Condilomatosi piana vulvare

Gentili esperti di MEDICITALIA,

Tempo fa vi inviai un consulto relativo al fatto che provavo dei fastidi durante il rapporto. Non fidandomi del responso datomi dalla ginecologa del consultorio che mi aveva detto di non avere nulla, mi sono recata da un privato il quale mi ha diagnosticato una condilomatosi piana vulvare.

Da quel che leggo su internet riguardo questa infezioni, sono molto preoccupata. E' vero che nonostante le cure potrei non guarire del tutto? E se il virus permane in stato latente, significa che potrei comunque contagiare il mio partner?
Poniamo in caso che sia stato il mio attuale ragazzo ad avermi trasmesso l'infezione in quanto portatore sano, questo significa che lui potrà sempre infettarmi nonostante io mi sia curata? E' possibile non essere più portatori sani?
In fine vorrei sapere se dal momento che ho contratto la condilomatosi, anche se guarissi, sarà sempre rischioso per me e il mio partner avere rapporti non protetti? Il preservativo è veramente utile per evitare il contagio?

Vi ringrazio in anticipo per la vostra attenzione ed eventuali risposte, e vi chiedo scusa se le mie domande posso essere sciocche e dettate da un'inutile ansia ma è la prima volta che mi imbatto in un problema del genere, e ho tanto timore che questo possa compromettere la relazione attuale o quelle future.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.3k 1.4k 190
E' importante non fare confusione tra condilomatosi vulvare (a carico dei genitali esterni ) e infezione cervico-vaginale da HPV che interessa il collo uterino per la prevenzione del carcinoma del collo uterino, quest'ultima protetta dall'uso del preservativo.
1. la grande maggioranza delle infezioni da HPV scompare spontaneamente , circa il 50 % nel corso di un anno e circa l' 80% in due anni.
2. i virus HPV dei condilomi non provocano il tumore del collo uterino e per questo sono chiamati virus a basso rischio.
3. il fatto di avere una infezione da HPV non deve portare a un cambiamento delle abitudini sessuali. L'infezione è infatti molto comune , la trasmissione al proprio compagno o compagna può sfuggire a qualsiasi misura che potremmo mettere in atto e , infine , non provoca alcuna conseguenza nella maggioranza dei casi.
SALUTI
Nicola Blasi

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

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dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio dottor.Blasi per le vostre risposte esaustive. La ginecologa mi ha prescritto il medicinale zelitrex da assumere per circa 20 giorni, e gli ovuli virustop. Mi ha detto che anche il mio ragazzo dovr prendere il farmaco zelitrex.
Un'altra domanda ma se il mio partner non è portatore sano dell'infezione, come è possibile che lui non abbia alcun sintomo?
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.3k 1.4k 190
Lo zelitrex va bene soltanto per l 'HSV (herpex simplex virus) non per l' HPV (human papilloma virus).
Terapia costosa e inutile
Nicola Blasi
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dopo
Utente
Utente
A questo punto non so cosa pensare... perché avrebbe dovuto darmi un medicinale che non è specifico per la condilomatosi? Non posso certo andare dalla dottoressa con la presunzione di saperne più di lei, posso solo chiederle maggiori informazioni sul perché mi ha prescritto questa cura.
Secondo lei dottore cosa dovrei fare? Quali cure sono veramente utili per la condilomatosi? Che differenza c'è tra la condilomatosi e l'herpes genitale, a parte essere provocate da due virus diversi?
Sinceramente continuo ad essere preoccupata... voglio solo guarire ma neanche posso fidarmi della dottoressa e delle sue cure....
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.3k 1.4k 190
Le indicazioni sono riportate sul "bugiardino " può tranquillamente leggere le indicazioni e porre il quesito.
L'HERPES ha come tropismo le terminazioni nervose e tra le complicanze più temibili dell'infezione erpetica sono quelle neurologiche (meningite asettica, radiculopatie sacrali, meningite Senza alcuna degenerazione neoplastica.
Mentre l' HPV (human papilloma virus ) nei suoi genotipi ad alto rischio (HPV 16 e HPV 18 ) è importante nella genesi del carcinoma del collo uterino
SALUTI
Nicola Blasi
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