Alterazioni sensibilità pene ed ernia

Buongiorno, vi parlo del mio problema in questa categoria anche se credo essere molto trasversale. Due mesi fa ho avuto blocco lombare con ernia espulsa l5-s1 che ha impattato sulla radice s1 provocandomi insensibilitá a parte del piede. Lentamente ho recuperato sensibilità totalmente ma nel mentre sono iniziate da 15 girni forti alterazioni nella zona del pube, ano e perineo. Dapprima brividi e scosse al perineo poi sanzazioni di bruciore freddo ai genitali e dintorni. Poi dolori come punture di spillo al glande, bruciori eccetera. Tutto ciò accompagnato da una forte riduzione del piacere al tatto durante la masturbazione. Nonostante mantenga delle sensazioni tattili invariate se mi pizzico tutto ciò che è la gamma delle sensazioni sessuali è estremamente ridotta, quasi assente. Ho senza problemi erezioni e riesco a raggiungere orgasmo sebbene lo avverta come attenuato rispetto a prima. Ovviamente in questo quadroentra in gioco la mia ansia e forte preocipazione. Ho fatto nuova rnm e ho consultato due nneurochirurghi. Uno sostiene che questi sintomi non possono dipendere dall'ernia in quanto non interessa il pudendo ma solo la radice s1 mentre l'altro dice che anche nella radice s1 vi possono essereinnervazioni o riflessi sulla zona genitale. Loro dicono di attendere in quanto ci sono buone possibilità che il sintomo regredisca da solo con il disidratarsi dell'ernia. Io però sono molto preocupato c che possa avere danni permanenti o un processo degenerativo. Che ne pensate? Corro questo pericolo? Ho fatto esami del sangue ed ho escluso prostatite ed infezione alle vie urinarie. Grazie mille e biona giornata.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

non ci butti su discussioni neurologiche che difficilmente da urologi possiamo dirimere; se dubbi sulle diagnosi ricevute bene sentire una terza campana.

Detto questo poi le ricordo che, in questi casi, da questa postazione e senza una valutazione clinica precisa e diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la vera causa del suo problema e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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