Distacco osseo dorsale al semilunare nell'inserzione del legamento scafolunato

In seguito a caduta accidentale in avanti su un polso , mi sono stati immobilizzati pollice, polso e avambraccio, tramite gesso in vetroresina ( immobilizzazione effettuata dopo 4 giorni per disguidi primo pronto soccorso).
Dopo una settimana di immobilizzazione ed esecuzione rnm si evidenziava:
" distacco parcellare osseo dorsale al semilunare in corrispondenza della sede di inserzione del legamento scafolunato" e mi si suggeriva di tenere un tutore mobile solo di notte, per poi ritornare per un controllo dopo un mese.

Vorrei sapere se ora è necessario effettuare fisioterapia o altre terapie, dato che sento le dita della mano ancora gonfie , e una limitata e rallentata capacità nel movimento, in particolare del pollice. Vorrei sapere se si tratta del naturale decorso di un trauma del genere o se ci possono essere ulteriori strascichi futuri, svolgendo la sottoscritta una professione che richiede una particolare abilità nella motricità fine.
Grazie per l'attenzione
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Dr. Federico Tamborini Chirurgo plastico, Chirurgo della mano, Medico estetico, Microchirurgo 926 50 6
Gentile Utente,

se la lesione è limitata ad un minimo distacco parcellare del semilunare senza lesione del legamento scafo-lunato nè ulteriori lesioni legamentose è corretto un tutore di immobilizzazione di polso per 4-6 settimane.
Dopo tale trauma ed relativa immobilizzazione è necessario un percorso riabilitativo con un fisioterapista specializzato nelle patologie della mano per il recupero del movimento del polso e la risoluzione dell'edema.

Cordialmente,

Dr. Federico Tamborini
tamborini.federico@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la sua risposta e per la sua competenza.
Effettivamente l'immobilizzazione del polso/pollice che mi hanno effettuato è stata inferiore al tempo che lei aveva previsto, e io ho sperato che si trattasse di una situazione meno grave per questo.
Successivamente mi è stato consigliato un ciclo di fisioterapia di quattro sedute al termine delle quali, il braccio si è infiammato e mi è stata diagnosticata una tenosinovite di de quervain ( da premettere che non ho mai sofferto di tendiniti e che ho fatto soltanto gli esercizi indicati dalla fisioterapista), che mi ha costretto a ritornare a tutori rigidi .
Attualmente , dopo 4 mesi dal trauma, e dopo un ciclo di terapia laser , il polso e pollice mi fanno ancora male a fare certi movimenti e la tenosinovite di de quervain (da 3 mesi) non si è ancora perfettamente risolta e mi suggeriscono un'infiltrazione di cortisone.
Quali cause può aver avuto la tenosinovite di de quervain? può essere stata causata dal trauma?
Quali terapie mi suggerirebbe per risolverla?
La ringrazio per l'attenzione

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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Il De Quervain non è di norma riconducibile al vecchio trauma, anche se non è possibile escluderlo in senso assoluto.

L'infiltrazione è in genere la terapia più rapida ed efficace, ma non è l'unica possibile.

Buon pomeriggio.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Dr. Federico Tamborini Chirurgo plastico, Chirurgo della mano, Medico estetico, Microchirurgo 926 50 6
Gentile Utente,

la tenosinovite del primo compartimento estensore potrebbe essere legato all'infiammazione in esito dell'immobilizzazione più che per il trauma in sé.
Il trattamento può essere conservativo, mediante tutore appositamente confezionato da un fisioterapista specializzato ed infiltrazione, o chirurgico, mediante decompressione del primo compartimento estensore in anestesia locale.

Cordialmente,