Il mio desiderio

Gent.le Staff Mediciitalia,

Sono una donna di 39 anni, da 4 anni convivo e ho una relazione stabile con un uomo di 45 anni.
La nostra vita sessuale si riduce ad uno o due rapporti al mese e sono sempre io a prendere l'iniziativa. Ora che vorremmo mettere in cantiere un figlio i rapporti sono aumentati a 5! :)

I primi 3 anni ho attribuito il fatto allo stress vissuto da lui in famiglia (ora risolto), poi a qualche suo problema finanziario (ora risolto), poi ancora il suo nuovo lavoro....
Ora pero' sto cominciato a preoccuparmi.
La cosa che non riesco a spiegare e' che lui non soffre affatto di disfunzione erettile. Anzi ha erezioni quasi tutte le mattine, spesso quando mi abbraccia e a comando quando prendo l'iniziativa (con molta insistenza).
Non prende mai l'iniziativa. Non ricordo che mi abbia chiesto una volta di fare l' amore. Forse solo la prima volta.

Credo di poter escludere il fatto che abbia relazioni extraconiugali (ma chi puo' essere mai certo) . Conoscendolo e parlando con lui apertamente, questi sono i dati che credo di aver individuato:

1. Madre autoritaria (probabile disturbo narcisistico della personalita')
2. Incapacita' di rilassarsi (iperattivita'?), sempre in azione e in movimento ma senza portare a termine azioni, mancanza di concentrazione in una singola operazione
3. divorzio alle spalle (anche la prima moglie si lamentava del suo basso desiderio sessuale)
4. Assenza di fantasie sessuali e inaccettazione mie (anche abbastanza innocenti)
5. Senso di colpa per non rendermi felice sessualmente, ma se voglio stare con lui devo accettare la cosa (e' lui a dirlo)

Da dove cominciare per aiutare la nostra relazione? Da parte mia, tanto amore e tanta comprensione, pero' sto incominciando ad essere sensibile al corteggiamento di altri uomini
Mi dispiacerebbe tradirlo. Vorrei davvero salvare questa relazione. Dover insistere ogni volta per avere quello che dovrebbe essere piacevole uccide anche il mio desiderio.

Grazie per la vostra cortese risposta.


Utente 86285
[#1]
Dr.ssa Bianca Pescatori Psicologo, Psicoterapeuta 47
Gentile utente,
non mi addentro sulle possibili correlazioni tra la vita passata di suo marito e la sua mancanza di desiderio sessuale (riguardano persona diversa da lei che ci ha chiesto un consiglio).

Mi soffermo invece sulla sua ultima domanda "da dove cominciare per aiutare la nostra relazione?".
Forse proprio comiciando a considerare il problema non un problema di suo marito, ma un problema della reazione.

In una relazione di coppia avere la possibilità di vivere una vita sessuale adeguata ai bisogni di entrambi
è punto centrale, e non solo ai fini della procreazione, ma per realizzare quella intimità e armonia fonte di serenità per entrambi.

Non ci dice come ha parlato con suo marito, lo ha fatto a cuore aperto?

Amore e comprensione sono necessari, ma da soli rischiano di trasformarsi in passività che genera frustrazione e distacco (desiderio per possibili altre relazioni più soddisfacenti e perdita di slancio erotico per suo marito).

E'evidente che lei non può accontentarsi della risposta di suo marito "mi sento in colpa, ma mi devi prendermi come sono", se non a rischio del suo benessere psicofisico. E' il continuo confronto e aggiustamento tra i bisogni dell'uno e dell'altro che fanno crescere la relazioni e costruiscono quel contesto di appartenenza, quel "rifugio" affettivo di cui la famiglia si fa garante.

Sono necessarie parole affettuose e comprensive,sì, ma anche ferme e determinate in funzione della relazione.

Forse spostando il problema da suo marito alla relazione sarà più facile per lui liberarsi dai sensi di colpa inutili e accettare un aiuto esterno, equidistante da entrambi e neutrale, che vi aiuti a uscire da questo blocco nel quale oggi vi trovate.

Sicuramente a Milano c'è un bravo psicoterapeuta di coppia a cui potrete rivolgervi con fiducia per farvi aiutare in questo momento difficile.

Mi faccia sapere
un caro saluto

Dr.ssa Bianca Pescatori
psicoterapeuta ad orientamento psicodinamico e cognitivista
www.omeoroma.it

[#2]
Dr. Giuseppe Castro Psicologo 6
Gentile signora,

visto che la mancanza di disiderio era anche rivolta alla compagna precedente, questo dato non dovrebbe essere misconosciuto.
Visto che, a quanto ho capito, i rapporti sono stati sempre pochi anche all'inizio della vostra relazione, è difficile attribuire la causa ad un calo della libido in una coppia stanca e quindi non è necessario ravvivare la coppia o cos'altro.

Io le consiglierei 3 cose:

1) Parlarne con suo marito e vedere se, a livello conscio, sa o potrebbe spiegarsi il perchè di questa situazione

2) Se so marito ritiene di avere bassi livelli di libido, allora sarebbe il caso consultare un andrologo

3)Se i primi due consigli non daranno risultati soddisfacenti, valutare la possibilità di una "chiaccherata" con uno psicoterapeuta per valutare quali possono essere le ragioni.
Cordialità

Dr. Giuseppe Castro
Psicologo e Neuropsicologo
g.castro@medicitalia.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Innanzi tutto vorrei ringraziarvi entrambi per la cortese risposta.

Vorrei poi chiarire alcuni punti cercando di non approfittare troppo del vostro prezioso tempo.

La Dott.ssa Pescatori chiede: "Non ci dice come ha parlato con suo marito, lo ha fatto a cuore aperto?"

In tanti modi nel corso degli anni: Seduzione, complimenti per le sue performance, richiesta di suggerimenti per ' affinare l' arte'.
Ho sempre cercato di non farlo sentire 'incapace' anche perche' non lo e', sottolinenado piu' la carenza in termini quantitativi che qualitativi.
Gli ho parlato dei benefici sul benessere psicofisico che derivano dall' attivita' sessuale.

Dr. Castro, il mio compagno e' perfettamente conscio di avere bassi livelli di libidine.
Dice di essere stato sempre cosi' da quando aveva 18 anni e che e' genetico.

Poi giustifica tutto dicendo che conosce tante persone che sono come lui e che in questa vita e' normale dato che ci sono tanti pensieri (lavoro, e stress quotidiani, tante cose da fare da organizzare).

Altre volte, quando un punto interrogativo traspare dai miei occhi mi dice di essere pronto per un consulto medico.

A questo punto la domanda e' questa:

Andrologo o psicoterapia?

Ripeto il mio compagno non soffre di impotenza, di eiaculazione precoce ecc. ecc. Le poche volte che lo facciamo, il piacere non manca, anzi...e' questa l' assurdita'. Pero' puo' anche capitare che si addormenti con un' erezione o che la ignori e si metta a fare altro.

Si puo' essere perfettamente 'funzionali' ed avere al contempo carenze ormonali (testosterone basso ecc ecc.).

Voglio dire i bassi livelli di libido dipendono piu' da fattori organici o da fattori psichici?

E ancora: puo' l' iperattivita' , il deficit di attenzione, colpire anche gli adulti e condizionare negativamente la vita sessuale?

Grazie ancora per la vostra preziosa risposta.









[#4]
Dr.ssa Bianca Pescatori Psicologo, Psicoterapeuta 47
Gentile utente,

è possibile distinguere l'eccitazione sessuale che non sembra compromessa nel suo compagno dal desiderio erotico e ancora quest'ultimo dall'amore sessuale maturo.

Per alcuni meccanismi psicologici l'eccitazione non messa in relazione con l'atto sessuale nel corso dello sviluppo psicosessuale può rimanere privo per così dire di interesse. Insomma meno viene rinforzata da esperienze finalizzate meno diventa associato alla possibilità di essere associata ad una esperienza erotica. L'amore sessuale maturo è quello per cui si elegge a depositario dell'eccitazione e del desiderio erotico la persona amata.

Lo sviluppo sessuale ha una fortissima componente psicologica e trova le sue radici nelle prime relazioni infantili, percorre le tappe della prepubertà, dell'adolescenza, età nella quale prende la sua connotazione più definita fino al raggiungimento della piena maturità, l'amore sessuale maturo appunto.

Componente biologica ormonale e componente cognitiva, affettiva e relazionale sono strettamente intrecciate.

Quando le chiedevo se avesse parlato con suo marito a cuore aperto intendevo chiederle se, oltre a rassicurarlo o valorizzarlo per quanto riguarda le sue prestazioni sessuali o sedurlo per aumentarne il desiderio lei gli avesse anche detto chiaramente quanto questo stato di cose rischiava di disamorarla. Avesse cioè parlato del "vostro" problema di coppia e non solo del "suo" problema di mancanza di desiderio.

Credo che un medico sessuologo clinico specializzato in psicoterapia, esperto sia dal punto di vista ormonale che psicologico, sia la figura professionale più adatta ad affrontare il vostro problema.

A Milano ne troverà di ottimi.

un caro saluto
[#5]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
La sua risposta mi ha fatto riflettere molto.

Grazie e cordiali saluti

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