Angina stabile rischio beneficio coronarografia stent

Buona giornata,leggendo sul web che in caso di angina stabile non e indispensabile una coronarografia in quanto il rischio di infarto non cambia e siccome io temo di eseguirla con eventuale stent ,vi spiego la mia situazione ,e chiedendovi se con eventuali altri farmaci posso aspettare aggravamento.
in Agosto dopo lite concitata con inseguimento, avverto una oppressione toracica,
mi fermo, dopo 15 minuti passa.Settembre ecg normale, programmato 14 ottobre
ecg da sforzo,a 100w dolore limitante fc.da 73 salita a139 bpm pressione da70/130
a 90/200 conclusione assenza ripolarizzazione alterata ; Dubbio.
Si programma ecostress
l 19 ottobre test positivo per ischemia miocardica inducibile.Ridotta riserva coronarica del ramo iva si programmma coronarografiia che ho rifiutato.
ecostress con dipiridamolo c.Basali eco -2d non deficit cinetica segmentaria v.sinistro ef 58% ecg-sinusale .picco velocita diastolica ramo iva medio -distale 0,31 m/sec
Al picco stress Ecg ritmo sinusale no alterazioni ripolarizzazione
eco-2d ipocinesia del segmento apicale laterale e del 17°segmento apicale
normocinetici restanti segmenti ef 61% Fc 101 bpm pa 170/60
Picco di velocita diastolica del ramo iva medio -distale 0,43 M/s cfr 1,39
comparsa sintomatologia.
Sono andato da altro cardiologo che mi ha fatto un ecocardio risultati
ven.sinistro limiti superiori norma ,v aortica incontinenza moderato severa funzione sistolica 54% normale aorta addominale le p polmonari mi ha programmato
tac coronarica terapia:cardioasa micardis 80 sivastin 20 omeprazene 10
4 novembre tac coro : sinistra t.comune calcificazioni non critiche
ramo interventricolare anteriore diffusamente ateromasico con grossolane placche calciche che si estendono dal tratto prossimale al tratto medio,dove condizionano stenosi di grado moderato al tratto prossimale e,con probabilita,di grado significativo al tratto medio.distale indenne.
circonflesso piccole dimensioni diffusamente calcico assenza stenosi critiche.
marginale ottuso buon calibro diffusamente calcico senza stenosi critiche.
Coro destra v.dominante diffusa ateromasia calcica il tratto medio-prossimale stenosi moderate.i rami distale e terminali interventricolare posteriore e postero laterale non stenosi critiche.non alterazioni camere cardiache ,calcificazioni a carico anulus anterire mitralico.
non formaz.trombotiche endocavitarie,non vers,pericardico,diffusa ateromasia aorta toracica in assenza variazioni calibro.
conclusioni coronarico esente da anomalie
diffusa e importante ateromasia calcifica che interessa in particolare il ramo interventricolare anteriore e la coronaria dx medio prossimale.
scusate la lunghezza ma questo per farvi valutare il livello della situazione.
non ho limitazione ad attivita normale ogni giorno mezzora di cammino
se non faccio coronarografia stent come rimane il mio rischio?
Se volessi consultare personalmente altro cardiologo conviene uno specializzato in prevenzione od interventistica?
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 106.7k 3.6k 3
Lei pare avere due problemi:
1 - stenosi coronariche sulla discendente anteriore che si gioverebbero di angioplastica
2 - una insuufficienza valvolare aortica che probabilmente andra' operata

Il consiglio e' eseguire la coronarografia ed un tentativo di riovascolarizzazione con angioplastica (+ eventuale stent) ed un consulto cariochirurgico per valutare i tempi di una sostituzione valvolare aortica.

Ovviamente deve decidere lei, ma deve essere consapevole che lei sta rischiando un infarto esteso della parete anteriore del cuore e problemi di scompenso cardiaco in un futuro piu' o meno lontano legato alla valvulopatia aortica.

Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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dopo
Utente
Utente
SPETT. DOTT.CECCHINI LA RINGRAZIO INFINITAMENTE PER LA SUA RISPOSTA
CON INCREDULA CELERITA.

MEDITERO' E MI PARE DI AVER CAPITO CHE NEL MIO CASO LA CORONAROGRAFIA E' PIU UN BENEFICIO CHE UN RISCHIO.
A RISENTIRCI.

CORDIALI SALUTI

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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