In c5-c6 riduzione d'ampiezza del forame di coniugazione sinistro per irreglarità osteofitosica

Salve,
mi chiamo Giuseppe e ho 49 anni.
a causa di perdita di forza al braccio destro, mi sono sottoposto a visita neurologica dove alla risonanza magnetica comparivano segni di protrusioni discali a carico di alcuni spazi intersomatici, in particolare in C6-C7.
La situazione è andata via via peggiorando fino a Luglio 2008. Ho ripetuto la risonanza magnetica che viene refertata come segue:

Sono state eseguite sequenze nei piani saggittale ed assiale con immagini peste in T1 e T2.

RM Cervicale:
A livello del tratto compreso tra C4 e C7 si ossserva la riduzione dello spazio subaracnoideo per la presenza di impronte interessanti anche la corda midollare, che in prossimità di C6-C7 sembra mostrare puntiformi alterazioni disegnale, sostenute sia da protrusioni discali circoscritte che da osteofitosi a partenza dalle limitanti somatiche contrapposte tali reperti appaiono suggestivi per probabile mielopatia su base spondilosica.

Rm dorsale:
Non alterazione della morfologia della corda midollare nè chiari foci di alterato segnale ad esso intrinseci. Normalmente rappresentato lo spazio subaracnoideo perimidollare.

Rm lombare:
A livello L4/L5 il disco appare caratterizzato da un segnale alterato per fenomeni degenerativi, lo stesso risulta inoltre protrudente verso il canale spinale dove causa una significativa impronta sul profilo anteriore del sacco durale in sede mediana e paramediana soprattutto destra, suggestiva per focalità erniaria.
Anche il disco compreso rispettivamtne tra L3/L4/L5/S1 mostra un accenno a protrusione discale diffusa.
Cono midollare normalmente posizionato ed esente da alterazioni di segnale.

Ho consultato un neurochirurgo che dopo una breve visione delle immagini, non ravvedendo gravi compressioni midollari, mi consigliava di eseguire una TAC alla colonna 2 spazi, che ho eseguito il 11/09/2008, che viene refertata così:

L'esame TC é stato eseguito secondo piani di scansione assiali, in corrispondenza degli spazi intersomatici C5-C6 e C6-C7.
Marcati segni di spondilosi intersomatica con grossolani osteofiti marginali; in particolare inoltre si segnalano irregolarità osteofitosiche del muro so,atico posteriore: in C5-C6 in sede paramediana bilaterale, con maggiore salienza a dx. In C5-C6 riduzione d'ampiezza del forame di coniugazione sinistro per irreglarità osteofitosica del muro somatico posteriore in sede paramediana-foraminale sinistra.

Nel guardare le immagini il neurochirurgo mi ha fatto notare addirittura che un neuroforame è completamente occluso e quindi mi ha prospettato la possibilità di un intervento chirurgico alla colonna cervicale.
Nel frattempo purtroppo soffro a causa di un indebolimento degli arti inferiori affaticati e gli arti superiori presentano ipotrofia con impaccio nei movimenti anche delle dita delle mani.
Faccio bene a sottoppormi all'intervento (in SLM, come mi è stato spiegato) o sarebbe più opportuna una cura con FANS?
Del resto pur temendo l'intervento ho paura anche di perdere del tempo prezioso.

Rimango in attesa di una gentile risposta
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Gentile utente,
quanto scrive sembra compatibile con una mieloradicolopatia spondilogenetica, ovvero con una compressione radicolare e midollare da parte di alterazioni discoartrosiche cervicali. In tal caso l'unica soluzione è chiururgica. Tenga presente che con l'intervento si arresta la progressione della malattia e che i risultati sono condizionati dalla gravità e dalla durata della sintomatologia preoperatoria.

Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la sua gentile e tempestiva risposta.
Mi attiverò quanto prima per contattarLa per questo intervento.
Ancora grazie.