Dubbio sull'esito del test hiv: definitivo o meno?

Buongiorno, io avrei bisogno di chiarimenti su un test hiv eseguito relativamente di recente per l'esattezza il 10/11/15 presso il laboratorio analisi dell'ospedale della mia città a circa sei mesi dall'ultimo comportamento a rischio il quale si era verificato nel mese di maggio 2015.
Premetto che avevo svolto il test hiv senza aver chiesto un preventivo parere al mio medico di base in seguito al fatto di essermi preoccupata dopo aver saputo che il mio compagno di allora aveva avuto più di un rapporto occasionale (non so se protetto o meno ne di che tipo); nello specifico gli unici/ultimi rapporti non protetti che io avevo avuto con il mio ex compagno erano stati qualche rapporto vaginale non protetto col coito interrotto ed un rapporto orale attivo non protetto (la cosidetta "fellatio"con eiaculazione in bocca ma senza ingoio di sperma ed essendomi sciaquata accuratamente il cavo orale con acqua subito dopo). Le mie domande sono le seguenti:
-La dicitura del mio test hiv e' questa: HIV 1/2 S-Anticorpi metodica CMIA esito negativo: che tipo di test e'? E' un test "valido", sicuro al 100%? Di terza o quarta generazione?
-Avendo io effettuato il test hiv il 10 novembre 2015 ed essendosi verificato l'ultimo episodio a rischio ("fellatio" non protetta) nel mese di maggio dello stesso anno posso considerare l'esito negativo definitivo, attendibile o dovrei ripeterlo tra qlc tempo avendolo fatto ad appena 6 mesi dall'ultimo comportamento a rischio?
Inoltre negli ultimi mesi avevo avuto qlc "strano" sintomo ovvero da ottobre a novembre 2015 circa degli episodi di edema labiale (in un caso mi si era gonfiata anche una parte di lingua) provocati probabilmente da qnt ipotizzato da una dermatologa da un'allergia alimentare (sono in attesa di fare i test allergici), ulcerazioni/sanguinamento gengivale (a detta del mio dentista causate forse da indebolimento del sistema immunitario e da un agente batterico o virale, non un problema dentale) ed infine a me pare di aver notato negli ultimi tempi un lieve diradamento nella parte terminale del mio sopracciglio destro (non so se posso trattarsi di un principio d'alopecia). Tt i sintomi appena descritti potrebbero essere spie di un'eventuale patologia autoimmune (l'alopecia e le allergie non lo sono forse?) la quale possa eventualmente aver causato una sieroconversione tardiva? Quali potrebbero essere le cause di sieroconversione tardiva? Avevo avuto la malaugurata idea,ahimé, di documentarmi on-line sull'hiv e da li temo di essere entrata un po' in "paranoia" sull'argomento. Io fortunatamente ho smp goduto di buona salute qst lo specifico x un eventuale discorso "immunodepressivo". Chiederò cmq anche un parere non virtuale alla mia dottoressa di fiducia ma nell'attesa di fare ciò ho ritenuto utile provare prima con un consulto online più che altro x tentare di rasserenarmi un minimo sulla questione "hiv".
Ringrazio anticipatamente x l'attenzione e x un'eventuale risposta.
Cordiali saluti.
[#1]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
il test che lei descrive è di terza generazione: non vi è menzione della ricerca della P24.
E' un test sensibile ed attendibilissimo, specie se eseguito a distanza di 6 mesi dal rapporto a rischio.
Lo consideri pertanto definitivo e si convinca di non essere HIV sieropositiva.
La invito a non reiterare comportamenti ad altissimo rischio: la fellatio con eiaculazione in ore è molto pericolosa a prescindere da quello che lei chiama "ingoio". Parliamo ovviamente di partner occasionali.
In quanto ai sintomi che riferisce, non hanno alcuna attinenza con l'HIV che lei non ha contratto.

Saluti cordiali,
Dr. Caldarola.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,
Innanzitutto la ringrazio x la risposta in tempi brevi e x le delucidazioni fornitemi; avevo omesso di specificare che i precedenti episodi a rischio (qlc rapporto vaginale non protetto col coito interrotto) si erano verificati nel mese di marzo 2015 sino all'incirca della fine di esso anche se non credo che qst particolare possa essere rilevante dato che suppongo che vada smp considerato l'ultimo fatto a rischio a distanza del quale viene effettuato il test hiv. Sono assolutamente sollevata al pensiero di non aver contratto l'hiv ed eviterò sicuramente di ripetere certi errori in futuro; lei giustamente si riferisce a partner occasionali x qnt riguarda eventuali rischi corsi, nel mio caso però anche se si trattava del mio ex compagno io avevo considerato ugualmente a rischio gli ultimi rapporti non protetti avuti con lui dopo aver appreso determinate cose, non sapendo di preciso a quali rischi potesse essersi esposto. X qnt riguarda i sintomi sono ben lieta di sapere che essi non sono riconducibili ad hiv, il mio timore però e' che essi possano essere la spia di un'eventuale patologia che possa aver causato sieroconversione hiv tardiva. Il mio dubbio sul fatto se dovessi o meno ripetere il test a distanza di tempo mi era sorto anche x il fatto che so che spesso le persone eseguono più test hiv (almeno due) mentre io ne avevo eseguito uno solo a distanza di 6 dall'ultimo comportamento a rischio perciò pensavo che fosse necessario fare smp il doppio controllo. Mi perdoni x gli ulteriori dubbi che le espongo, le assicuro che non si tratta assolutamente di mancanza fiducia nei suoi confronti ma avevo solo il timore di non essermi spiegata in maniera sufficientemente chiara ecco.
La ringrazio nuovamente x l'attenzione e le auguro una buona serata.
Cordiali saluti.

[#3]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
il suo test HIV è negativo è deve essere considerato definitivo.
Ci sono molti matti in giro: ciò non significa che lei debba uniformarsi e fare 20 Test per HIV.
Infine la terminologia "sieroconversione tardiva" non significa nulla.
Si usava quando 10 anni fa quando i test non erano così sensibili come gli attuali.

Le ripeto: si tranquillizzi.

Cari saluti,
Dr. Caldarola.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
La ringrazio per la risposta, e' stato molto chiaro ragion x cui archivierò definitivamente la questione "hiv", non credo che ne parlerò nemmeno più con la mia dottoressa di base non ritenendo necessario fare ciò dopo il suo consulto online.
Vorrei porle ancora, se possibile, un'ultima domanda (non relativa all'hiv):
Sulla base della descrizione dei comportamenti a rischio da me avuti mesi fa, secondo lei dovrei fare eventualmente anche esami per altre malattie sessualmente trasmissibili? (eccetto l'hiv) Glielo chiedo perché io mi ero "concentrata", preoccupata solo sull'hiv data l'estrema gravità di questa patologia (ed effettivamente suppongo che sia la più grave nella categoria "MST") però so che purtroppo sono alquanto numerose le "MST"; lei ritiene quindi che dovrei sottopormi ad ulteriori esami stando a quanto le avevo esposto nei miei messaggi oppure pensa che non sia necessario nel mio caso?

Grazie ancora per la sua disponibilità e chiarezza.

Buona giornata.

Cordiali saluti.



[#5]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
Utile la sierologia per la Sifilide con VDRL e TPHA.
Utile anche un PAP test con ricerca dell'HPV.

Saluti cordiali,
Dr. Caldarola.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,

Grazie per la risposta.

D'accordo e' tutto chiaro, provvederò a breve a fare questi ulteriori accertamenti.


Cordiali saluti.

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