Ansia e angoscia

Gentile Dottore,
Premetto che sono una ragazza insicura e sensibile.
Ho 22 anni e da quasi due anni sono fidanzata con un ragazzo della mia età, siamo molto diversi , due passati diversissimi, ma alla fine credo che caratterialmente ci assomigliamo per tante cose e se da un lato può essere una cosa positiva, dall'altro è un disastro. Due caratteracci che si affrontano costantemente , un continuo discutere e ammazzarsi con parole, parole forti e brutte che magari lì per lì sottovaluti, ma che inevitabilmente ritornano dentro e ti logorano. Ti buttano giù. Ogni volta che succede un episodio del genere mi vengono attacchi di ansia. (Già in passato da più piccolina, 15 anni circa, ne soffrivo,non si è mai capito il motivo, ma poi passarono) e soffro tanto, tanto al punto di impazzire e non capire più niente. Non ho mai provato così tanta rabbia e dolore allo stesso tempo, ed il peggio è che più la relazione continua più le mie reazioni peggiorano. sono in un costate stato di angoscia e tristezza e se anche li per li lo sfogo finisce, poi mi porto dietro gli strascichi di queste ferite.
E' orribile e vorrei tanto poter capire come riuscire a bloccare queste emozioni negative. vorrei tornare serena come all'inizio. Anche perchè da come ho raccontato la mia storia con questo ragazzo sembra che sia sempre tutto grigio e negativo e così non è ovviamente, ci sono momenti fantastici in cui stiamo davvero bene ed è per questo che sono così legata a lui. Eppure il risvolto negativo della medaglia c'è e io lo sento adosso in una maniera esagerata. Forse troppo. Dovrei cercare di calmarmi, di autoregolarmi, e di viverla più tranquillamente, ma non riesco, qualsiasi pretesto è buono per iniziare a litigare per me. Come dice lui "dovrei vivere questa relazione piu serenamente".
I nostri amici ci definiscono psicopatici quando stiamo insieme.
Non capisco proprio perchè mi comporto così . Anche perchè mi sento davvero sola ultimamente ,quindi aggiungere anche i malumori e la tensione con lui mi butta ancora più giu, fino ad arrivare al punto di deprimermi. Vorrei uscirne ma non so come.
Ciò che complica le cose è che i miei genitori non sanno nulla di lui. Ho un blocco e non sono mai riuscita a dirglielo. E per me questo è fonte di disagio ,stress e ansie ,perchè ogni volta che lo vedo devo inventare scuse con loro ,e giuro che mi muore il cuore a dover dire bugie alla mia famiglia, perchè prima d'ora non l'avevo mai fatto. Ho provato a obbligarmi a dirglielo , le mie amiche mi hanno sempre spinta, ma io non riesco a superare questo limite che sta diventando per me un ostacolo insormontabile . E il peggio è che nemmeno lui sa che loro non sanno , perchè sin dall 'inizio ha dato per scontato che io avessi raccontato ai miei genitori di lui e quindi le cose si complicano anche su questo fronte perchè mi dispiace dire a lui dopo tutto questo tempo una cosa del genere, ci rimmarrebbe troppo male.davvero è più forte di me, non ci riesco in nessun modo !E so che nessuno mi può capire,perchè è una sensazione che sta solo nella mia mente malata e per questo chiedo a lei cosa ho che non va . Ho provato a impormi di dirglielo tantissime volte con uno stress assurdo, ma ogni volta era più facile inventare una cavolata e levarmi dal problema, ogni volta sceglievo la strada più facile e non affrontavo mai la situazione , e ora al solo pensiero di doverglielo dire mi viene da nascondermi. Non so più come fare, mi sto esasperando.
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Dr.ssa Federica Serafini Psicologo, Psicoterapeuta 77 1
Gentile signorina,
Nel suo scritto lei tratta le differenze tra lei e il suo ragazzo, di attacchi d'ansia, delle alternanze di momenti negativi e positivi, ma lei non ha parlato di amore.... e alla sua etá quella forse dovrebbe essere la prima parola da usare nel racconto di una storia importante....
La sua ansia è frutto di tutte le lotte che sta vivendo dentro di lei.... Tra cosa deve e non deve fare, tra cosa deve e non deve dire e non ultima, tra cosa deve e non deve sentire....
La invito ad approfondire tutti questi DEVO con uno specialista e insieme a lui trasformarli inVOGLIO....
In bocca al lupo....

Dr.ssa Federica Serafini
Psicologa-Psicoterapeuta
www.federicaserafini.it

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Utente
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Grazie per le sue parole sentite, il fatto è che vorrei anche farle queste cose, perchè ne sento il desiderio, vorrei poter condividere con la mia famiglia questa storia d'amore(si, ha ragione,ho dato per scontato l'amore nel primo scritto, ma le assicuro che c'è) vorrei poter essere serena, ma non riuscendoci mi impongo appunto dei "doveri". Forse sbagliando...
Credo che superare questo mio limite sia il mio principale obiettivo,e per questo mi sprono a farlo ma come faccio se dentro di me sento un blocco? e come dice lei ho tutte queste lotte interiori?
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, penso che tutto questo nascondere quanto accade, non parlare prima coi suoi genitori e poi non dire niente a lui, sia il nocciolo del problema.. Ma perchè non dirlo ai suoi genitori? Lei è una giovane donna non una ragazzina, teme il loro giudizio ? ed anche teme di deludere lui per questo suo ..nasconderlo.. Forse bisogna che Lei, mia cara, chiarisca prima di tutto a sè stessa perchè teme così tanto il giudizio dei suoi genitori, è normale alla sua età avere un ragazzo e se ci sono problemi si possono chiarire..
Questo suo arrabbiarsi con lui forse nasce dal fatto che se lui fa, dice, qualcosa di sbagliato è come se la sua scelta, di Lei , venisse smentita da quanto succede.
Forse sarebbe opportuno che tutta la vicenda venisse chiarita, e compresa con un Collega de visu..
sappiamo poco di Lei, della sua famiglia e on line si possono intuire soltanto i nodi da sciogliere..
Mi auguro che mi ascolti e si dia aiuto,.. a litigare continuamente finisce che anche l'amore rischia di appannarsi.. cosa ne pensa ?
Può rivolgersi al Consultorio della sua città, può farlo da sola e senza troppe complicazioni di ordine economico..
Ci riscriva se crede, le auguro uno sguardo più tranquillo , più sereno sul mondo e sul suo futuro..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Federica Serafini Psicologo, Psicoterapeuta 77 1
Concordo con l'augurio della collega....
Cercando un sostegno sará lei per prima a dimostrare a se stessa di non essere una "psicopatica" (come dicono i vostri amici), ma una persona che cerca la pace in se stessa....
E chi cerca la pace.... Prima o poi trova il modo di mettere fine ad ogni guerra....
Le auguro questa pace in modo da poter vedere l'amore che vi unisce con più nitidezza!
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Dr.ssa Elisa Sala Psicologo 54 1
Cara ragazza,
questa storia piena di emozioni ambivalenti mette in luce sue dinamiche interne; forse esprime un bisogno di provare emozioni forti ed estreme (amore e sofferenza).
Il sintomo, gli attacchi di ansia, sono dei segnali, dei modi che il corpo trova per poter dare voce ad un malessere.
Lei inoltre dice che non ha mai provato rabbia e dolore in maniera cos' intensa verso una figura che però dice anche di amare.
Le consiglio un percorso di sostegno psicologico per mettere in luce la natura di questa ambivalenza e per potersene liberare e vivere il suo rapporto o rapporti futuri all'insegna della fiducia, della serenità e dell'amore.
Cari saluti

Dr.ssa Elisa Sala
www.psicologa.genova.it
Perfezionata in psicopatologia

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Utente
Utente
Vi Ringrazio infinitamente per il vostro consulto, mi è stato d 'aiuto anche se indubbiamente un perscorso con uno specialista mi potrebbe aiutare maggiromente.
Sicuramente come avete detto devo trovare pace interiore tra le mie mille emozioni contrastanti,ma non è facile per me.soprattutto perche razionalmente so cosa non va ,so che non ci vorrebbe niente a dire alla mia famiglia questa cosa,perche dopo tutto è normalissimo , ma è proprio il mio dire "non ce la faccio "che mi blocca, è un limite insensato probabilmente,ma proprio perche non riesco a dare un senso a questa paura io mon riesco. Alla fine non credo di aver paura della reazione dei miei genitori,forse sono un po all 'antica ma non credo che reagirebbero male,anzi. Il punto è che mi semrberebbe di deluderli a dirglielo adesso dopo tutto questotempo e soprattutto dopo tutte le bugie dette.mi sentirei di tradirli d 'altra parte non posso dirgli' sono due anni che vi dico bugie e vi tengo nascosta questa cosa "..ci rimarrebbero malissimo a dir poco...
Il problema è che piu mi prendo in giro da sola cercando di posticipare il confronto con loro peggio sarà,perche il tempo passa e le situazioni cambiano e io non riuscirò più a uscirne,come sta gia accadendo adesso.
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Unito a tutto ciò penso sia utile informarvi anche del fatto che un anno e mezzo fa la mia migliore amica è "impazzita " e ha deciso di eliminarme me ed altri dalla sua vita, nessuno dei suoi amici se lo è saputo spiegare, e mentre alcuni sono andati avanti io ci sto ancora male e credo di non averla ancora superata. Per me lei era un punto di riferimento , era la persona che mi conosceva meglio e che mi ha aiutata a superare i miei limiti , era il mio riferimento anche quando ero fidanzata con il mio ex , solo a lei dicevuto tutto, con lei condividevo il mio tempo e ora senza di lei mi sento persa e tanto sola. E forse è proprio per questo che punto tutto sul mio ragazzo adesso, vedendo solo lui come presenza fondamentale nella mia vita, ma sbagliando purtroppo, sia perche lui non la può sostituire sia perchè non posso far girare la mia vita intorno a lui ,non posso concentrare tutto su di lui, perchè si sa le relazioni possono finire da un giorno all'altro ,figuriamoci a vent'anni, e io come farò nel caso? Il solo pensiero mi fa ansia ovviamente.
E forse è proprio per questi che riverso tutto su di lui , aspettative, sostegni e quant'altro...
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