Il medico che mi ha visitato mi ha inspirato fiducia

Buongiorno,
devo effettuare un intervento chirurgico, per l'esattezza devo asportare un sospetto meningioma intradiploico, posto nella zona parietale sinistra, il quale presenta uno sviluppo extracranico. All'interno presenta invece un minimo bulging.
Fino adesso, non ho mai avuto alcun sintomo. I miei controlli sono nati, infatti, dalla presenza di questo piccolo "bernoccolo" che ho sin da quando ero bambino e che negli ultimi 2 anni, circa, è aumentato.
Tutti i neurochirurghi mi hanno detto che devo toglierlo e lo farò.
Mi hanno detto che il cervello non si tocca, in quanto è posto nella Diploe cranica.
Pensate che sia un intervento "banale" (penso al fatto che un neurochirurgo opera dentro il cervello, quindi operare fuori sia meno rischioso e più facile) ?
Prossimamente vi riporterò il referto della TC e della Risonanza Magnetica
Sapreste consigliarmi un buon centro?
Fin'ora sono stato visitato presso il reparto di neurochirurgia del Policlinico di Catania, dell'ospedale "San Raaffaele" di Milano e presso l'istituto neurologico "Besta" di Milano.
Vorrei effettuare l'operazione a Catania: il medico che mi ha visitato mi ha inspirato fiducia.
Sapreste consigliarmi dove fare tale operazione?
Il mio dubbio è, infatti, quello di scegliere il posto dell'intervento: il migliore o comunque sufficientemente preparato per l'intervento.
Grazie per il vostro consulto.
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Gentile utente,

il suo problema è trattabile presso ogni centro neurochirurgico. Il mio consiglio è quindi di farsi operare dal medico che maggiormente le ispira fiducia.
Cordiali saluti,

Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Gentilissimo dr. Perrini,
la ringrazio per il suo consiglio.
Come anticipato riporto di seguito il contenuto della risonanza magnetica relativamente alla lesione in oggetto:

" E' riconoscibile, in corrispondenza della porzione posteriore dell'osso parietale sin al vertice la lesione già descritta al precedente studio TC eseguito presso altra sede in data 4.06.2008.
L'alterazione osteostrutturale litica interessa al diploe con interruzione del tavolato esterno e sviluppo in corrispondenza dei tessuti molli subgaleali. Non riconoscibile con certezza, nei limiti della diagnostica, il tavolato parietale interno, che tuttavia appariva conservato dal precedente studio TC; si documenta minimo buging del margine inferiore lesionale verso il versante endocarnico, in assenza di impronte sul disegno mantellare corticale le cui caratteristiche di segnale appaiono fisiologicamente conservate. La lesione mostra morfologia grossolanamente ovalare, con margini netti, diametro antero-posteriore di 3.3 cm, asse cranio-caudale di 3.3 cm e diametro latero laterale di 1,6 cm circa, con caratteristiche di ipointense rispetto al parenchima cerebrale nelle immagini T2-pesate e FLAIR, con corrispettivo iso-ipointenso nelle immagini T1-pesate condotte in condizioni di base.
Dopo somministrazione ev di mdc paramagnetico si documenta intensa ed omogenea impregnazione contrastografica a carico della lesione descritta, che è compatibile in prima ipotesi con meningioma intra-diploico con sviluppo extracranico in corrispondenza dei tessuti molli sottocutanei parietali.

Conclusioni: in relazione alla richiesta clinica di invio, la lesione litica descritta a carico dell'osso parietale sin al vertice, è compatibile in prima ipotesi con meningioma intra-diploico con sviluppo extracranico subgaleale, in assenza di evidente estensione endocranica " .

Nel giugno del 2007 ho fatto la prima TC; confrontando quest'ultima con quella fatta, esattamente, un anno dopo la lesione appare immodificata.

L'intervento che mi hanno descritto consiste nel tagliare dell'osso 1 cm più distante dal margine della lesione, l'asportare quest'ultima ed effettuare una cranioplastica.
Sono preoccupato dal fatto che nel momento in cui si incide sull'osso e si asporta quest'ultimo si possa lacerate qualche tessuto sottostante, creando così dei danni.
Al "Besta" mi hanno detto che tale lesione poggià, già, sulla dura madre. E' possibile che durante l'incisione, tale membrana venga lacerata? Suppongo che quando si opera dentro il cervello quest'ultima come il cranio venga tagliata per poter entrare nella zona dove operare, e che quindi un'eventuale lacerazione non sia una un problema
Vi è il rischio che sempre nell'atto della incisione si possa lacerare qualche altro tessuto più interno come le altre membrane delle meningi?
Sono preoccupato, inoltre, perchè la zona dove si opera è posta sopra la porzione del cervello che comanda le funzioni motorie. Potrebbero esserci dei rischi riguardanti le funzioni motorie?
Sono una persona emotiva, e prima di sottopormi all'intervento vorrei ben capire.
Grazie per la risposta.

[#3]
Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Gentile Utente,
capisco la sua apprensione ed il rischio della lacerazione durale é effettivamente presente ma é tuttavia una evenienza che puó essere agevolmente gestita.
Credo comunque che visto l'esito della RMN, la sua etá e le dimensione della lesione l'indicazione sia strettamente chirurgica.
Non credo dovrebbero esserci particolari rischi per le funzioni motorie o di danno al parenchima cerebrale.
Cordiali saluti,
[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Se non facessi l'intervento, a quali rischi potrei andare in contro?
Qual'è il miglior centro in Italia per effettuare interventi del genere?
Grazie.
[#5]
Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Se non si opera probabilmente la lesione andrá incontro ad una crescita nel corso degli anni. Presso tutti i centri riceverá un trattamento adeguato.
Cordiali saluti,
[#6]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Se non fosse un meningioma, ad esempio un angioma della teca cranica, andrebbe sempre tolta?
Grazie
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Sicuramente la lesione rilevata agli esami neuroradiologici necessita di un esame istologico, per cui la rimozione della lesione permetta diagnosi e cura allo stesso tempo. Comunque anche l'angioma andrebbe tolto.
Cordiali saluti,
[#8]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Un trattamento del tipo Gamma Knife, potrebbe essere un alternativa all'intervento chirurgico?
Potrebbe indebolire la lesione, rimpicciolendola o, per lo meno, diminuendo la sporgenza verso il versante endocranico(cosa più importante) ?
Ho paura a fare l'intervento, ma se devo farlo....
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Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
La Gamma Knife non puó essere effettuata senza una diagnosi instologica e nel suo caso, vista la sede della lesione non avrebbe senso.
Cordiali saluti,
[#10]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
E' possibile che nel corso del tempo la lesione, invece di crescere, diminuisca?
Grazie.
[#11]
Prof. Paolo Perrini Neurochirurgo 817 37
Direi che non è verosimile; in caso di meningioma la lesione dovrebbe crescere nel tempo.
Saluti,