Non ho più voglia di fare l'amore con mio marito

Buongiorno,
Sono una donna di 32 anni
Sposata da 3 anni e con due splendidi figli disabili.
Arrivo subito al punto: da parecchi mesi ormai non ho voglia di fare l'amore con mio marito... in generale non sento più lo stimolo sessuale.
A giugno 2014, mentre ero in ospedale a partorire il mio secondo figlio, ho scoperto che mio marito aveva una relazione con un'altra donna. Siamo stati separati per un po, poi per la paura di perderlo e di lasciare i miei figli senza padre, siamo tornati insieme.
Abbiamo fatto anche psicoterapia di coppia che ha prodotto ben pochi rusultati per me.
Inizialmente la nostra vita sessuale non ne ha risentito molto, ma nell'ultimo anno è cambiata drasticamente: abbiamo rarissimi rapporti in cui io mi costringo perché so quanto lui ci soffre.
Lo amo e vorrei che tutto si risolvesse, mi manca l'intimità con mio marito... non so cosa fare.
Aiutatemi a non buttare via il mio matrimonio ed a risvegliarmi da questo lungo e pesante torpore...
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

due figli diisabili, seppure splendidi, possono essere un elemento che incide profondamente sia sulla coppia, sia sulla sessualità, che li ha procreati.
Da quale patologia/disabilità sono affetti?

Come del resto è impegnativa anche l'esperienza della relazione extraconiugale di Suo marito, nel corso della seconda gravidanza.

Lei ci dice che la terapia di coppia <<ha prodotto ben pochi rusultati per me.<<

Vorrebbe ampliare questo aspetto?




Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2024
Ex utente
Buongiorno dottoressa, grazie per avermi risposto.
I miei figli hanno ritardo psicomotorio, cognitivo e del linguaggio, iperattività e deficit dell'attenzione. Stiamo indagando sul piano genetico.
Mentirei se dicessi che è tutto facile e bellissimo... ovviamente non è così. E mio marito ha avuto molta difficoltà ad accettare la cosa. C'è stato un significativo cambiamento in lui dopo la separazione, ora è un padre consapevole e presente.
Mio marito è un uomo di poche parole, durante la terapia poco ha parlato e rifiuta categoricamente di fornire spiegazioni circa il tradimento. Dice solo "non lo so".
Come marito poco è cambiato, anzi forse peggiorato: ha difficoltà a condividere, in generale, parla poco e pretende. A volte io dico che è un padre padrone: se lui dice no è no, mi ascolta poco, ha sempre ragione lui.
Mi aspettavo che in lui scattasse una molla, gli si accendesse una lampadina... ma non è accaduto. Si vergogna molto di quello che ha fatto e questo ha creato un muro fra noi.
Perché la nostra vita sessuale, subito scoperto il tradimento, è rimasta pressoché invariata ed ora, dopo due anni, è peggiorata?
Ammetto di trovarmi in uno stallo emotivo, i problemi dei miei figli mi hanno cambiata profondamente; non lavoro più, mi occupo solo di loro: terapie, ospedale, controlli, medici, scuola...
Non posso dirmi una donna pienamente felice, ma i miei bimbi li amo tantissimo... sono la luce dei miei occhi
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

l'arrivo di un figlio disabile è un evento luttuoso, anche se non se ne è consapevoli perchè presi dall'insieme degli impegni, ed inoltre per il "senso", il significato, che danno alla vita.
Due poi.. Quanto hanno di differenza di età?

<<Ammetto di trovarmi in uno stallo emotivo, i problemi dei miei figli mi hanno cambiata profondamente; non lavoro più, mi occupo solo di loro: terapie, ospedale, controlli, medici, scuola...<<
E' difficile conciliare tale serie di impegni e pensieri con la lievità della sessualità, con la "mente libera" di cui ha bisogno per essere una sessualità creativa, .. Ne parlo in questo breve articolo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-mamma-e-amante.html

Se Lei desidera riattivare il desiderio, riterrei opportuno un percorso individuale per Lei, per esplorare la conciliabilità tra la Sua vita attuale - centrata sui figli - e il desiderio.

Le raccomanderei inoltre di apprezzare Suo marito in quanto padre:
<<ora è un padre consapevole e presente<<.
Un buon padre sostiene la madre, troverà scritto nell'articolo seguente, ma nella Vostra situazione tutto è più difficile.
Ma al contempo occorre vedere anche la piccole luci, quando si accendono.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3225-padri-la-legge-c-e-ma-non-basta.html

Saluti cari.




[#4]
dopo
Attivo dal 2011 al 2024
Ex utente
La ringrazio molto dottoressa,
Leggerò i suoi articoli e tornerò a scriverle.
Grazie
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Sì, certo, mi farà piacere rileggerLa.

A presto.



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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
La sua condizione è davvero complessa e necessita di più ascolti.

Il "non avere più voglia di fare l'amore", in clinica si chiama calo del desiderio sessuale, o meglio desiderio sessuale ipoattivo, ma va inquadrato al meglio per sapere bene come occuparsene dopo.

È una problematica depressiva?
Di coppia?
Uro-ginecologica?
Sessuologica?
Della fase del L'eccitazione?
Dell'orgasmo?


È andata dal ginecologo di recente?
Sta bene fisicamente?
Ha del tempo per ste stessa?

Ci sarebbero tantissimi punti da approfondire, ma nin online.

Le allego delle letture sul complesso tema del desiderio, ma se desiera nel mio sito personale e blog troverà parecchio materiale e delle video interviste da poter ascoltare


https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1240-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-prima.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.html

https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4916-alibi-sessuali-i-nemici-del-desiderio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6137-che-fine-ha-fatto-il-desiderio-sessuale-desiderare-il-desiderio.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#7]
dopo
Attivo dal 2011 al 2024
Ex utente
Buongiorno dottoressa, grazie per la sua gentile risposta.
Ho fatto una visita ginecologica qualche mese fa, poiché nell'ultimo cesareo mi hanno tolto anche due fibromi; da allora ho mestruazioni molto dolorose e rapporti (quelli rarissimi) accompagnati da dolore iniziale per penetrazione.
Non ho parlato con il ginecologo circa questo azzeramento del desiderio, non ho mai pensato potesse trattarsi di un problema fisico.
Ovviamente poi non ho effettuato alcuna indagine, poiché lo ritenevo un problema psicologico
Io soffro di alopecia areata dall'età di 14 anni, i capelli cadevano ma ricrescevano sempre.
Lo scorso anno, in piena crisi matrimoniale, psicologica mia, mi sono caduti quasi tutti i capelli. Questa volta però non sono ricresciuti tutti, lasciando enormi buchi... tanto che devo girare con la testa coperta.
Indubbiamente il mio aspetto estetico, sono fortemente in sovrappeso, non mi fa sentire di certo attraente.
Ma io ho riscontrato una mancanza del desiderio in generale, anche un leggero fastidio al pensiero di fare l'amore.
Ciò non toglie che, nei rari rapporti, io non provi piacere e non raggiunga l'orgasmo.
Mi consiglia dunque di effettuare indagini mediche? E si che tipo?
Un percorso personale psicologico lo avevo preso in considerazione , purtroppo manca il tempo e la possibilità economica.
Rispondendo ad un'altra sua domanda: no, non faccio nulla per me. Non ho amici, faccio solo la mamma e la moglie, uscendo per i bambini o per fare la spesa. Raramente i nonni fanno da baby sitter, così che io e mio marito possiamo uscire per un'oretta.
Purtroppo non abbiamo una buona situazione economica ed io non mi fido a lasciare i miei bimbi soli con un estraneo, tanto più che loro non parlano.

Quindi... lei pensa possa essere un problema fisico? Che indagini posso fare?

Grazie mille
[#8]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Le suggerisco una valutazione ginecologica - saprà consigliarla il ginecologo - ed una psicologica, se preferisce con un collega perfezionato in sessuologia clinica.
[#9]
dopo
Attivo dal 2011 al 2024
Ex utente
Buongiorno dottoressa,
Mi scuso se non rispondo subito.
Per l'alopecia non uso alcun farmaco, lozione o crema. So che ogni rimedio lascia il tempo che trova, purtroppo.
Ho parlato anche con mio marito ed abbiamo deciso di parlarne col nostro medico curante che, spero, possa indirizzarci verso una struttura come il consultorio.
Mi è sembrato molto felice che io stia tentando di risolvere il problema... sia del desiderio ma anche la mia sfera psicologica.
Nel frattempo sto leggendo gli articoli proposti, sicura di poter trovare degli spunti interessanti.
Mi chiedevo solo... è utile la presenza di mio marito in un consulto psicologico? O meglio affrontare questo percorso da sola?
Rispondendo alla dottoressa Brunialti: i miei figli hanno 20 mesi di differenza. Il primo ha una storia molto dura: nato a 34 settimane con un peso di 1,400kg, 1 mese di terapia intensiva, fenestrazione di cisti aracnoidea, attualmente siamo in cura anche con chirurgo digestivo per problemi gastrointestinali.
Il secondo figlio, tranne la cisti, sta affrontando lo stesso percorso. Siamo in attesa di ricovero per elettroencefalogramma, test neurocognitivi e prelievi genetici.
La mia paura è che la causa dei loro problemi sia io... che io possa aver trasmesso un difetto genetico a loro due e sto malissimo a questo pensiero...
Già la mia preeclampsia nella prima gravidanza mi lascia un enorme senso di colpa
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

<<La mia paura è che la causa dei loro problemi sia io... che io possa aver trasmesso un difetto genetico a loro due e sto malissimo a questo pensiero...<<
Se Le è possibile, non coltivi questo dubbio dato che esso causa inutili sensi di colpa. Se si tratta di un problemattica genetica, gli approfondimenti lo diranno; e anche chi dei due è portatore. Ma in ogni caso questo vale per il futuro; per il passato, non ne eravate a conoscenza.


<<Ho parlato anche con mio marito ed abbiamo deciso di parlarne col nostro medico curante che, spero, possa indirizzarci verso una struttura come il consultorio.<<
La domanda che Lei ci pone riguarda la partecipazione di Suo marito alle sedute. Se Voi vi presentate in coppia, sarà poi il/la Collega del Consultorio a suggerirvi la strada più adatta a Voi: se di coppia o individuale.

Una piccola ma non inutile precisazione:
per accedere al Consultorio NON occorre passare attraverso il medico di base. Lo si può fare direttamente con una telefonata di richiesta di appuntamento.

Saluti cordiali.



[#11]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Sarebbe utile in prima battuta, una consulenza individuale, poi se si valuterà una terapia di coppia, verrà stabilito a posteriori.

C'è tanto materiale su cui poter lavorare.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Abbiamo fatto anche psicoterapia di coppia che ha prodotto ben pochi rusultati per me."

Gentile Utente,

leggendo l'intero consulto non ho potuto evitare di notare che c'è molta confusione e contraddizioni nel Suo racconto. Lei dice di avere molti dubbi, dopo un percorso di psicoterapia in cui avrebbe potuto chiedere tutto ciò che sta domandando qui. Posso chiedere come mai è stato interrotto?
Era stata una Sua idea, di Suo marito o di entrambi?
Che cosa era accaduto prima della seconda gravidanza e che ha portato Suo marito ad una relazione extraconiugale, se lo è chiesto? Quali spiegazioni le sono venute in mente?

Sento un po' di confusione nel leggere il Suo consulto, perché Lei sintetizza la problematica con non avere più la voglia di fare l'amore, ma mi pare che dopo quanto è accaduto tutto ciò potrebbe anche essere un indicatore importante per permetterle di fare il punto della situazione con Suo marito e ricostruire davvero, dopo aver capito che cosa succede tra voi due.

Inoltre, in accordo con le Colleghe, anche io penso che la crisi di coppia e l'accudire due bimbi con problematiche dev'essere senz'altro impegnativo e stressante e prendersi cura di se stessa e dei Suoi bisogni potrebbe essere in secondo piano.

Per questa ragione, oltre al fatto di riprendere una consulenza psicologica per capire come fare, un aiuto più concreto (es i nonni, se possono dare una mano più spesso) per permetterLe di occuparsi di se stessa sarebbe davvero importante.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#13]
dopo
Attivo dal 2011 al 2024
Ex utente
Buongiorno,
Scusatemi dottori se rispondo con così tanto ritardo ma il tempo a mia disposizione è sempre pochissimo.
L'idea della terapia di coppia inizialmente è stata mia, mio marito ha subito rifiutato.
Abbiamo continuato a vivere la nostra crisi, cercando di recuperare il rapporto da soli, fino a quando io ho deciso di chiudere; allora mio marito ha proposto la terapia ed abbiamo iniziato.
Dico che ha prodotto ben pochi risultati poiché se uno non ha intenzione di parlare è inutile proseguire.
Ad ogni seduta lui rispondeva con una serie di non lo so e per il resto era il marito perfetto. Diceva di capire, di voler fare meglio ma una volta usciti dallo studio tutto era sempre uguale.
Quando sono rimasta incinta la seconda volta, abbiamo dovuto lasciare la nostra casa in affitto perché non potevamo sostenere la spesa. I miei genitori ci hanno ospitati.
Mi rendo perfettamente conto del disagio che ha vissuto mio marito nella convivenza con i suoceri
Io ero molto presa dal primo bambino e da questa gravidanza, ero terrorizzata all'idea di avere un altro parto prematuro e vivere di nuovo la terapia intensiva.
Ho fatto del mio meglio per non trascurare mio marito, ovvio che non è bastato.
Sono fermamente convinta che in una crisi matrimoniale la colpa sia a metà tra i coniugi, ma questo non giustifica il tradimento. Avremmo potuto parlare, affrontare insieme... spronato mio marito, lo vedevo distante da me, vedevo il suo disagio a stare a casa dei miei genitori.
Cercavo di fare economia, mettere più soldi possibili da parte per poter avere di nuovo una casa nostra.
Mio marito è sempre stato poco collaborativo, silenzioso, usciva appena poteva. Ho iniziato a sospettare ci fosse un'altra donna e glielo chiesi. Lui mi guardava negli occhi e girava di no, che non avrebbe mai potuto farmi una cosa del genere! Ed invece...
Il giorno dopo la nascita di nostro figlio, mi ha mandato il messaggio indirizzato all'altra... un messaggio molto intimo, io ero in ospedale con NOSTRO figlio e lui si metteva d'accordo con lei per andare a casa sua. Per mesi sono stata male... ho vissuto un dolore simile al lutto.
A volte credo che la nostra storia sia finita, non riesco a capire se lo amo davvero o è solo paura di crescere due figli da sola, affrontare il fallimento di un matrimonio è difficile
A volte vorrei che qualcuno gli parlasse, lo aiutasse ad accendere quella maledetta lampadina e capisse. Non riesco ad immaginare una vita senza di lui.
Ma non posso pensare che la mia vita sarà sempre così infelice, viviamo in prigione ora.
Adesso il mio secondo figlio sta iniziando il suo percorso neuropsichiatrico, ho poco tempo ma la mia intenzione è chiedere aiuto... mi sento infelice, so che sto contribuendo a rovinare questo matrimonio
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"Abbiamo continuato a vivere la nostra crisi, cercando di recuperare il rapporto da soli, fino a quando io ho deciso di chiudere; allora mio marito ha proposto la terapia ed abbiamo iniziato."

Si riferisce al passato?
Ad adesso?
È in itinere?

Le terapie affinché abbiano effetto - a prescindere da chi parla, da chi tace, da chi comunica con il non verbale, da chi parla e non dice...ecc...- ci vuole tempo e pazienza.

Vivere nell'infelicità non è una soluzione attuabile, valuti di riprendere o di continuare il percorso intrapreso, a volte - paradossalmente - il successo di una terapia è anche una sana separazione, ma ci auguriamo che tra di voi porti alla reale e profonda ricongiunzione

Spesso ci sono coppie che non sono né felici, né tristi e non hanno il coraggio di cambiare o di separarsi, lavorare sulla coppia equivale a fornire loro gli strumenti per leggersi dentro ed "oltre" i silenzi protratti.

La sessualità è sempre la prima che ne risente, nel bene e nel male, ovviamente.
[#15]
dopo
Attivo dal 2011 al 2024
Ex utente
Grazie dottoressa per la risposta.
Mi riferisco al passato, l'ultima seduta di terapia l'abbiamo fatta lo scorso anno a settembre. Purtroppo mio marito ora non ne vuole più sapere, dice che dovrei rilassarmi ed essere felice. Sottovaluta questo malessere, per lui va bene continuare a vivere in questa condizione e sinceramente non so come fa! Come fa ad essere così apatico? A volte credo che abbia un'altra...
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Questo non sposiamo saperlo, vada lei in consultazione, "rilassarsi" mi sembra riduttivo , oltre che non attuabile, quando c'è così tanto dolore
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,
comprendo bene che Lei è molto dibattuta sul cosa fare di questa relazione matrimoniale:
<<Non riesco ad immaginare una vita senza di lui.<<
<<Ma non posso pensare che la mia vita sarà sempre così infelice, viviamo in prigione ora.<<

Appoggio invito a farsi aiutare individualmente:
<<ho poco tempo ma la mia intenzione è chiedere aiuto...<<
per accedere al Consultorio NON occorre passare attraverso il medico di base. Lo si può fare direttamente con una telefonata di richiesta di appuntamento.

Saluti cordiali.

[#18]
dopo
Attivo dal 2011 al 2024
Ex utente
Buongiorno dottoresse,
Volevo ringraziarvi per il sostegno ed il tempo dedicatomi. Ieri ho iniziato il mio percorso psicologico con una bravissima specialista. Spero di poter ritrovare la mia serenità, indipendentemente da cosa accadrà.

Cordiali saluti
[#19]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Un buon percorso!