Dipendenza da pornografia

Salve, ho 46 anni, mi sono reso conto da circa 3 anni di non riuscire in alcun modo a cambiare un mio comportamento che ora guardo con grande disagio ed avversione, la masturbazione frequentando siti pornografici.

Da sempre pratico la masturbazione, non la ho mai considerata un problema. Con l'arrivo di internet ho preso a frequentare siti pornografici, parliamo di diversi anni orsono.

Anche questo non lo ho mai considerato un problema.. Il disagio prima e di seguito un vero senso di frustazione son venuti quando 3 anni orsono mi son deciso a cancellare questa pratica perchè col tempo mi sono accorto che qualcosa non funzionava, che avevo perso il controllo.
Di fatto trascorrevo troppe ore, più volte la settimana, di fronte ad un PC trascurando tutto il resto della mia vita.
In questi 3 anni ho tentato, credo, di tutto per smettere.. ma di fatto devo constatare che è cresciuta solo la mia frustazione ed assoluto senso di impotenza di fronte a questa "piovra".

Puntualmente, dopo circa 7-10 gg di resistenza, crollo.. e per diciamo 2-3 gg a seguire, la pulsione sembra essere andata.. in tal senso mi sembra di sentirmi in pace e sereno se non fosse che.. subito dopo aver ceduto avverto un senso devastante di frustazione/depressione..

Nel giorni antecedenti il crollo la pulsione è alle stelle.. di notte, di giorno, mentre sogno.. mi sembra di state al fronte in guerra contro un nemico invisibile e molto aggressivo.
In questo stato il disagio nelle relazioni è alto.. specie se ho di fronte una donna. Basta un nulla per sentirmi "eccitato".. con gli amici sono invece nervoso, distratto, stanco, smemorato, disinteressato.. non so come facciano a sopportarmi.

In pratica da quando mi son reso conto di non essere più io a vivere la mia vita seguendo la mia volontà.. tutto nella mia vita lo vivo sempre più con forte pessimismo, difficoltà, stanchezza..

Spero qui di trovare quantomeno un percorso da seguire.. un orientamento.
Grazie, Piero






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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
L'abuso (non è possibile fare una diagnosi di dipendenza attraverso una consulenza a distanza) di pornografia è un segnale di disagio da non sottovalutare ma non deve diventare occasione per alimentare atteggiamenti colpevolizzanti verso se stessi che spesso contribuiscono a consolidare il senso di inadeguatezza.
Il primo passo lo ha già fatto, inviandoci la sua richiesta di aiuto, a tal proposito sarebbe importante chiarire il ruolo che svolge la pornografia nella sua vita relazionale e affettiva, se è associata solo con l'autoerotismo oppure l'utilizzo di materiale pornografico viene condiviso con il partner.
Il cambiamento non riguarda semplicemente la sostituzione di un comportamento con un altro, ma deriva dalla consapevolezza del bisogno che viene gratificato dal comportamento che vogliamo cambiare.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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dopo
Utente
Utente
direi autoerotismo, una partner non c'è. La mia ultima relazione si è conclusa bruscamente nel 2007.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Di concerto con quanto le è stato già scritto, quando il piacere solitario sovrasta e, nel suo caso, sostituisce del tutto il piacere condiviso, una consulenza diventa obbligatoria, poi si stabilirà il da farsi.

Spesso può capitare che trattasi di una personalità dipendente, non è solo la sessualità a soffrirne

Consulti questo materiale, dovrebbe aiutarla a capirne di più

https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4391-e-se-la-pornografia-non-facesse-poi-cosi-male.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5633-giovani-e-pornografia-piu-siti-porno-piu-disfunzioni-sessuali.html.
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4391-e-se-la-pornografia-non-facesse-poi-cosi-male.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1548-sesso-e-rete-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/647-pornografia-dipendenza-senza-sostanza-e-calo-del-desiderio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2985-pornografia-ed-immaginario-erotico-come-internet-ha-stravolto-le-fantasie.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
GENTILE UTENTE,
come mai da 8 anni non ha partner? Non ha incontarto la persona giusta? Preferisce un mondo autoreferenziale?

Il disagio che Lei esprime è tangibile.
Ha già provato a farcela, ma da solo non Le è riuscito.

Come Lei dice correttamente, qui troverà un orientamento. Ma un vero aiuto lo troverà in un percorso psicologico che La aiuti a riappropriarsi della Sua sessualità, e non
<<di non essere più io a vivere la mia vita seguendo la mia volontà<<.

Per comèprendere meglio i meccanismi, Le consiglio questa lettura:

https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4765-la-pornografia-rimpicciolisce-il-cervello.html

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#5]
dopo
Utente
Utente
Per qualche tempo, dopo la fine della relazione, ho cercato una nuova compagna, ma senza successo.
Ora vedo dei limiti tangibili che non mi spingono a cercare una nuova relazione.
In primis una malattia molto seria che all'età di 28 anni ha bussato alla mia porta. Una, parere discordante tra gli specialisti, pare malattia autoimmune, non degenerativa ma che cmq tende a complicarsi negli anni e che va tenuta costantemente sotto controllo.
Se ne sa poco e l'uso massiccio e giornaliero di immunosoppressori da 17 anni ormai riescono in parte a ridurne i sintomi, creando però ulteriori problemi a carico di altri organi, il rene ad esempio.

Credo che in effetti la mia ex andò via repentinamente anche per questo.. e non vorrei che la cosa riaccadesse.

Del resto mi sento in difetto anche per la mia età, non sono un ragazziono ma non ho da offrire chissà quale stabilità emotiva ma anche economica.. al momento sono al termine di una mobilità durata 4 anni e senza prospettive concrete nel mondo lavorativo per il prossimo futuro. In questo mi vedo decisamente tagliato fuori.. x la malattia non posso garantire la presenza costante al lavoro.. sono poco affidabile. Lo stato poi mi aiuta minimamente solo nella terapia farmacologica essenziale.

Altra questione è che da cattolico, seppur pessimo, che sono, non ho alcuna intenzione di intraprendere una relazione con una donna separata o divorziata. Cosa che a 46 anni credo rappresenti un problema. Questo non per principio o "dogma", ma dopo attenta riflessione sul significato più profondo delle parole di Gesù a riguardo e di Dio come Suo modo di Essere ed Operare in toto.



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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile utente,
non vorrei che Lei si auto-castrasse da solo.
Una malattia autoimmune non è certamente una cosa da nulla, come del resto tutte le cronicità, per quanto invadono la vita delle persone. Eppure quante storie d'amore fioriscono anche in queste condizioni e situazioni.

Se Lei si mettesse maggiormente in gioco, pensando alle Sue caratteristiche positive anzichè ai suoi limiti ....

Ma probabilmente ha proprio bisogno che "qualcuno" (un nostro/a Collega) La aiuti a farlo, non crede?

Forse anche l'autocentratura masturbatoria potrebbe modificarsi in parte.




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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
E' possibile che la sua fuga verso l'autoerotismo abbi un significato compensatorio, si faccia aiutare, né guadagnerà anche il suo sistema immunitario e la sua malattia auto immune
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"Credo che in effetti la mia ex andò via repentinamente anche per questo.. e non vorrei che la cosa riaccadesse."

Gent.le Utente,
a volte le relazioni affettive possono procurarci delle ferite emotive profonde che rendono necessario difendersi anche a costo di rinunciare ai nostri bisogni fondamentali: amare ed essere amati.
Dal suo racconto emerge prepotente un atteggiamento rigidamente giudicante che non lascia spazio all'elaborazione dell'esperienza, forse frettolosamente classificata come fallimento o peggio, conferma della propria inadeguatezza: "non ho una stabilità lavorativa, non ho delle buone condizioni di salute".
Infine "i miei valori religiosi non mi consentono di entrare in relazione con una donna separata/divorziata", non a caso lo stesso approccio rigidamente giudicante interferisce anche nella relazione con l'altro, condizionandola negativamente.
Al di là della presunta dipendenza dalla pornografia, come spesso accade il disagio presente nella sessualità non è altro che la punta dell'iceberg di uno scenario più sfaccettato, che meriterebbe uno spazio d'ascolto e di condivisione delle emozioni, in tal modo sarà possibile creare le condizioni favorevoli al realizzarsi del processo di cambiamento.
[#9]
dopo
Utente
Utente
che ci sia un atteggiamento rigido, ne sono convinto anch'io. Che questo mi crei difficoltà nelle relazioni, anche. Il problema è capire come se ne esce, vale a dire, tenuto conto delle esperienze pregresse ed attuali negative che mi contraddistinguono, dello status quo, quali margini per un cambiamento ci sono? Anche perchè una certa rigidità che indubbiamente ostacola le relazioni è legata ad una miriade di questioni che andrebbero probabilmente affrontate.. mi chiedo se mi basterebbe il resto della mia vita x snocciolarle tutte...

E' chiaro che è più facile "vedere" la punta di un iceberg piuttosto che la parte sommersa nell'oceano.. è quella punta, che io ho individuato nella mia presunta dipendenza, che mi irrita maggiormente.. questo ovviamente non significa che il problema sia solo li.. magari un essere umano fosse contraddistinto da un unico "problema", vale a dire paura, dipendenza, ecc

Io vorrei in particolare concentrarmi su quella punta. E' possibile? Non lo e'?


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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"mi chiedo se mi basterebbe il resto della mia vita x snocciolarle tutte..."

Solitamente all'inizio di un percorso di crescita personale e quindi non necessariamente di "cura" della patologia ( ad es.presunta dipendenza dalla pornografia), vengono concordati sia gli obiettivi a breve termine sia gli obiettivi a lungo termine in funzione delle aspettative di chi esprime una richiesta d'aiuto.
Tuttavia questo non significa che nel processo di elaborazione del proprio vissuto non sia possibile affrontare in modo trasversale anche il disagio che riguarda altre aree della sua personalità.
Naturalmente non va certo ignorato il "sintomo" che induce una persona a cercare l'aiuto dello specialista e quindi non si può che partire da lì per avviare un percorso di cambiamento. Nel suo caso, evidentemente non si può prescindere dal ruolo che svolge la pornografia nella suo vissuto attuale.
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dopo
Utente
Utente
Vedo che il giudizio concorde di tutti è che io mi rivolga ad uno psicologo di persona..
Questo è chiaro anche a me. In verità son capitato qui perchè un breve consulto l'ho già avuto in agosto.
L'iniziativa non era partita da me, ma da un mio amico che un giormo mi propose di parlare con una sua amica psicologa.
Lui me lo propose con garbo pur non conoscendo i dettagli dei miei problemi, nessuno li conosce, vedendo in me una certa sofferenza. Del resto la sofferenza la vedo anch'io ogni volta che mi specchio, quindi.. non c'è da restar stupiti.
L'incontro con la giovane psicologa durò circa un ora. Al termine mi disse che avevo bisogno di un aiuto da parte di un psicologo più esperto di lei e al contempo, poichè era come me cattolica, avevo bisogno di essere seguito da una guida spirituale in maniera costante. Le mi fece un paio di nomi di psicologi, ma non andai oltre per un paio di ostacoli: poichè erano troppo distanti dal mio paese, la mia auto è ormai un rottame, ed il costo del tutto, carburante ed eventuale parcella.

Questi in effetti sono i miei attuali ostacoli principali, oltre a voler mantenere l'anonimato.

Voi cosa mi consigliereste a riguardo? Purtoppo devo ripetere che vivendo da solo e con quel poco che prendo da una mobilità che in buona sostanza mi copre il costo del mutuo + un paio di bollette, non ho granchè da poter investire.. i parenti ed i 3 amici rimasti già mi aiutano tanto per coprire il resto delle spese, parte di quelle mediche incluse (un vivo ringraziamento allo stato e alla regione!).. proprio non riesco a chiedere un ulteriore sforzo.. proprio no.
Questo è il dilemma.. non so.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile utente,
uno psicologo che sia anche psicoterapeuta sarebbe l'ottimo, nonche con esperienza come onestamente Le segnalò la nostra giovane Collega.

Con i vincoli che ci fa presente, il ricorso ad uno dei Consultori nei pressi della Sua sede sarebbe accettabile: le prestazioni anche psy sono pressochè o totalmente gratuite. La riservatezza è certamente garantita.

Qualche info preliminare la potrà trovare in rete, il resto telefonando riservatamente.

Caldeggiamo un aiuto.

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Utente,
le consiglio di inserire le parole Consultorio Familiare all'interno del motore di ricerca per individuare le informazioni relative alle strutture presenti sul suo territorio di residenza.
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dopo
Utente
Utente
ho eseguito la ricerca ed ho trovato uno nell'asl del mio paese, ho letto anche di cosa si occupa, erano indicati i vari servizi offerti, ed ho visto che sono rivolti alle donne, agli adolescenti, alle coppie.. nulla di più. E' possibile?

Attraverso un sito, guidapsicologi.it, ho contattato una psicologa del mio paese che offre la prima seduta senza alcun costo, immagino a scopo conoscitivo.. ovviamente non so altro. Potrei cmq andarci e rendermi conto di persona.. ammesso che riesca in qualche modo ad affrontare la spesa in seguito..
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Utente,
l'ambito di attività del Consultorio familiare ASL non esclude il disagio individuale anche se non è citato esplicitamente nel sito, le consiglio di prendere un appuntamento per un primo colloquio e verificare la disponibilità per l'eventuale presa in carico della richiesta d'aiuto.
Per quanto riguarda gli specialisti privati le regole di questo portale non ci consentono di fare invii diretti, in ogni caso se lo ritiene opportuno può fare entrambi i colloqui anche per fare eventuali confronti, senza dimenticare che presso il Consultorio dovrebbe avere la possibilità di fare almeno un breve percorso previo pagamento del ticket.
[#16]
dopo
Utente
Utente
ho confermato x la settimana prox un incontro con la specialista privata.
Facendo qualche ricerca mi sembra però troppo giovane, laurea 2010.. non so..
Dichiara però preparazione in tantissime problematiche, davvero tante.

Come comprendere l'effettiva idoneità x il mio caso? Cioè, non vorrei complicare la mia già intricata situazione..
La psicologa che ho incontrato in precedenza, seppur con maggior anzianità di laurea, si definì troppo inesperta x me..

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Quando sarà vis-à-vis deciderà quanto dire di sè, tra le varie problematiche che ci ha presentato via via.

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