Formazione similcistica della pineale di circa 2 cm

Buongiorno
Chiedo cortesemente un aiuto sulla problematica riscontrata
Sono una ragazza di 18 anni,il mio oculista mi ha prescritto una risonanza per un lieve gonfiore dell'occhio,non ho avuto altri sintomi rilevanti.
Ho effettuato l'esame di seguito descritto,richiesto da un neurochirurgo dopo un primo consulto
Ho eseguito un angio-Rm Intracranico ed Rm Encefalo con e senza mdc
Referto:Si documenta una formazione similcistica della pineale di circa 2cm,a contenuto fluido,aggettante nel 3° ventricolo.La formazione si caratterizza da un sottile ring di impregnazione di mezzo di contrasto ed è responsabile di moderata compressione sul tegmen del mesencefalo che presenta,peraltro, sottile lineare alterato segnale iperintenso in t2.Le camere ventricolari sono moderatamente ectasiche ma non vi sono segni di trasudazione liquorale trans-ependimale da riferire ad una condizione di idrocefalo.L'esame per il flusso liquorale ha documentato turbolenza di flusso nel 3° ventricolo e scarsissimo segnale attraverso l'acquedotto del Silvio.

Le mie domande sono:
La situazione è molto preoccupante?
Cos'ho e come intervenire?
Cosa comporta l'impregnazione del mezzo di contrasto?
Quali sono i tempi d'intervento?
Quali sono le conseguenze della presenza della ciste?

Spero riusciate ad aiutarmi
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile ragazza,
il gonfiore dell'occhio ( se di questo si tratta e non di disturbi della visione, come per es. vedere doppio o avere l'impossibilità di volgere lo sguardo verso l'alto) non ha relazione con quanto riscontrato alla RM, per cui la cisti della ghandola pineale (probabilmente una ciste dermoide) va considerata un reperto casuale, nel senso che Lei non ha avuto sintomi riferibili a una disfunzione della pineale.

Brevemente, i sintomi possono riguardare alterazioni ormonali o segni neurologici per diretta irritazione/compressione della ciste su strutture cerebrali.

In quella sede si sviluppano tumori per lo più benigni, ma la diagnosi di certezza va posta con studi radiologici completi (sia RM che TC).
La terapia è chirurgica e la guarigione è completa.per le forme benigne come sembra essere la ciste descritta, per altre forme, soprattutto se di grandi dimensioni, la terapia è quella radiante prima e chirurgica dopo, con ottime possibilità di guarigione.

Seppur la lesione appare benigna, la sede anatomica è delicata per le molte strutture funzionali vicine, il che può rappresentare un discreto rischio operatorio.

Deve consultare un Neurochirurgo. Lo ha fatto? Quale il suo parere?

Tenendo conto dell'assenza di sintomi, delle relativamente piccole dimensioni, pur con i limiti della consulenza on-line, propenderei per controlli clinici e strumentali seriati nel tempo.

Queste mie considerazioni sono a carattere generale e non necessariamente applicabili al caso in questione, poiché un parere diagnostico preciso, non può essere fornito a distanza senza la valutazione clinica del paziente e lo studio degli accertamenti radiologici effettuati o da effettuare.


Con cordialità e auguri


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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta
Sì in settimana abbiamo un secondo appuntamento con un neurochirurgo
Nel primo appuntamento mi hanno accennato potrebbe trattarsi di pinealoma?!? ,spero dio che non sia così. ..
Il problema credo sia che ostruisce quasi totalmente l'acquedotto del Silvio e per evitare l'idrocefalo bisognerebbe fare un intervento, mi scusi per la terminologia, facendo un forellino da una parte per far defluire normalmente il liquor e prendendo un pezzetto dalla ciste per esaminarla
Potrebbe consigliarmi dove posso recarmi?
Besta ? Bologna? Siena ? Udine ?
Credo possa capire la paura che ha pervaso me è la mia famiglia ...grazie
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile ragazza,
il pinealoma è un termine generico per indicare una tumefazione o tumore presente nella ghiandola pineale.
Poi, in base alle caratteristiche cellulari, si fanno delle distinzioni di nomenclatura.
Come le dicevo è necessario uno studio approfondito per avere la diagnosi.
Certamente sarà necessaria la biopsia (solitamente con metodica stereotassica), ma già alla RM e TC (entrambe) si può avere una idea.

La derivazione, per far defluire il liquor cerebrospinale contenuto normlmente nei ventricoli, dal ventricolo al peritoneo (in addome) la si pratica se in effetti c'è ostruzione alla regorale circolazione del liquor.
E dall'esame effettuato sembra che sia così.

E' quindi verosimile la necessità di intervenire, ma, ripeto, non posso confermarlo a distanza.

Le Strutture indicate sono strutture di eccellenza, ma anche Roma (Policlinico, Umberto I, San Filuppo Neri), Firenze (Policlinico, Mayer) per citarne alcune più vicine alla Sua residenza.
Forse, per semplici ragioni logistiche e di tempi tecnici per programmare il ricovero, Udine mi pare che abbia meno liste di attesa,ma di questo può fare Lei una rapida indagine.

Comprendo ansia e paura in Lei e nei Suoi cari, ma deve affrontare il tutto con serenità, poiché, al di là dei rischi chirurgici, il vantaggio è nettamente superiore ai rischi di non intervenire.

Poi a questo mondo qualsiasi cosa ha i suoi rischi (prendere un aereo, attraversare la strada, scendere le scale, purtroppo oggi anche andare allo stadio o in discoteca ecc.), ma ciò non ci impedisce di vivere la nostra quotidianità.

Le faccio i miei sinceri auguri perché tutto si risolva perfettamente bene e attendo Sue notizie.

Cordiali saluti anche alla Sua famiglia.