A titolo informativo vi comunico anche di avere un'ernia iatale che causa reflusso trattato

Gentili dottori,
vi scrivo conscio del limite che questo mezzo ha pur avendo comunque merito di "tranquillizzare" una preoccupazione eccessiva (che è proprio il mio caso...forse) o di sollecitare una situazione che merita di essere indagata. Detto questo: da qualche giorno lamento alcuni (4 in tutto) episodi in cui il cuore per qualche secondo, mai più di 5-10, inizia a battere in maniera disordinata, senza nessun particolare dolore associato ma con piccoli capogiri, per poi riacquistare, come niente fosse il suo battito regolare senza lasciare conseguenze (se non nella mi ansia). Premetto di ricordare almeno un altro paio di episodi simili nella mia vita; inoltre ho da molti anni (io ne ho 31) episodi di extrasistole, abbastanza numerose ma non particolarmente fastidiose. Tre anni fa ho eseguito degli esami per una sospetta ipertensione arteriosa (135-88 di media all'holter pressorio delle 24 h), che hanno rilevato come il cuore in sostanza fosse sano e non danneggiato dall'ipertensione appunto. In tutti gli ecg a cui mi sono sottoposto negli ultimi 6-7 anni (di cui l'ultimo 3 anni fa appunto) non mi è stato comunicato alcun chè di rilevante. Ora la pressione si è stabilizzata su livelli normali in seguito a calo ponderale (120-80/75). A titolo informativo vi comunico anche di avere un'ernia iatale che causa reflusso trattato (anche attualmente) con inibitori della pompa protonica. Aggiungo infine di essere un soggetto particolarmente ansioso. Vi chiedo, quali sono gli esami a cui sottopormi per chiarire la situazione e per capire gli episodi accaduti. Sarebbe utile anche una prova sottosforzo?Infine vorrei capire se posso stare ragionevolmente tranquillo oppure no.
Grazie. Buon lavoro.
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 137
L'ipotesi più probabile è che si tratti di extrasistoli isolate, e non è escluso in prima istanza che possano essere correlate alla Sua ernia iatale. Per quanto riguarda gli eventuali esami cui sottoporsi, il consiglio è sempre il solito: pratichi una visita specialistica cardiologica ed il collega, dopo averLa visitata, stabilirà se effettuare ulteriori indagini (non necessariamente di pertinenza cardiologica).
Cordiali saluti

Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Fedi,
ho eseguito una visita cardiologica che dopo aver fatto un ecg ed una visita approfondita, ha ritenuto benigne le mie extrasistoli e mi ha dato inderal da prendere all'occorrenza, cioè in acuto quando sento particolarmente fastidioso il disturbo; senza aggiungere ulteriori accertamente.
Senza cadere nel ruolo del malato che non si fida del suo medico, vi chiedo se è il caso di effettuare anche una visita cardiologica sotto sforzo (dato che voglio iniziare nuoto a breve) ed eventualmente un'ecocardiografia. Grazie per la disponibilità

Cordiali saluti.
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 137
Non vedo l'opportunità di praticare ulteriori accertamenti, tantomeno un test da sforzo. Infatti, è statisticamente dimostrato che con questa metodica la probabilità di svelare patologie "occulte" in un soggetto giovane, sostanzialmente privo di fattori di rischio cardiovascolare, è in pratica pari a ZERO, tanto più se questo paziente è appena reduce da una visita specialistica cardiologica.
Allo scopo di tranquillizzarsi ulteriormente, può praticare un ECG Holter (per cui, ripeto, non vi è indicazione clinica) per documentare la benignità dei Suoi sintomi.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr Fedi la ringrazio per la solerte, esaustiva e tranquillizzante risposta: in effetti la cardiologa è giunta alle sue stesse conclusioni; non ha assolutamente menzionato ecocardiografia o holter ECG; ha solo suggerito una dieta ipocalorica/ipolipidica per ulteriore calo ponderale dato che sono attualmente ancora in sovrappeso, unitamente alla pratica di un'attività aerobica (nuoto appunto) per agevolare la perdita di peso e migliorare il metabolismo lipidico (LDL lievemente mosse: 120 mg/dl) e glucidico (glicemia 85). In quest'ultimo punto mi ha aggiunto che, se nella pratica dell'attività sportiva dovessi sentire qualche "fastidio" del ritmo cardiaco o comunque di natura cardiaca si può pensare di fare una visita da sforzo per mia tranquillità.


L'ultima domanda che io pongo a Lei è:

fatte le suddette premesse, devo quindi ritenere normale, e quindi adottare la tranquillità da lei suggerita, che questi episodi di extrasistoli, sia isolate, sia veri run (lunghi anche 10-20 secondi), sia a riposo e sia nel "movimento" quotidiano (scale, alzarsi, sollevare carichi, camminare, ecc.......) continuino a presentarsi, con una distribuzione e frequenza devo dire assolutamente non costante e casuale?

Grazie in anticipo


Cordialità

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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 137
Vi è una sottile ma sostanziale differenza fra "normale" e "non patologico": la normalità è l'assenza di aritmia. Nel Suo caso invece siamo di fronte ad una aritmia (che peraltro, se non erro non è stata mai documentata) che Lei avverte in modo particolarmente preoccupante ma che in sè non riveste alcun carattere di gravità.
Spero di essere stato chiaro e di averLa aiutata a tranquillizzarsi.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Quindi riassumendo.....tralasciando (come lei consiglia, e come sottinteso dalla cardiologa) l'idea di "documentare" con ulteriori indagini queste mie alterazioni del ritmo che non rivestono carattere di gravità, tolgo dalla tabella "cose di cui preoccuparsi" questo discorso, giusto?

Mi è stato di grande aiuto, grazie per la sua competenza e professionalità.

Cordiali saluti
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 137
Giusto! Tralasci pure il Suo cardiopalmo e di dedichi all'attività fisica consigliata dalla collega: tra qualche settimana avrà dimenticato tutto.
saluti

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