e comunque protetti,ho una vita lavorativa non sedentaria, accompagnata da attività sportiva media: fitness, nuoto, ciclismo amatoriale saltuariamente e cerco di condurre una dieta equilibrata e variegata consumando circa 1e1/2l di acqua fuori da pasti;niente alcol ne fumo o altre sostanze,dormo regolarmente seppure il mio lavoro preveda turnazioni anche notturne.
Circa lo scorso 20 settembre ho cominciato una terapia prescritta dal medico curante, di ciprofloxacina 500 2 al dì per curare una sospetta prostatite/uretrite? per 10gg a seguito di due episodi ravvicinati di sintomatologia simile a cistite, inizialmente arginati con 2monuril, i cui sintomi però si sono protratti. Al termine della cura con una lieve attenuazione dei fastidi (bruciore, fitte continue al glande in particolare verso la "punta" ma non durante la minzione,senso di disagio,oppressione nella zona posteriore allo scroto e tra l'ano e dolorabilità variabile durante eiaculazione e indolenzimento post. Assenza di sangue nelle urine e nel seme) ricominciati però dopo una settimana con intensità variabile. Effettuate varie visite urologiche,anche da diversi specialisti,eco transrettale ("prostata di dimensioni complessivamente normali.In sede centrale è presente area di franca ipoecogenicità,finemente strutturata,compatibile con localizzazione ascessuale.Non focalità sospette nel parenchima mantellare posteriore.Echi capsulari integri,lieve ectasia delle vescicole seminali") e dopo 20gg esame urine e seme anche colturale: enterococcus fecalis inferiore a 1000cfu/ml sensibile 1 a levofloxacin 500, che quindi assumo 1volta al dì per 20gg. con un ciclo di supposte topster di 14 gg nei quali i sintomi si sono sensibilmente affievoliti per poi ricominciare al termine della terapia mercoledì 28/10. Ad oggi sto assumendo 1prostadep mattino e flogeril forte per "sfiammare" ma senza alcun esito e aspetto una settimana per ripetere gli esami di urine e seme, che attualmente si presenta di colore e densità normale ma con la presenza di alcune formazioni come gelatinose e tendenti al giallo;(effettuato anche esami del sangue durante la cura per eventuali problemi a reni,fegato ma tutto nella norma).
Essendo due mesi che i miei disturbi si protraggono regolarmente inficiando pesantemente la mia vita,vorrei sapere che altro potrei fare per guarire e se effettivamente questo sia possibile, visto che anche il sesso è diventato un "esercizio medico",ho perso due chili,smesso qualsiasi attività sportiva,limitandomi anche sul lavoro (gli effetti degli antibiotici sono stati piuttosto invasivi) e oserei dire di essere "disperato" in quanto non riscontro miglioramenti e la situazione sembra peggiorata, senza contare che l'idea di effettuare esami ancora più invasivi mi preoccupa alquanto.
Grazie a tutti
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
èprima di parlare di terapia ,leggo che Lei ama il ciclismo amatoriale e qs non va d'accordo con la prostatite.
Inoltre ha eliminato dalla sua dieta cibi piccanti e birra >?
Cordialmente

Dott.Roberto Mallus

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie infinite per la Sua velocissima risposta;
Ho abbandonato la bicicletta già verso maggio, in occasione di un'intervento al setto nasale deviato e quanto alla dieta mi sono dedicato scrupolosamente a quando da voi consigliato in occasione di altri consulti, anche se in realtà le mie abitudini alimentari non erano molto diverse da quanto indicato ad eccezione di una passione per i formaggi che ho praticamente escluso dalla dieta, specie gli stagionati.
Non pratico più nessuno sport ad eccezione di camminate di 4km un giorno si e uno no per favorire la circolazione ecc.(sono stato avvisato che la levoxacina poteva agire a livello tendineo e quindi ho preferito stare a riposo).
Niente motocicletta, trattore e uso l'auto il meno possibile ma non le nascondo che vorrei ricominciare a praticare nuoto o palestra leggera.
Ancora grazie e confidando in una Sua risposta,
saluto

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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
La terapia della prostatite è quanto mai empirica.
Gli antibiotici o antisettici non sono mai in grado di sterilizzare la ghiandola prostatica,da qs concetto l'uso di antiflogistici per via generale e locale che aiutano a decongestionare la ghiandola .
La prostatite cronica catarrale ( asintomatica) è l'obiettivo e magari dopo mesi ma è un obiettivo abbastanza certo.
La continuita di cure è cmq indispensabile non essendo alcuno di noi in possesso della "pozione magica"
Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Grazie ancora per La sua attenzione.
Ritiene quindi che quanto intrapreso fino ad ora possa essere efficace per la risoluzione del problema o la mia terapia pensa possa essere carente ed integrata/migliorata in qualche modo?
È l'assenza di sostanziali miglioramenti che induce a temere che non vi sia via di uscita o che il problema non sia quello giusto.
Come già Le scrivevo questa patologia sta avendo effetti devastanti sulla vita quotidiana.
I Suoi colleghi mi avevano informato della potenziale durata della patologia,ma non immaginavo tali ripercussioni e tempo.
RingraziandoLa per il Suo prezioso contributo ed il Suo tempo,
Porgo i miei saluti
[#5]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Gentilissimo Dott. Mallus, e chi avrà la pazienza di dedicare attenzione alle mie vicende,
Torno a disturbare, dopo un pausa di qualche giorno, in quanto dopo l'ennessima visita da Specialista di fama nella Capitale e ulteriori esami i problemi inizialmente attenuati, sono nuovamente ri-esplosi.
Nello specifico ho nuovamente eseguito eco trans rettale e addominale, nonchè visita "tattile" da cui è emerso: "vescica ben distesa,verosimilmente assenza di patologia endoluminale sessile o flottante. La prostata studiata per via S.P. e transrettale con sonda ad alta definizione è risultata volumetricamente nella norma per volume e peso , NON aggettante in Vescica, in proporzione all' età del Paziente: diametro trasversale 30mm; cranio caudale 25mm; anteroposteriore 38mm.
Peso circa 18g; residuo postminzionale risulta SCARSO. La capsula appare regolare per profilo e riflettenza; nella norma le vescicole seminali; verosimilmente valida l'apertura del collo vescicale. L'ecostruttura parenchimale risulta diffusamente disomogenea con la presenza di varie e diffuse soffusioni iperecogene; il tutto come da processo flogistico in atto della ghiandola prostatica verosimilmente di origine batterica" (13/11/2015)
Esame urine, urinocultura e spermio cultura risultati NEGATIVI per ricerca flora batterica comune; negativi per flora micotica, dalla semina del campione non si è avuto sviluppo di flora batterica. Dalla semina del campione su tereno universale si è avuto sviluppo di flora batterica inferiore alle 1000UFC/ml. Urine nella norma.
(16/11/2015). Terapia adottata quotidiana: gastroprotettore, cistiflux busta dopo colazione, proposta mono a metà mattina,nuroxx pomeriggio, supposta lenimev prima di coricarsi e Augmentin 1g ogni 12 ore. Compreso anche Mittoval 10mg o xatral 2,5mg o omnic 0,4mg che attualmente non assumo perchè mi genera ansia e aumento battito cardiaco. Dieta rigorosa e note abitudini di vita tra cui eiacuazioni un giorno sì e uno no, preferibilmente da rapporti (protetti).
Nessun sensibile miglioramento e sempre gli stessi sintomi: dolore/fastidio perineo bruciore/fastidio nel pene, specie nella parte terminale post minzione e talvolta durante/dopo orgasmo. Anche raggiungere una lodevole erezione risulta difficoltoso e fastidioso. Assenza di febbre.
Perchè non guarisco o miglioro, o riesco a raggiungere una situazione di Asintolmatologia? Il dolore/fastidio CONTINUO risulta insopportabile e vorrei assumere antidolorifici per sedarlo ma tanto poi ricompare.
Che cosa devo fare?
Grazie a tutti.
Saluti Cordiali
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
mi dispiace che ancora non si vedano risultati ma , premesso che non è nel mio costume criticare terapie di altri colleghi , se la diagnosi come pare è prostatite, la terapia da lei seguita non coincide con le mie esperienze, cmq , poichè come Le dicevo è importante la continuità di cure,a qs punto non Le rimane che ricontattare il collega che la segue.
Come le dicevo importante è appunto la continuità di cure e soprattutto non andare alla ricerca del "santone" di turno poichè nessuno ha la "pozione magica".
Cordialmente
[#7]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dott. Mallus,
Ancora una volta grazie mille per la Sua pronta quanto veloce risposta.
Ovviamente ho provveduto a ricontattare il medico in questione (proprio ieri) il quale mi ha invitato a terminare questo terzo ciclo antibiotico (altri 6/10 gg) per poi riparlarne e stare tranquillo nel frattempo (una parola). Capisco la Sua riluttanza alle critiche verso colleghi, ma Cerchi però di capire il mio senso di smarrimento e frustrazione nel vedere vani tutti i miei tentativi di terapia per guarire. Anche gli altri specialisti da me interrogati (altri 3!) insistevano per un'ulteriore ciclo antibiotico e integratori dal nome e produttore diverso ma dello stesso principio attivo. Ho comunque sempre portato a termine le prescrizioni indicate in vano.
Se non rischio di divenire troppo impertinente e quanto Le chiedo non vada contro la Sua etica, Potrebbe illustrarmi che cosa della terapia non La convince? In modo da avere qualcosa da replicare al curante (ovviamente senza permettermi di tirarLa in causa).
Perdoni e Comprenda l'ignoranza e l'angoscia di un paziente che sta combattendo ormai da più di due mesi con questa pregiudicante afflizione.
Con riconoscenza
Saluti
[#8]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Non ho alcun problema a risponderLe.
Almeno il 50 % degli urologi non usa antibiotici nella cura delle prostatiti.
Cordialmente
[#9]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottor Mallus,
Premesso che è sembrato strano anche a me, visto il traguardo della negatività delle culture, che precedentemente risultavano positive ad una seppur "modesta" colonia di enterococco fecale, all'ulteriore terapia antibiotica, mi ci sono dedicato scrupolosamente così come con tutti gli accorgimenti indicati, comprese dieta ed integratori, anas, thè verde, serenoa,ecc.
A Suo avviso, a parte l'antibiotico che ultimerò col finire della settimana, in che modo potrei ottenere qualche risultato? Che cosa manca alla mia terapia?
Navigando e effettuando visite per tutto il centro Italia ho ricevuto circa gli stessi consigli e non capisco più nulla.
Anche oggi, a momenti alternati, i fastidi/dolori si sono fatti sempre più invasivi e ho davvero paura di dovermi rassegnare a conviverci e l'idea mi terrorizza.
E se non fosse prostatite? Ho letto qualcosa riguardo al nervo del pudendo e alcuni sintomi sono simili.
Non so davvero cosa fare e cosa credere.
Se cortesemente Può aiutarmi, Gliene sarei immensamente grato.
Ancora grazie,
Saluti cordiali.
[#10]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno a tutti Voi Dottori;
Mi trovo a chiedere nuovamente un consulto in merito alla mia stazionaria situazione.
Terminata la terza terapia antibiotica, mi sono recato dallo specialista il quale sabato scorso ha effettuato ecografia transrettale, addominale, ai reni, testicoli e base del pene: tutto nella norma, prostata normale in relazione a età ecc, non dolorabile alla palpazione a cui non è seguita nessuna perdita di liquido.
Attendo il 18/12 per effettuare nuovamente spemio/urino cultura (precedentemente negativa).
Mi viene consigliato di continuare con topster supposte 1 alla sera per cicli, integratori serenoa repens e disinfettante vie urinarie mirtillo rosso americano tutti i giorni (ormai già da un mese).
Seguo sempre scrupolosamente lo stile di vita e la dieta consigliati in questi casi ( che per altro non differiscono molto dalla mia routine ordinaria)
Basta antibiotici ad eccezione di "Zytromax" per 3 giorni, per scongiurare ulteriore infezione uretra,ma NON lo ho assunto in quanto spiegato dallo stesso medico che Augmentin 1g appena preso per 8 gg e terminato sabato mattina, essendo ad ampio spettro anche per le vie urinarie, copre anche l'uretra ( e poi ben 38 giorni di antibiotici in totale, considerati sufficienti ed esami negativi).
Il mio problema è che i sintomi ( perineo e pene dolorabili, perdite urina, fastidi costanti alle zone già citate durante/post rapporti e a volte minzione,
tutti i giorni, in particolare in prossimità dell'uretra e glande, sperma con formazioni gelatinose giallastre anche se meno numerose rispetto a prima) continuano con altalenanti e non significativi miglioramenti e peggioramenti.
Domando:
1- Che altro posso fare?
2- Veramente dopo più di due mesi non c'è possibilità di guarigione o di arrivare ad una condizione di assenza di sintomi?
Lo specialista ritiene che nel giro di un mese dovrei "uscire dal tunnel", ma non gli credo, visto che in quasi tre mesi la situazione è sempre la stessa e non penso che magicamente mi sveglierò una mattina e tutto sarà passato dall'oggi al domani.
Sto sempre cercando una via di guarigione o almeno di miglioramento della mia vita, non la bacchetta magica, ma un aiuto al mio caso.
Perdonatemi se vi sembro arrogante o presuntuoso, sono solo molto provato.
Grazie di cuore
Cordialmente.
[#11]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
senza avere in alcun modo la presunzione di entrare in merito alla terapia prescritta,
considerato che il collega che la segue ha il non poco supporto di una visita ,
per mia esperienza,
la terapia della prostatite può durare ben oltre 3 mesi, e quindi sicuramente ascolti i consigli del collega e rimanga quindi in cura da Lui.
Le posso solo dire che dopo almeno sei mesi, nel caso in cui la sintomatologia continui, prescrivo oltre ad antinfiammtori per via locale e generale anche ciproterone acetato, un antiandrogeno, nell'intento di mettere a riposo la gh prostatica.
Auguri di una guarigione quanto mai vicina
Cordialmente
[#12]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dottor Mallus,
Ho provato a mantenere la calma e aiutato dal topster per 10gg 1 al dì, cominciavo a convincermi che il Suo augurio di una prossima guarigione si fosse avverato.
Mi sbagliavo: sebbene la sintomatologia molto migliorata credo dall'azione del cortisone, lo sperma presenta sempre grumi gelatinosi giallastri, fastidi attenuati ma sempre presenti al pene e perineo, in più ha fatto la sua comparsa cattivo odore ed una macchia rossastra estesa sul glande compatibile con Candida, da curare un 12 gg di Sporanox 1 al dì e due applicazioni al dì per 10gg di Canesten1% che mi sembra aver capito si trascinerà anch'essa per qualche mese.
Oggi sono effettivamente 3 mesi di malattia.
Martedì mi farò nuovamente visitare dal medico in Roma e proporrò il suo consiglio sull'antiandrogeno, che mi spaventa un po' in quanto temo possa interferire con la mia già delicata e precaria vita sessuale.
Per il momento non posso fare altro che continuare a vivere secondo indicazioni alimentari e non, assumendo integratori per la prostata e sperando per il meglio, ma Le confesso che comincio a perdere le speranze di una via d'uscita: il miglioramento lieve in un ambito è sempre accompagnato da un tracollo di un'altra situazione.
Il mio unico desiderio è quello di tornare a vivere una vita normale.
Grazie per l'attenzione,
Ringrazio e saluto cordialmente

Prostatite

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