Prisma 50mg

Salve mi chiamo Ilaria ho 23 anni, circa un mese fa ho notato un rigonfiamento, uno strano colorito bluastro, al dito anulare della mano destra come se avessi sbattuto in più ho notato che avevo difficoltà nel chiuderlo.
Non gli ho dato molto peso ma dopo 3-4 giorni noto un gonfiore e uno strano rossore a tutte le dita, intorpidimento, difficoltà a tenere qualsiasi cosa in mano, e in più la pelle era molto tesa e lucida,il giorno dopo ho notato varie ulcerette a tutte le dita e che cambiavano colore da cianotiche a bianche poi rosse. E cosi di continuo, sono andata dal mio medico e mi ha dato una cura di una settimana con prisma 50mg 2 volte al giorno e una crema a base di nitroglicerina al 4%.
Ho fatto la cura e ho notato lieve miglioramento a livello di gonfiore che è durato 2 giorni, tanto che il mio medico mi ha detto di proseguire altri 2 mesi "prisma" ma non mi ha parlato del fenomeno di reynaud di cui sono venuta a conoscenza da una dottoressa del pronto soccorso perché lo stesso problema l ho sempre avuto ai piedi da qualche anno.
Mi sono documentata e sto facendo gli accertamenti richiesti da me al medico. ora ho l'indice gonfio pieno di ulcere dolorose, il medio diventa bianco mentre le altre rosse e poi di nuovo cianotiche.
Un altra cosa che ho notato la tachicardia la notte dopo aver preso prisma, ieri ho finito una scatola e non l ho preso, e questa notte non ho avuto la tachicardia, ma questa mattina avevo la sensazione di avere la mano gonfia come nella fase più acuta, un ultima cosa soffro spesso di parestesie agli arti sia inferiori che superiori che da ignorante attribuisco alla circolazione. Ora le chiedo devo continuare a prenderlo come dice il mio medico? che ha preso la situazione un po' sottogamba seppur non grave ma fastidiosa e dolorosa, o aspettare di confermare la sindrome con gli accertamenti? grazie in anticipo Ilaria
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Dr. Carlo Mattozzi Dermatologo, Medico estetico 582 10
Salve,
il quadro da lei descritto potrebbe essere compatibile con il fenomeno di Raynaud. La terapia prescrittale non è sbagliata, ma tale condizione va inquadrata in maniera corretta dato che spesso è secondaria ad altri disordini di natura immunitaria. Quello che posso consigliarle è di seguire la terapia prescritta e rivalutare in caso con il suo medico l'approccio terapeutico se presenta tachicardia o altri effetti attribuibili al trattamento che sta effettuando; inoltre, sarebbe opportuno consultare un immunologo per uno studio più approfondito di tale condizione (capillaroscopia, autoanticorpi etc.).
Saluti

Dr. Carlo Mattozzi

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dopo
Utente
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L' 11gennaio vado a fare la capillaroscopia e le analisi la prossima settimana e come mi suggerisce lei andrò anche da un immunologo.. La ringrazio molto della sua risposta