Attaccamento insicuro bambina 4 anni

Buonasera,
Sono madre di una bimba di quasi 5 anni. Ritrovo in lei molti tratti comportamentali tipici di uno stile di attaccamento insicuro ed ansioso.
Mia figlia ha vere e proprie crisi di pianto ed ansia ogni volta che deve separarsi da me (ogni mattina lasciarla a scuola è in incubo), è timorosa ed insicura nelle relazioni con gli altri bimbi. Al gioco libero preferisce sempre e comunque la mia compagnia o quella del papà. Mi rendo conto di avere molte responsabilità in merito e ciò mi riempie di sensi di colpa. Per dirne una, quando aveva 8 mesi sono rientrata a lavoro, lasciandola con i nonni paterni. Per evitare che piangesse, andavo via di nascosto, mentre lei era distratta dalla nonna. Ho capito in ritardo quanto possa essere deleterio non salutare un bimbo piccolo prima di andar via.
Ultimamente ha iniziato anche a mangiarsi le unghie. Mette le dita e i capelli in bocca.
Insomma, noto tanti comportamenti problema e mi sento disorientata.
La mia paura è che ormai il danno sia fatto e che mio marito ed io non possiamo far più nulla per rasserenarla e far in modo che superi le sue paure e la sua ansia.
Grazie per i consigli che vorrete darmi.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

E' il primo anno di scuola materna, nonostante i 5 anni? Ha sempre avuto crisi di pianto anche gli scorsi anni, nel caso abbia già frequentato?

La difficoltà di abituarsi al gruppo dei bimbi, dei coetanei, oggi è più elevata perchè è mancata la frequentazione precedente.

Per quanto riguarda la "diagnosi" che Lei ha fatto, e che noi raccomandiamo caldamente di NON fare (ci sono gli specialisti per quella), lo stile di attaccamento rimanda ai comportamenti genitoriali.

Ma su questo argomento respiro un'aria di auto-colpevolizzazione da parte Sua, che alla bimba non può far bene.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Ringrazio per la risposta.
Mia figlia sta frequentando il terzo anno di scuola dell'infanzia. È anticipataria, essendo nata nel mese di gennaio. Sin dal primo anno, abbiamo riscontrato un'enorme difficoltà alla frequenza. Afferma ogni giorno di preferire la nostra compagnia alla scuola.
In realtà, una volta superato il momento critico del distacco, le maestre riferiscono che è tranquilla in nostra assenza. Anche a scuola, però, manifesta la sua ansia mettendo i capelli in bocca o mangiandosi le unghie.
Non volevo assolutamente fare una "diagnosi", ma, in preda a mille pensieri, si cede spesso alla tentazione di consultare le tante informazioni presenti oggi in rete, pur di trovare una risposta alle difficoltà quotidiane che l'essere genitore comporta...
Mi chiedevo se fosse il caso consultare uno specialista, oppure aspettare fiduciosa che questo attaccamento morboso, che nostra figlia ha nei nostri confronti, si tramuti in un rapporto più equilibrato.
Grazie ancora.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Signora,

lei mi sembra una mamma attenta al benessere della sua bambina e se ha fatto degli errori questo non è certo avvenuto per sua esplicita volontà, ma perchè ha pensato che comportarsi in un certo modo fosse più utile e preferibile rispetto ad altri tipi di condotta.

Non è detto che la bambina voglia stare sempre con voi perchè è traumatizzata dalla sua quotidiana scomparsa da casa per recarsi al lavoro, ma è più probabile che soffra perchè passate poco tempo assieme e desideri quindi sfruttare ogni minuto a disposizione per giocare con mamma e papà invece che con gli altri bambini.
Questo avviene a volte quanto un bambino è separato precocemente dalla madre per motivi lavorativi o di altra natura ed entrambi i genitori sono assenti per molte ore ogni giorno da casa.

Oltre a ciò è possibile che lei e/o il padre della bambina siate magari persone poco estroverse e poco sicure di sè e che questo modello sia interiorizzato dalla piccola che vi osserva e impara da voi, ma è anche possibile che non riusciate a darle gli insegnamenti giusti per quanto riguarda i rapporti con i coetanei.
A scuola si isola, oltre a mangiarsi capelli e unghie?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
<<aspettare fiduciosa che questo attaccamento morboso, che nostra figlia ha nei nostri confronti, si tramuti in un rapporto più equilibrato. <<

E l'attaccamento dei genitori verso la bambina, com'è?
Certamente per i bambini lo stare con gli adulti è più facile, che non con i coetanei. Ma è questa la vera scuola guida. Voi ne siete consapevoli, ne siete certi?

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Utente
Ringrazio per le risposte e per le rassicurazioni.
Sia mio marito che io lavoriamo prevalentemente al mattino, per cui nel pomeriggio, il fine settimana e durante i tre mesi estivi, ci dedichiamo a lei. Giochiamo molto con nostra figlia, condividiamo con lei molto del nostro tempo.
Ho iniziato a pensare che forse, abitando attualmente lontano da entrambe le nostre famiglie di origine, le manchino altre figure di riferimento, che non siano il papà ed io? E' inoltre figlia unica; ha dunque con noi un rapporto esclusivo, che forse potrebbe giustificare le sue continue richieste di attenzione e presenza da parte nostra?
Non siamo affatto persone introverse. Però, io lo ero da piccola ed ho faticato molto per superare la paura di socializzare ed aprirmi agli altri.
Siamo consapevoli dell'importanza delle relazioni con i coetanei, anche considerando il fatto che non ha fratelli, né sorelle e, ahimè, neanche i cuginetti vicini. Per cui cerchiamo di favorire la sua socializzazione, accompagnandola alle feste di compleanno, invitando a casa bimbi della sua età, facendole frequentare un corso di danza (anche lì il momento del distacco prima della lezione è traumatico!). I rapporti che lei instaura sono positivi, ma solo se esclusivi: se è da sola con un'amichetta, non ha problemi, mentre invece nel gruppo allargato si mostra timorosa ed insicura, mangia le unghie ed i capelli, appunto. A detta delle maestre, non si isola, tuttavia lamentano una certa lentezza e scarso entusiasmo per le attività proposte. E' come se rifiutasse la scuola, in quanto è il luogo che la tiene lontana da noi (spesso ci dice che andrebbe volentieri all'asilo, se potessimo restare anche noi lì con lei).
Grazie.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Evitate di concentrarvi unicamente su di lei, povera piccola.
Lasciatela vivere;
lasciatele vivere le sue normali difficoltà; non è un fiore in serra, è una margherita nel prato (temporali, sole cocente, ecc.). Rassicuratela che la scuola materna è l'ambiente giusto per lei.
L'ansia genitoriale non rappresenta una buona terra per i bimbi, come del resto l'eccessiva centratura su di essi.

Che posto è rimasto alla Vostra coppia? Esistete ancora, nonostante questa centratura sulla bimba?
Qualche lettura per Voi:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-mamma-e-amante.html

https://www.medicitalia.it/news/psicologia/6000-oggi-i-bambini-sono-molto-stressati-ma-i-genitori-non-lo-vedono.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4697-matrimoni-senza-sesso-sempre-di-piu-perche.html





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Utente
Grazie, le letture sono molto interessanti. E utili.
In effetti, alla nostra coppia è rimasto davvero poco spazio.
Ne siamo consapevoli ed abbiamo (più io che mio marito, in realtà) affrontato più volte il discorso, ma, al momento, sbagliando, stiamo tralasciando la cosa. Presi, a quanto pare, dalle ansie genitoriali.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Non siamo affatto persone introverse. Però, io lo ero da piccola ed ho faticato molto per superare la paura di socializzare ed aprirmi agli altri"

E' possibile che la bambina stia vivendo difficoltà simili alle sue, che lei ha superato crescendo, ma che in qualche modo forse fanno ancora parte della sua personalità e derivano da aspetti di base che può averle trasmesso inconsapevolmente.

Se passate parecchio tempo con vostra figlia, ma lei vuole stare comunque sempre con voi, è plausibile che sia presente una forma di ansia da separazione della quale è bene occuparsi, perchè può costtuire il prodromo di future difficoltà e disagi di natura ansiosa.

Potete iniziare col chiedere un consulto ad uno psicologo che si occupi di Età Evolutiva per inquadrare meglio la situazione e farla valutare di persona da un esperto che vi dirà se e cosa è necessario fare.

Condivido inoltre il suggerimento della d.ss Brunialti circa l'opportunità di recuperare la dimensione di coppia, che è rimasta schiacciata dal ruolo di genitori e dalle preoccupazioni ad esso connesse.

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile mamma,

è assai frequente che la genitorialità porti la coppia a trascurare se stessa, a non nutrirla.

Ma è proprio questo che fa perdere l'equilibrio nella relazione con la bambina; a darle più attenzioni di quanto avrebbe bisogno; a metterla al primo posto: cosa di cui certamente non può godere alla scuola materna!
Quando invece i primi posti sono due ex-aequo - partner, figlio/a - a cui riservare - per ognuno - attenzioni sue proprie e specifiche.

Anche la bambina ne trarrebbe indubbi e sicuri benefici dalla ri-vitalizzazione della coppia (domanda: la bimba è stata procreata/concepita con difficoltà?).

Vi incoraggio a prendere in mano la situazione senza far trascorrere troppo tempo.





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Ringrazio nuovamente per le risposte.
Sicuramente ci rivolgeremo ad uno psicologo dell'età evolutiva per approfondire la questione dell'attaccamento: siamo coscienti che vi sia qualcosa che non va, proprio in virtù del fatto che nostra figlia non è affatto deprivata del nostro tempo. Di conseguenza, non è normale che ricerchi continuamente le nostre attenzioni. Vedremo cosa ci consiglieranno.
Contemporaneamente, lavoreremo su di noi come coppia. Non abbiamo concepito con difficoltà, anche se io, in passato, avevo avuto alcuni problemi di fertilità, poi fortunatamente risolti. Tuttavia, abbiamo riflettuto qualche anno, prima di sentirci pronti a procreare. La bimba non è dunque arrivata subito dopo il matrimonio, soprattutto perché io non riuscivo ad immaginarmi nel ruolo di madre. E, ad ogni modo, neanche mio marito avvertiva l'istinto di paternità. Ricordo che non sentivamo la mancanza di un figlio. Ora, naturalmente, ci chiediamo come avremmo fatto se non fosse arrivata lei. Ma allora stavamo molto bene anche in due, mai sentiti incompleti, come forse, invece, capita a molte coppie che non possono avere dei figli.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Consulti un nostro collega per approfondire il tema dell'ansia da separazione e ci aggiorni fra un po' sulla situazione, se lo desidera.

Un caro saluto,