Un professionista che fa un lavoro che mi costringe

Egregi dottori,
Innanzitutto grazie per il servizio che gratuitamente ci offrite.
Ho 36 anni, sono un professionista che fa un lavoro che mi costringe a fare il pendolare e soffro periodicamente di ansia/depressione lieve sempre controllata farmacologicamente ed anche con psicoterapia. Sono in cura da uno specialista che da 2 anni ha calibrato le cure in base alle condizioni che sono variate nel tempo. Ultimamente assumevo entact 5 mg e xanax 0,5 rp. Ieri sono tornato a visita perché da 3/4 giorni soffrivo di malesseri fisici che scomparivano mezz'ora dopo aver assunto lo xanax rp la sera. Lo specialista ha ritenuto opportuno fosse il momento di eliminare entact prescrivendomi seguente cura:
Xanax 0,25 metà compressa al mattino, entact 5 gocce per i primi 5 giorni e riduzione progressiva di una goccia con medesima procedura, xanax 0,5 rp la sera. Quando terminerò entact, la pillola di xanax da 0,25 la dovrò prendere per intera. Riassumendo prima di tornare a visita rimarrò con xanax 0,25 al mattino e xanax 0,5 rp a sera dopo i pasti. Una vostra autorevole opinione in merito a tale approccio terapeutico, con tutti i limiti di un consulto a distanza sarebbe gentilezza gradita. Fermo restando io nutra stima immensa nel mio specialista e consapevole trattasi di patologia non eradicabile completamente ma gestibile. Cordialità
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
Purtroppo a distanza e da Porsche righe di descrizione non si ha la piena percezione che si può avere dopo una visita diretta e questo può chiaramente alterare i giudizi che pertanto vanno preso come mera ipotesi di discussione. Da quello che lei descrive, non riesco a comprendere la motivazione di una riduzione di terapia proprio nel momento in cui compaiono dei sintomi/fastidi che, regredendo dopo l'assunzione di un ansiolitico, fanno pensare ad una genesi ansiosa. Da quello che lei descrive non riesco a comprendere quale sia il dosaggio attuale di entact, né si fa menzione alla durata precisa della terapia con entact e i dosaggi, con le relative durate, con cui questo farmaco é stato assunto. É possibile che una sua più dettagliata descrizione possa aiutare a chiarire alcuni di questi dubbi.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
La cura e' iniziata circa 2 anni fa partendo con entact 5 mg e percitale. La dose di entact nel tempo e' arrivata a 10 mg ed i due farmaci sono stati mantenuti per qualche mese. Si è successivamente passati a riduzione del percitale fino alla sua abolizione. Avevo raggiunto un ottima condizione psico fisica (1anno e mezzo di cura) e si è passati a riduzione entact. Dopo 2 mesi di interruzione entact, ripresa di alcuni sintomi. Lo specialista mi prescrive entact con dosi di 5 mg ma ed aggiunge xanax rp da 0,5. Ripresa perfetta in 3 mesi ma da 3/4 giorni si sono presentati sintomi meramente fisici (diarrea, formicolii, lievi capogiri) che mi perseguitavano tutto il giorno e scomparivano miracolosamente dopo 20 min assunzione xanax. Ieri visita e prescrizione, dopo anamsesi, della cura di cui sopra con Xanax 0,25 metà compressa al mattino, entact 5 gocce per i primi 5 giorni e riduzione progressiva di una goccia con medesima procedura, xanax 0,5 rp la sera. Quando terminerò entact, la pillola di xanax da 0,25 la dovrò prendere per intera. Riassumendo prima di tornare a visita rimarrò con xanax 0,25 al mattino e xanax 0,5 rp a sera dopo i pasti. Devo dire che oggi ho cominciato questa fase ed i sintomi sono "miracolosamente" scomparsi. Sintomi che comunque erano di natura diversa rispetto a quelli di due anni fa. Aggiungo che ho avuto un periodo abbastanza movimentato in questi mesi, legato a condizioni fisiche di mio figlio e continui viaggi.
Grazie mille di nuovo.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
la precedente terapia è stata effettuata correttamente, nei tempi e nei dosaggi ritenuti efficaci per curare un disturbo d'ansia. Il ritorno di sintomi che recedono con ansiolitici potrebbe essere un fatto temporanoe legato a situazioni contingenti che lei stessa descrive come stessanti. Se la situazione non dovesse migliorare occorrerà valutare il da farsi assieme al suo specialista. Se verrà accertata una recrudescenza del disturbo d'ansia di base occorrerà valutare la possibilità di riprendere la terapia con entact o con altro farmaco sovrapponibile, avendo cura, eventualmente, di raggiungere dosaggi più elevati, considerato che i dosaggi minimi precedenti non avrebbero, in questo caso, garantito una remissione durature. Ci aggiorni sull'evoluzione, se vorrà.
Cordiali saluti