Difficoltà nel sentirmi in diritto di interrompere una relazione

Chiedo un consulto poiché ultimamente mi
trovo a vivere una situazione che sta
compromettendo il mio normale funzionamento.
Mi sento profondamente triste al punto che ho perso energia nel fare le cose, mi limito nelle mie amicizie mentre prima frequentavo moltissimi gruppi e talvolta ero la trascinatrice.
Ho la sensazione che il mondo pieno di opportunità che vedevo prima si sia ristretto attorno a me come un piccolo cerchio soffocante e non faccio altro che pensare che rivoglio la mia vita.
Questa situazione è dovuta alla relazione che sto portando avanti da un paio d'anni e da cui non riesco a uscire. .la cosa che mi stravolge è che nonostante io desideri interromperla non mi sento in diritto e vivo questa cosa come se fosse insormontabile e la cosa che forse mi preoccupa di piu è che non riesco a comprendere le motivazioni di questo mio comportamento nonostante riesco a mentalizzare piuttostp bene tutte le problematiche che mi trovo a vivere.
Sono una studentessa universitaria e svolgo
lavoretti continuativi, questo per dire che
Non ho problemi nel mettermi in gioco o nell'affrontare le situazioni .
Da circa due anni ho una relazione con un'uomo più grande di me di circa dieci anni e nel tempo mi ha dimostrato di essere una persona non particolarmente razionale e non matura, spesso inaffidabile e con grande difficoltà nel gestire la propria vita
Ho l'impressione che cerchi di manipolarmi e di ottenere la mia attenzione attraverso vittimismo, il creare situazione di emergenza anche mentendo o esagerando le situazioni, ho la sensazione che abbia bisogno di avermi sottocontrollo .
Nel tempo è emerso che abbiamo interessi, idee ed esigenze profondamente diverse e sento di aver perso stima in lui e stare con lui non è sempre piacevole per me, è come se lui non accettasse la mia età i miei obiettivi e cercasse di crearsi situazioni per simulare una vita da moglie e marito in maniera fortemente patologica, fra l'altro dall inizio della relazione non ha mai avuto interesse a conoscermi davvero a viversi la relazione a creare situazioni per noi, le sue uniche proposte inizialmente erano finalizzate a incontri famigliari fino a quando non ho preso coraggio e ho manifestato il mio disagio
Il punto è che non voglio stare con questa persona mi sento costretta, anche se allo stesso tempo in alcuni momenti la sua presenza mi fa sentire al sicuro e comprendo che il difficile rapporto con mio padre potrebbe avere un certo peso.
Ho veramente voglia e bisogno di uscire da questa situazione non mi sento piu me stessa.
C'è anche da dire chr la nostra relazione è iniziata con ina frequentazione di un paio di settimane prima che lui partisse per lavorare all'estero, lavoro che ha lasciato dopo un paio di mesi" per me" come sostiene lui e da quel momento non ha piu trovato lavoro ed è stato molto depresso e non ha fatto altro che farmi vivere questa situazione senza costruire una vera relazione con me..io non gli ho mai chiesto di tornare
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

probabilmente ci sono forti motivazioni che inconsapevolmente ti tengono legata a quest'uomo: tu stessa ipotizzi il rapporto col papà. Che cosa intendi? Potresti spiegare meglio?
Come pensi potrebbe essere la tua vita senza quest'uomo? E la sua?
Probabilmente il ruolo che tu hai in questo momento in qualche modo ti è funzionale a qualcosa, ma bisognerebbe capire meglio, per poterti aiutare...
Hai già provato a parlare con lui di come ti senti? Se sì, lui come ha reagito?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Anche io come la mia collega Dott.a Pileci la inviterei a soffermarsi sulla figura paterna.
Il mio approccio psicodinamico attribuisce molta importanza alla figura paterna, che fa da' modello per le relazioni fuure, ma dalla quale e' necessario svincolarsi.
Forse questo svincolo non e' stato completo per lei che ha iniziato questa relazione con un uomo piu' grande con il quale ha un rapporto fortemente ambivalente.
Purtroppo questa Sua modalita' non e' superabile se non viene elaborata seriamente in una psicoterapia.
Ci pensi un po' su, se vuole!
I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottoresse,
vi ringrazio caldamente per il vostro consulto, sono consapevole che una terapia sarebbe molto utile, studio psicologia e credo profondamente in questo ma purtroppo al momento non dispongo dei mezzi adeguati per potermela permettere,
sono assolutamente convinta che il rapporto con mio padre abbia un ruolo fondamentale nelle mie difficoltà,ho fatto un sogno molto eloquente:mio padre cuciva per me un costume di carnevale al posto di mia madre ma nel modo e con i colori totalmente sbagliati ed io lo indossavo con orgoglio perché l'aveva fatto per me,il punto è che lui non era solo mio padre ma anche matteo il mio ragazzo, era entrambi;io l'ho interpretato cosi e mi sono riconosciuta in questa emozione:desidero l'amore di mio padre e questo mi ha fatto provare di doverne essere grata anche se arriva nel modo sbagliato ed è come se avessi operato un transfert di questo meccanismo sul mio ragazzo: mi da amore e mi sento come se dovessi esserne grata e prenderlo senza fare l'ingrata perché non è cio che voglio, il punto che dimentico è che lui non è mio padre e quindi è tutto sbagliato,ma nonostante compreso questo meccanismo non riesco a non provare tali sentimenti.
inoltre mi sono resa conto che molto spesso i miei gesti di affetto nei suoi confronti non sono dettati dalla mia volontà, ma dal profondo senso di dovere di ciò che è opportuno fare perché stiamo insieme ed è qualcosa che mi blocca su tutto..comincio a pensare che in gran parte il mio blocco sia dovuto al profondo senso di dovere verso gli altri non so come spiegarlo..per esempio se riuscissi a lasciarlo ho timore di quello che penserebbe la sua famiglia li deluderei, non faccio che cercare sempre di avere un'ottima impressione sugli altri anche quando questo non coincide con i miei desideri: sto li a fare la brava fidanzata quando vorrei essere da tutt'altra parte a divertirmi con i miei amici.
infine c'è un elemento che credo sia rilevante ma non so perché:
nel sogno infine si scopriva che mio padre aveva fatto le cose nel modo sbagliato per risparmiare che è tipico di lui, e questo mi fa pensare al mio ragazzo, al fatto che ho la sensazione che mi ricopra di attenzioni per avere qualcosa indietro, non a caso con diverse modalità esprime il desiderio di voler essere accudito come se fossi la madre,cosa che viene notata da tante persone.
Non faccio che essere molto confusa e so che probabilmente potrei districare questa situazione solo con l'aiuto di una terapia, che sicuramente intraprenderò quando ne avrò i mezzi , per ora svolgo piccoli lavoretti per riuscire a studiare e diventare una terepeuta.
Vi ringrazio anticipatamente per qualsiasi suggerimento o chiave di lettura.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Il Suo studio sta dando ottimi risultati e La percepisco molto interessata a comprendere le dinamiche che La coinvolgono.
Riguardo eventuali psicoanalisi e psicoterapie analitiche Lei vive a Roma e in tale citta' esistono molte possibilita' accessibili economicamente.
Si informi dai Suoi colleghi piu' avanti con gli studi. E intanto rifletta.
Mi sembra che a livello di interpretazione Lei abbia ottime capacita'.
Se unisce ad esse una volonta' fattiva potrebbe avere dei risultati!
I miei saluti e mi tenga informata se vuole!
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Dr.ssa Veronica Di Biagio Psicologo 21 1
Gentilissima, quello che scrivi fa trasparire una grande consapevolezza, da parte tua, della situazione che vivi e di quel che provi in questo momento. Hai certamente molte risorse da mettere in campo. Non ci dici molto della tua vita, ma dalle tue parole traspare un grande entusiasmo per il tuo progetto di vita e una buona rete relazionale che hai il desiderio di coltivare.
Sono certa che sarà utile e interessante approfondire gli aspetti più profondi attraverso un percorso psicoterapeutico, ma proviamo intanto a concentrarci sul problema attuale. L'obiettivo che ti poni in questo momento sembra chiaro: interrompere una relazione in cui tu non sei più felice. Cosa te lo impedisce esattamente? Come immagini che sarebbe lasciarlo? Come ti sentiresti?
Leggendo quello che scrivi mi sembra di capire che il giudizio degli altri abbia un certo peso. Cosa immagini che penserebbero se tu interrompessi questa relazione?
Da parte del tuo ragazzo, tu stessa hai notato delle richieste affettive inappropriate "con diverse modalità esprime il desiderio di voler essere accudito come se fossi la madre". Qual'è la tua reazione a queste richieste?
Queste domande non vogliono certo sostituire una consulenza psicologica, ma spero possano aiutarti a far luce sul problema che ti tiene "bloccata" in questa situazione e a riattivare le tue risorse personali.
Se avessi bisogno di un professionista economicamente accessibile, in ogni caso, come dice bene la collega, a Roma ci sono molte possibilità. Puoi rivolgerti, ad esempio, al consultorio della tua Asl di appartenenza, oppure presso la tua università. La Sapienza ad esempio offre questo servizio http://www.uniroma1.it/sapienza/risorse/counseling.

In ogni caso spero tu riesca ad affrontare questa situazione nel migliore dei modi,
un caro saluto

Dr.ssa Veronica Di Biagio Psicologa
www.veronicadibiagio.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Come già detto dalle Colleghe, gli psicologi può trovarli anche in convenzione, ma spesso le resistenze al cambiamento vengono confuse per difficoltà concrete.

Quando finisce un amore, è esattamente come un lutto anche se lo si è voluto fortemente, soprattutto quando si confondono i piani:
Idealità
Realtà...

Lei, immagino, lo abbia iper investito di altro: figura partenza, sostegno, ecc...aiutata dalla differenza d'età ..

Ma lei è davvero tanto giovane per vivere sotto il peso di questo legame che sembra essere più una galera che un Amore.

Le allego del materiale sulla fine di un amore, come affrontarlo e come gestire le dinamiche sotterranee che legano in maniera disfunzionale.

Si faccia aiutare!

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6179-quando-finisce-un-amore-sintomi-e-cure.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5038-le-menzogne-del-cuore-eros-e-ferite-d-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5169-come-dirsi-addio-senza-morire-di-dolore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5407-coppia-separazione-o-perseverazione.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2175-quando-finisce-un-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2959-amore-bugiardo.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it