Calcolo non espulso

Buongiorno, lo scorso 10 febbraio ho avuto una colica renale.
Sono stato trattato presso il pronto soccorso e, tramite ecografia, è risultato un calcolo di 6 mm a due cm dall'uscita del rene destro.
Mi è stata prescritta la seguente terapia:
Omnic, una compressa al giorno per 15 gg
Rilaten, due compresse al giorno per 5 gg
Orudis, una compressa al giorno per 5 gg
Idratazione (almeno 2,5 litri al giorno)
A distanza di dieci giorni senza alcun fastidio ho ripreso l'attività fisica ma, dopo circa 30 minuti di esercizi ginnici, ho avuto dolore al basso ventre ed uno stimolo irrefrenabile di urinare. Ho urinato sangue e, pertanto, ho sospeso l'allenamento e sono tornato a casa.
Quello è stato l'unico episodio di ematuria.
Sono andato dal mio medico di base che mi ha prescritto un'ecografia a reni e vescica.
L'ecografia ce l'ho prenotata per il prossimo 26 marzo e, a distanza di qualche giorno, avrò una visita urologica.
Nel frattempo, tenuto conto che non ho alcun tipo di sintomo evidente, devo osservare degli accorgimenti tenuto conto che il calcolo potrebbe essere nell'uretere e non riesce ad uscire? Ho sentito che se si forma un "tappo" ciò potrebbe dare problemi al rene, ma in questo caso non dovrei avere dei sintomi?
Secondo voi dovrei ridurre l'idratazione (nell'ultimo periodo l'ho ridotta a circa un litro e mezzo al giorno)?
Grazie in anticipo per le risposte.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Tutto sommato, è abbastanza probabile che il calcolo sia ancora nell'ultimo tratto dell'uretere, senza causare ostruzione acuta e quindi dolore. La cosa più saggia sarebbe quella di eseguire l'ecografia di controllo appena possibile, in effetti il 26 marzo pare un po' lontano. Nel frattempo, sarebbe altrettanto saggio, per risparmiare tempo, preparare almeno il terreno per un eventuale intervento endoscopico (ad esempio inserirsi in una lista d'attesa se presso una struttutra pubblica) perché se l'ecografia confermasse la presenza del calcolo le indicazioni alla sua rimozione diventerebbero inequivocabili. Per quanto riguarda l'acqua diremmo bene così, non di più.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie, ma in che senso il 26 marzo è lontano?
Ritiene che l'ecografia sia urgente da non consentire nemmeno due settimane e mezzo di attesa?
Grazie ancora.

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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Vede, sarebbe il caso di sapere al più presto cosa sta succedendo:
- il calcolo può essere stato espulsso inavvertitamente durante l'ultima fase dolorosa, cosa possibilissima;
- il calcolo è ancora lì, ma basterebbe un suo piccolo movimento per scatenare di nuovo colica o comunque fastidi;
- questo può accadere tra 2 ore, 2 giorni, 2 settimane, mai, questo noi non lo possiamo sapere;
- se il calcolo è ancora presente dopo il tentativo corretto di terapia espulsva, le indicazioni alla sua rimozione endoscopica diventano quasi imperative;
- inquesto caso, visti i comuni tempi d'attesa, anche una ventina di giorni in meno possono diventare preziosi.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per l'esauriente risposta.