Fantasie sessuali sul proprio padre

Ho 33 anni ed a memoria credo dall''età di 13/14 anni sono attratto sessualmente da mio padre. Inizialmente in modo decisamente più accentuato di ora: all''epoca lo spiavo in bagno, ho anche effettuato un foro nella porta che metteva in comunicazione camera mia con la camera dei miei genitori, per spiarlo e cercare di vederne l''erezione sapendo che dormiva nudo. Non so esattamente se avrei mai varcato questa soglia, se mai vi fosse stata la possibilità.
Credo, ma sono riflessioni personali, che questa ricerca estrema di intimità verso mio padre, siano la risultante di un non rapporto con lui. Non mi ha mai fatto mancare nulla a livello materiale, ma a livello umano non lo considero praticamente un genitore, mancando non solo il contatto fisico, ma anche un minimo gesto affettuoso meramente verbale. Per fare un esempio che renda l'idea, poco tempo fa in modo del tutto inaspettato, mi ha tolto dal colletto della camicia un pelo, girandomi di scatto e capendo cosa era accaduto, mi si sono sciolto e per poco non mi son uscite le lacrime. Ancora ricordo la gelosia nei confronti delle carezze di mio padre verso i cani che avevamo quando ero preadolescente.
Non riesco a delineare una temporalità degli eventi, ma in ogni caso durante l''adolescenza, ho anche sviluppato attrazione sessuale, per lo meno a livello di fantasie, verso un mio vicino di casa che all'epoca aveva 50 anni circa come mio padre, ed avevo incontrato a casa sua in slip mentre tagliava l'erba in giardino.
Non credo di essere omosessuale, non ho particolari problemi ad ammettere che la stimolazione anale è piacevole, l'ho sperimentata sia da solo (penetrativa), sia in coppia con la mia ex (esterna). Credo di essere bisessuale, ma non ho mai avuto rapporti con altri uomini.
Durante la masturbazione è però da sempre la norma che io ricerchi materiale pornografico (preferisco i racconti), di attività incestuose, o in ogni caso il cui quadro sia inerente un uomo molto maturo ed un ragazzo. Specifico che quello che ricerco è uno scenario in cui riesca ad identificarmi nel ragazzo.
Sono rimasto vergine fino ai 28 anni, nonostante abbia avuto diverse possibilità, non ho mai trovato una ragazza che mi coinvolgesse a livello mentale e questo non mi ha mai permesso di andare oltre a qualche bacio o palpeggiamento. Con questa ragazza le cose sono state un po' burrascose, fino al punto di troncare di comune accordo il rapporto. A distanza di 2 mesi, cercando comunque di indagare insieme cosa non funzionasse, stiamo cercando di vedere una possibilità, per quanto allo stato attuale remota. Entrambi abbiamo necessità di incontri con un terapeuta per risolvere questioni prima individuali, ed eventualmente dopo di coppia.
La domanda è: è il caso che mi sforzi di avere un rapporto omosessuale, per appagare la fantasia con un uomo con 20 o più anni di me? Il rapporto con la mia ex (lei è bisex), potrebbe beneficiarne?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

penso che questa sua interpretazione possa essere corretta:

"Credo che questa ricerca estrema di intimità verso mio padre, siano la risultante di un non rapporto con lui"

e aggiungerei anche che, essendo suo padre il suo modello maschile, ha forse cercato di spiarlo non avendo altro modo di avvicinarlo nè fisicamente, nè emotivamente, e per un figlio maschio è importante potersi confrontare con la figura paterna soprattutto all'età in cui è successo quello che riferisce.
Concordo anche sul fatto che l'attrazione per il vicino di casa coetaneo di suo padre sia stata probabilmente frutto di uno spostamento della sua attenzione da uno all'altro.

Penso che possa esserci ancora molto di irrisolto nel rapporto con suo padre, se anche a distanza di tanti anni si sta ponendo dei dubbi e ha delle difficoltà nella vita di coppia.

Vista la natura della questione le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta di orientamento psicoanalitico per intraprendere un lavoro di esplorazione dell'inconscio e risolvere le difficoltà di rapporto con suo padre e con la figura paterna introiettata nel corso della sua crescita: dal punto di vista psicodinamico questa figura introiettata è presente nel suo inconscio e le provoca (a livello conscio e/o inconscio) gli stessi sentimenti che provava da ragazzino, come se il tempo non fosse passato, ed è importante che lei elabori fantasie, pensieri ed emozioni con l'aiuto di uno psicoterapeuta per non subirne più l'influenza ed essere libero di proseguire la sua vita e di fare le sue scelte.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Dottoressa Massaro intanto la ringrazio per il suo intervento. Come detto ho in programma di fissare un appuntamento con un suo collega della mia zona, non ho esattamente capito l'orientamento di questo, ma sarà prettamente un incontro conoscitivo in cui mi indicherà se può o meno darmi un aiuto, eventualmente spero mi indichi un nominativo dato che qui sembra non esistano figure di questo tipo.

Non ho però compreso se queste mie pulsioni nei confronti di mio padre, siano alla base della mia attuale incertezza sessuale (influenza a livello conscio?) o potrebbero semplicemente essere un blocco su altro. Vorrei solo capire meglio il suo ultimo paragrafo.

Ci tengo a precisare - forse non si è capito da quanto ho scritto nel primo messaggio - che l'attrazione sessuale verso mio padre, ora, è rivolta verso la fisicità che aveva quando ero adolescente, quindi verso dei surrogati della sua persona. Al momento lui, come persona, non mi suscita nulla a parte un palpabile fastidio. Il rapporto non è migliorato, anzi, solo che al posto di essere diciamo succube della sua persona, ora sono in costante conflitto, essendomi ribellato a schemi radicati nella mia famiglia stile "padre padrone" molti anni fa.
Indubbiamente vi è una parte irrisolta in tutto ciò, ma in parte da quanto scrive sembrerebbe quasi che queste mie fantasie, che mi hanno accompagnato in 20 anni della mia vita, potrebbero scomparire e la cosa mi turba un po'. In parte perchè sarebbe come far scomparire una parte di me, non so come rendere l'idea, ma mi suscita distacco/nostalgia, come dire "addio" ad una persona "cara" con la quale si sono vissuti tantissimi momenti appaganti. Dall'altra parte mi impaurisce perchè essendo le mie fantasie al 99% su questa tematica, al momento non saprei come potrebbe essere non averne più, e su quali tematiche potrebbe spostarsi per riempire quel "vuoto". Pensare di dovermi ricreare tutto un mondo di fantasie, la vedo al quanto difficile/faticosa come operazione. Prima di mettermi con la mia attuale ex ragazza, era quasi impossibile che mi eccitassero fantasie etero. Mi stupii il giorno in cui sforzandomi di pensarci, con lei al centro di questa fantasia, mi indusse un'erezione alla quale non avevo minimamente pensato potessi arrivare, ma appunto mi devo sforzare. Anche ora, se mi voglio soddisfare, in automatico vado a ricercare stimoli visivi e/o mentali coi racconti, dove il corpo femminile non vi è rappresentato, per quanto pensando alla mia ex avrei voglia di mettere in scena giochi e situazioni dove il lato omo non vi è lontanamente presente. Nell'atto sessuale con lei, non sono mai ricorso alle fantasie per riuscire ad eccitarmi, mi basta lei, le carezze i baci, per arrivare ad avere un'erezione. Sono un po' confuso, e comprendo che lei ed i suoi colleghi possiate fare poco in proposito, attraverso uno schermo, ma mi permetto di esprimermi anche se non riceverò delucidazioni o che queste possano soddisfarmi appieno. Ache perchè il tutto è pregno di sfumature e schemi che è impossibile inserire qui.

Con il passare del tempo, crescendo e non avendo mai avuto il coraggio di concretizzare un appuntamento con un surrogato di mio padre, sono arrivato alla conclusione (leggendo i vostri articoli quasi confermata) che molte fantasie non devono per forza concretizzarsi, alcune anche perchè non possono materialmente farlo. Ma se nelle mie attività solitarie, mi eccitano i rapporti omosessuali con uomini con 20 e più anni di me, nonostante non mi interessi assolutamente un rapporto affettivo con questi, ma solo ed unicamente fisico, quello che mi chiedo è se il passare dalla teoria ai fatti, possa aiutare in qualche modo il rapporto con la mia exragazza (mi è difficile definirla, essendo un periodo di transizione in cui non stiamo insieme, ma vorremmo e ci stiamo impegnando per questo, consapevoli che la terapia potrebbe dividerci invece che riunirci).
Come detto, non credo di essere omosessuale, credo di avere una sessualità decisamente allargata rispetto al banco/nero dell'etero/omo sessualità, non mi da fastidio pensarlo, non mi sento in colpa di questo mio aspetto, credo ci siano tutte le possibilità nel 2015 per trovare modo e luogo per esprimere ciò, ma il pensare di perderla, mi mette palesemente in crisi, togliendomi qualsiasi forza di vivere attivamente la mia vita.
Il voler capire prevalentemente questo aspetto della mia sessualità, per quanto sappia che potrebbe essere incompatibile con lei (lei sa che avevo fantasie su mio padre e che queste a mio avviso potessero essere compensatorie verso l'assenza di rapporto, sa che potrei essere bisex per quanto non abbia mai provato, e sa che potrebbe non capitare mai non avendo di mio lo slancio per agire in tal senso) è per me uno degli aspetti primari, forse la chiave di volta che potrebbero sbloccarmi, togliendo una serie di rigidità ed autoimposizioni nei confronti sia di lei che delle persone che mi circondano, e spero possano darmi un qualche significato del fatto che nonostante l'attività sessuale con lei, per quanto vi fosse, mi lasciava in parte inappagato ed a volte speravo di avere un po' di tempo per me, per potermi masturbare con le mie fantasie. Dopo di ciò dovrò lavorare su quegli aspetti che hanno fatto si che a livello personale, ci hanno portato a separarci.

Scusate per la lunghezza, spero di non aver scritto in modo confuso e di essere stato lineare.
Grazie ancora per la vostra esistenza/disponibilità
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Ci tengo a precisare - forse non si è capito da quanto ho scritto nel primo messaggio - che l'attrazione sessuale verso mio padre, ora, è rivolta verso la fisicità che aveva quando ero adolescente, quindi verso dei surrogati della sua persona"

Questo punto mi era chiaro, infatti le ho risposto che probabilmente sarà necessario un lavoro sulla figura interiorizzata di suo padre che risale a quell'epoca e che le suscita ancora emozioni che in parte rifiuta e in parte accetta, essendo affezionato alle fantasie che hanno occupato gran parte della sua esistenza.
Questa ambivalenza è comprensibile e lo è altrettanto il fatto che al momento le sembri una fatica immane costruire un diverso mondo di fantasie, ma lavorando sui contenuti del suo inconscio e sul rapporto passato con suo padre potrà riuscirci agevolmente così come è avvenuto nell'evoluzione dei suoi comportamenti in presenza della sua ex ragazza.

Da quanto scrive non penso che lei sia gay, perchè altrimenti avrebbe provato un forte desiderio di concretizzare le sue fantasie e lo avrebbe probabilmente fatto, e non penso che fare oggi un "test" sperimentando un concreto rapporto omosessuale possa servire a qualcosa.
Le sua fantasie - come quelle di chiunque - hanno sostanzialmente una funzione compensativa rispetto a carenze affettive della sua vita reale e non indicano di per sè un orientamento omosessuale: immagina situazioni per lei eccitanti che riguardano suo padre perchè ne ha sentito fortemente la mancanza e questo desiderio di vicinanza ha preso la via della fantasia sessuale, non esistendo alcun modo di avvicinarlo nella realtà instaurando un fisiologico rapporto padre-figlio.
Aggiungerei che dal punto di vista psicoanalitico le fantasie sessuali inconsce sui propri genitori, legate al complesso edipico, assolvono un ruolo centrale nello sviluppo psicosessuale del bambino, ma una crescita equilibrata porta alla loro totale rimozione e non all'emersione, come è accaduto a lei.
Alla luce di queste considerazioni le consiglio una psicoterapia psicoanalitica, che assegna un'importanza fondamentale all'inconscio, ai rapporti primari, al complesso d'Edipo che nel suo caso può essere presente in forma invertita (l'oggetto d'amore è suo padre e non sua madre forse perchè è stato del tutto indisponibile nei suoi confronti).

Per quanto riguarda la relazione con la sua (ex) ragazza il rapporto irrisolto con suo padre la condiziona perchè le provoca enormi dubbi sulla sua possibilità di coinvolgersi serenamente con una donna e perchè consuma molta parte delle sue energie psichiche: risolverlo significherà quindi liberare queste energie per metterle al servizio sia di un rapporto di coppia appagante, sia di altre relazioni (amicizie) o attività, magari di stampo creativo, che le consentano di esprimere in altro modo i suoi contenuti inconsci.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

<<Entrambi abbiamo necessità di incontri con un terapeuta per risolvere questioni prima individuali, ed eventualmente dopo di coppia.<<

Ritengo che questa risoluzione sia molto saggia.
Ognuno di Voi (ma noi conosciamo solo Lei) ha degli irrisolti, che si riversano inevitabilmente sulla coppia.
Ma solo di persona potrete fare i conti con tutto ciò che portate dentro.
Online è posibile un indirizzo, ma non certo più di questo.

saluti cordiali.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Dr.ssa Massaro la ringrazio ancora ... credo che la resistenza istintiva e non voluta, generata dalla sua risposta sia emblematica.
Per esprimermi in modo figurato: mi ha bucato.
Spero quanto prima di riuscire a fissare l'appuntamento col suo collega, perchè dopo ieri, non è fattibile vivere. Non ho manie suicide, ma pensare di abbandonare una parte di se, disfunzionale, con la quale si è cresciuti per 20 anni, non è esattamente digeribile nel breve. Sarà anche la situazione che mi porta a tollerare peggio che mai qualsiasi colpo ... la verità può far decisamente troppo male.

Dr.ssa Brunialti, grazie per il suo intervento. Al momento non sappiamo solo se sia o meno il caso di non vedersi, di frequentarsi, o di cosa fare... di come vivere questo rapportarci. Purtroppo i dialoghi telematici portano sempre alle medesime argomentazioni: i problemi vissuti, subiti e generati da ognuno dei due; ed è sfibrante, perchè di base il mare è pieno di pesci, e per quanto ci leghi un forte sentimento, siamo consapevoli che "la fuori" possa esserci qualcuno che faccia meno male.
Ovviamente io non pretendo analisi oggettive, come detto in precedenza, già solo di me, è difficile rendere chiaro tutto il quadro, considerando tutte le sfumature che questo presenta, ed in un testo che non diventi un romanzo, è infattibile scrivere tutto, se non toccando le parti macroscopiche. Figuriamoci, dover fare da portavoce per altri, sarebbe solo una perdita di tempo scriverlo, leggerlo e cercare di produrre una riflessione per rispondere in modo funzionale.
L'unica cosa che io posso fare è leggere determinate cose che possono in qualche modo riguardarla, cercando di rifletterci sopra, ma il lavoro vero e proprio lo dovrà fare lei, da sola, esattamente come i problemi irrisolti con mio padre e non solo, me li dovrò risolvere io, da solo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

non ho capito il senso delle sue parole:

"credo che la resistenza istintiva e non voluta, generata dalla sua risposta sia emblematica."

A quale resistenza si riferisce?


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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottoressa,
la resistenza alle sue parole è stata avere l'impulso immediato nel ricercare di soddisfare quelle fantasie, a tal punto che se non mi fossi imposto di rimanere a casa, sarei andato a consumare un rapporto sessuale con un uomo che vestisse il ruolo di mio padre
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Si è già informato per prendere appuntamento con uno psicologo?
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottoressa Massaro,
si ho trovato uno psicoterapeuta in zona e mercoledì prossimo avrò il primo incontro conoscitivo in cui vedremo se può essere adatto alla risoluzione di questo ed altri problemi.
È decisamente arduo trovare qualcuno dalle mie parti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
L'importante è che ci sia riuscito!

Mi aggiorni quando vuole, un caro saluto