Esofago di barret e uso ipp

Ho 57 anni:nel 1978 prima gastroscopia cha ha evidenziato l’ernia iatale con esofagite da reflusso. Da allora la malattia è proseguita tra alti e bassi.
Nel 1998 l’esofagite è arrivata al II° grado con erosioni, e di conseguenza mi sono ritrovato l’esofago di Barret anche se limitato ad alcune piccole “isole”.
Da allora terapia con pantoprazolo 40 mg/die e faccio esami endoscopici ogni 18 mesi.
L’esame radiografico attuale da il seguente responso: Normale transito esofageo, ampia l’espandibilità viscerale maggiormente dell’ampolla epifrenica nettamente iperdistesa al contrasto gassoso. Iato esofageo ipotonico, piccola ernia iatale e alcuni reflussi fino quasi al terzo medio.Stomaco ad uncino un poco allungato, obliquo posto, pareti espansibili, appena ispessito il disegno mucoso in corrispondenza della grande curvatura. Modesta ipersecrezione. Bulbo duodenale con lieve ispessimento del disegno mucoso, contrattura retrograde duodeno antrali. C regolare. A distanza di circa 30 min. lento svuotamento della cavità gastrica.
L’ultimo esame endoscopico depone per:
• Piccola ernia iatale (circa 3 cm) da scivolamento;
• Short Barret;
• Gastrite antrale.
Esame istologico:
• Biopsie multiple del corpo e dell’antro gastrico con componente flogistica nell’ambito della normalità. A livello gastrico è presente una focale estasia delle ghiandole principali.
• Biopsie dell’esofago distale in parte costituiti da epiteli di tipo ghiandolare con metaplasma intestinale completa: esofago di Barret.
• Non evidenza di displasia o malignità.
Visto che, tutto sommato, ho una vita regolare e sto abbastanza bene, vorrei sapere se posso continuare ancora per i prossimi anni con la terapia in corso o se sarebbe preferibile altra soluzione.
Vorrei sapere inoltre se nel mio caso è consigliabile asportazione del Barret mediante Argon Plasma Laser.
Fabio Maffei
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Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 906 15
Gentile Signore,
la presenza di uno short Barrett e la lunga durata di malattia da reflusso impongono la sorveglianza endoscopica e bioptica dell'esofago. Non ritengo utile effettuare al momento un trattamento con argon plasma ma consiglio un controllo ogni 12 mesi. In caso di riscontro di displasia lieve consiglierei il controllo bioptico ogni 4-6 mesi procedendo quindi al trattamento eventuale della lesione mediante asportazione endoscopica della lesione.
Cordiali saluti

Dott. Roberto Mangiarotti

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta. Vorei tuttavia sapere il Suo parere in merito all'opportunità di proseguire ad oltranza con la cura di pentoprazolo e se ci possono essere effetti collaterali negativi.
grazie ancora
fabio maffei
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