Midriasi dopo intervento di cataratta

Gent.mo dottore,
Le scrivo per conto di mia moglie
Ha 46 anni. Nel 2015 è stata operata di cataratta a luglio in occhio sinistro ed in settembre in occhio destro (IOL occhio destro modello MX60 + 32.0 D e IOL e occhio sinistro Modello MX60 + 31.0 D). A luglio dopo pochi giorni dal primo intervento ha iniziato dopo un breve periodo ad avere i seguenti episodi:
aveva la sensazione che l’occhio andasse avanti e indietro dalla sua sede naturale e visione di una parte scura sul lato sinistro;
Per i disturbi sopra indicati si è recata in pronto soccorso ricevendo le seguenti spiegazioni:
Difficoltà nella messa a fuoco perché un occhio operato e l’altro no;
Sfilacciamento iride causa intervento.
Dopo circa 10 giorni gonfiore palpebra quindi rivista dal medico riferiva che poteva essere:
PTOSI oppure BLEFARITE;
ma poi alla fine diagnosticato CALAZIO.
Per i disturbo del CALAZIO è stata curata con TOBRADEX.
Effettuato intervento occhio destro il 24 settembre ad oggi non avverte disturbi.
Successivamente da settembre ad oggi si sono verificati i seguenti disturbi sempre nell’occhio sinistro:
Gonfiore della palpebra;
Gonfiore del bulbo oculare;
Rossore;
Episodi di anisocoria;
Appannamento della vista verso il crepuscolo;
Sensazione di corpo estraneo;
Dolore e fitte;
Percezione che l’occhio esca dalla sede verso l’esterno;
Percezione di allungamento delle scritte di colore bianco su fondo nero;
Visione di raggi uscenti da sorgenti luminose (es. fuoco, lampioni, led).
Per i disturbi sopra indicati si è sempre recata in pronto soccorso oppure da oculisti ricevendo le seguenti spiegazioni:
Dalle visite effettuate hanno sempre riscontrato che il bulbo era in quiete e non vi erano cause dirette visibili dovuti all’intervento fatto. Per quanto riguarda la visione di lettere allungate mi riferivano astigmatismo.
Per escludere problemi di natura neurologica di ptosi eseguiti i seguenti esami:
ECODOPLER TSA esito negativo;
Esame TIROIDE (negativo);
RM con contrasto in encefalo + regione orbitaria esito negativo;
ACETILCOLINA esito negativo;
ESAME PROVE RIPETUTE esito negativo;
ESAME PEV esito negativo.
Ad oggi questi episodi si sono diradati quasi scomparsi ma quello che le crea più problemi è la pupilla sinistra che diventa più grande in condizioni di scarsa illuminazione rispetto a quella destra provocando aberrazioni su punti luce artificiali “raggi uscenti da luce artificiale” e secchezza oculare.
Rappresento che dalla visita finale effettuata dal neurologo lo stesso riferisce che non essendoci problemi di natura neurologica probabilmente potrebbe essere accaduto che durante l’intervento all’occhio sinistro il chirurgo può aver sfiorato le fibrille che causerebbero un funzionamento anomalo del muscolo ciliare provocando la midriasi della pupilla sinistra in condizione scarsa illuminazione evidenziando altresì che non si tratta di una lesione permanente in quanto la pupilla risulta reagente ma di un momentaneo. In attesa di un suo parere cordiali saluti
[#1]
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
caro amico
lei si e’ operato perche’ probabilmente oltre ad una cataratta
aveva una elevata ipermetropia quindi camera anteriore bassa ed intervento complicato...


le altre sue domande necessitano di una valutazione CLINICA


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