Stordimento, disordine mentale, vista offuscata

Salve, sono un ragazzo 20 anni ,fumo da tanto le canne e non ho mai avuto particolari problemi, a parte qualche raro caso di bad-trip. Da 2 mesi però ho iniziato a sniffare cocaina, saltuariamente, nei week-end sopratutto, in 2 mesi l'avro fatto all'incirca una decina di volte sniffando uno 0.3 ogni volta. A circa 2 settimane fa risale il mio ultimo consumo di coca, da quella volta nn l'ho fatto più visto che mi prese un po' a male con ansia ecc. Dall'ultima volta che l'ho fatto quindi 2 settimane fa però. mi sembra quasi di esserci "rimasto" ed ho paura, mi sveglio ogni mattina con un forte senso di stordimento, vista appannata, confusione mentale,testa pesante, difficoltà nel formulare discorsi, è quasi come se stessi perennemente in uno stato di ubriachezza e questi sintomi si fanno ancora più forti nelle situazioni sociali, ovvero tra amici, a scuola (infatti quando sono in casa i sintomi sono molto più lievi o anche totalmente assenti) è quasi come se mi prendesse il panico, mi sento strano e qualcuno me lo ha fatto anche notare, Ecco adesso vorrei sapere se è possibile che abbia in qualche modo danneggiato il mio cervello, o se mi sto solo imparanoiando di brutto, avevo anche pensato che fosse tutto causato ad una possibile sindrome di astinenza, anche se poi mi sono domandato se fosse possibile avere i sintomi dell'astinenza dopo soli 2 mesi di coca. Tuttavia questa cosa mi sta uccidendo, sto vivendo nell'ansia giorno dopo giorno in cui non vedo miglioramenti, ho paura che questi sintomi non siano reversibili e che abbia rovinato la mia vita per sempre, spero nella risposta qualche esperto che mi possa dare qualche suggerimento, sono disperato graziee
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 74.9k 2.3k 20
Gentile Utente,

è possibile che l'assunzione di sostanze abbia causato uno stato ansioso o ne abbia slatentizzato uno già preesistente. Il fatto che tra le mura domestiche il problema sia quasi assente orienterebbe in tal senso.
In ogni caso dovrebbe rivolgersi ad uno specialista del settore, cioè un collega perfezionato in medicina delle dipendenze per una valutazione diretta del caso essendo questo consulto solo a livello orientativo e non certamente diagnostico.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro