Clamidia e febbre (forse HIV?)

Salve a tutti.
Ringrazio in anticipo e somma gratitudine qualsiasi Dottore che con immensa pazienza potrà darmi delle informazioni.
Due giorni prima di capodanno ho avuto un rapporto sessuale.La parte orale era scoperta.L'uno gennaio mi sono svegliato con febbre (leggera 37,3 al massimo), tonsille ingrossate ed infiammate e dolore nella parte finale dell'uretra con relativo dolore nella minzione e odore forte del pene.Dopo quattro giorni mi sono rivolto al mio medico di base il quale mi ha prescritto una terapia a base di Azitromicina per 5 giorni (in totale sei pillole, 2 il primo giorno, una sola per gli altri).
Alla fine della terapia il dolore all'uretra e quasi del tutto svanito, per non dire totalmente ma la febbre persisteva (sempre lieve e discontinua).
Allora mi è stato prescritto un tampone uretrale che effettuerò il giorno 1 febbraio.
Nel mentre ricordando che a poche ore dal rapporto mi era scoppiato un brufolo alla base del pene (su cui avevo anche spruzzato del cerotto cicatrizzante) il quale non era coperto del tutto dal preservativo e scavando nell'immensa informazione/disinformazione di internet ho cominciato a covare dentro di me la convinzione sempre più granitica di aver contratto il virus dell'HIV.
Durante l'ultima settimana più volte sono stato sorpreso da attacchi di panico e ansie incontrollate.Il tutto amplificato da un dolore sordo al muscolo del collo (sternocleidomastoideo credo) ove ho pensato subito ai linfonodi.
Settimana scorsa (11 gennaio) il dottore mi ha fatto fare l'esame dell'emocromo che nn ha rivelato nulla.
Oggi 18 gennaio sono andato dal mio medico di base che preoccupato più dal mio stato d'animo che per la mia condizione fisica mi ha dato degli ansiolitici e mi ha prescritto un'esame HIV dicendomi che comunque secondo lui non ve ne è alcun bisogno.La febbre persiste (al massimo è arrivata quasi a 37,5) con brividi mi sento spossato e l'idea di aver contratto il virus mi sta' mangiando dentro.
Ora so che solo il test (che eseguirò i primi di febbraio) potrà darmi delle risposte certe, ma volevo chiedere a chiunque di voi cortesi dottori, se potevate darmi la vostra opinione sulla questione.So che di quelli come me presi alla paranoia probabilmente ne sentirete e vedrete tanti, ma penso che capiate anche con quanta forza si scateni il desiderio di non essere condannati a morte certa e di avere una speranza.
Vi ringrazio immensamente per la pazienza e la cortesia che avete nel dare un consulto a persone in crisi come il sottoscritto.
Grazie e buona giornata.
[#1]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
la molto improbabile infezione da HIV non è una condanna a morte certa. Eviti di far sentire così chi vive serenamente la propria sieropositività.

Ciò premesso, non concordo affatto con la terapia con l'Azitromicina mei modi, nei tempi e per l'empiricità: andava subito eseguito un tampone uretrale per gonococco, Chlamydia, Mycoplasma e protozoi e sulla sua base (ABG) si sarebbe dovuto scegliere l'antibiotico al quale il germe era più sensibile.
Nelle more del risultato sarebbe stato preferibile un Macrolide classico come la Claritromicina piuttosto che una Azalide come l'Azitromicina somministrata a forftait.
Non credo alla febbricola come espressione della infezione da HIV: ci sono una pletora di cause che possono determinarla.
Da una persistente infezione urinaria (se ha sospeso l'antibiotico da 10 gg può fare subito urinocoltura + tampone uretrale) a una mononucleosi: patologie benigne che è anche facile accertare.
Il suo curante saprà sicuramente come districarsi.
L'HIV test lo faccia non prima di trenta giorni e lo ripeta a 90gg dal rapporto, quando vi potrà associare i test sierologici per la sifilide (VDRL - TPHA).

Nel frattempo un ansiolitico, consigliato dal suo curante, al bisogno, potrebbe giovarle.
Sursum Corda!!
Saluti,
Dr. Caldarola.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Esimio Dottor Caldarola, innanzitutto volevo ringraziarla di cuore per un così celere consulto.
Volevo subito scusarmi se nel mio primo post ho offeso o infastidito qualcuno, ma non era mia intenzione.Spero lei possa capire che il mio è stato un'espressione fuori luogo dettata da un'incredibile stress, paura e ignoranza della materia, che combinate fanno sentire come prima reazione cadere la terra da sotto i piedi e pensare subito al peggio.
Detto ciò volevo porle un'altro quesito riguardo alle analisi da lei consigliate.Il mio medico di base mi ha consegnato un'impegnativa per "Tampone Uretale: [Ric.dir.] Chlamydia" che ho prenotato presso l'ambulatorio per prelievi microbiologici specialistici della mia città l'uno febbraio.Il quesito è se questa impegnativa comprende anche le altre voci da lei citate (gonococco, Mycoplasma e protozoi) o vale solo per la Clamidia e perciò devo fare una nuova richiesta al mio medico curante oppure ancora c'è l'opzione di farne richiesta in loco magari pagando privatamente.
Per quanto riguarda il test pensavo di farlo lo stesso giorno del tampone (il rapporto incriminato l'ho avuto due giorni prima di capodanno) e l'unica cosa che posso dire è che da questa esperienza, qualunque sia il risultato del test, mi resterà molto dal punto di vista informativo (mi sono letto diverse cose,ho sentito l'opinione di qualcuno che è a contatto con il virus o che si impegna ogni giorno ad aiutare chi ne è affetto, ecc.,tutte cose che per ignoranza e menefreghismo non avrei mai fatto).
Ringraziandola di nuovo per il tempo dedicatomi, la saluto e le auguro una buona giornata.
Grazie
[#3]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
se il tampone è specificamente prescritto per la ricerca diretta di Chlamydia, le faranno la ricerca diretta di Chlamydya e basta.
Se il suo medico lo ritiene, può integrare la ricetta rossa o può fargliene una bianca che pagherebbe lei.
Non sono a conoscenza se nel laboratorio, pubblico o privato dove si recherà, facciano esami su richiesta del paziente e non del Medico.
Anche se il paziente voglia pagarli.
Si informi prima e ne parli con il suo Curante.
Saluti Cordiali,
Dr. Caldarola.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Esimio Dottor Caldarola, volevo ringraziarla per i consigli che mi ha dato finora.
La volevo aggiornare sulle mie condizioni in quanto non mi sento ancora affatto bene e comincio ad essere preoccupato. Innanzitutto volevo partire dagli esami svolti ad oggi:
15/01/2016 emocromo completo - tutti i valori nella norma apparte i globuli bianchi a 9,9 (valori di riferimento 4,8-9,8)
01/02/2016 test HIV - negativo (test svolto 33 giorni dopo l'ipotetico contagio)
01/02/2016 urinocoltura - negativo
01/02/2016 tampone oro-faringo-nasale - negativo (reperto di flora batterica saprofita)
05/02/2016 tampone uretrale - negativo per tutta la parte della biologia molecolare (ricerca di chlamydia trachomatis, ricerca dna n. Gonorrohae, ric. Dna mycoplasma genitalium e hominis, ric. Dna ureaplasma parvum e urealyticum).....esame microbiologico urogenitale - negativo per ricerca microscopica e colturale per neisseria gonorrhoeae....esame microscopico-rari leucociti e cellule uretrali....esame colturale in aerobiosi-microbiota residente della mucosa uretrale anteriore.
Con questi sono tornato dal mio medico curante.l'ho messo al corrente però che continuavo ad accusare febbre molto bassa (max 37.5) a intervalli durante la giornata durante i quali la parte della fronte e degli occhi diventa rovente e la sensazione è molto intensa (ogni tanto mi pare di essere così "svarionato" da svenire quasi) un punto preciso all'inizio del collo comincia a farmi molto male ed in più sulle cosce hanno cominciato a spuntarmi piccoli brufoletti (4/5 per gamba) e di più grossi sulle natiche (cosa molto strana e non normale dato che sono sotto terapia con l'aisoskin e questo Nn dovrebbe verificarsi affatto) ed ho le tonsille costantemente infiammate che a seconda dei giorni sono più o meno grosse.
Quindi mi ha prescritto una settimana di amoxicillina che ho cominciato a prendere ieri ma i sintomi di mal di testa e febbre sono lievemente peggiorati.
A questo punto nn so che altro esame fare o chi altro rivolgermi, se andare in pronto soccorso o se tornare per l'ennesima volta dal mio curante.
Se riuscirà a trovare un paio di minuti da dedicare al mio caso le sarei incredibilmente rivonoscente.
Grazie e buona giornata Dottore.
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