Sesso non più spontaneo come prima

Gentili signori medici ho 28 anni.

A seguito di un episodio banale durante un rapporto sessuale particolarmente intenso, mi colse la paura immotivata di essermi procurato un danno al pene, e le testimonianze che scioccamente iniziai a leggere in internet, non facevano che aggravare questa mia percezione.

Morale della favola, da una condizione di perfetto equilibrio sessuale, mi sono procurato un trauma - che ritenevo fisico, in realtá 100% emotivo, dal quale mi ripresi dopo un mesetto.

Ma non ero più lo stesso: prima mi bastava avvicinarmi o abbracciare una bella ragazza per iniziare ad avere una poderosa erezione, adesso ció non accadeva più.

Ero diventato.. ansioso, e dopo una serie di defaillance le cose peggiorarono.

Dopo alcuni mesi e l'inizio di una terapia psicologica breve, le cose sono molto migliorate, ho una vita sessuale completa e relativamente soddisfacente con la mia ragazza, che credo non sospetta nulla: ma non sono mai tranquillo e spensierato come vorrei.

Non vivo più il sesso come una volta, con quella spontaneitá e l eccitazione frenetica di un tempo, salvo rari momenti.

A causa di questa insicurezza indugio in una relazione affettiva che, sono sincero, non mi soddisfa del tutto, e rifiuto le proposte di viaggio o le uscite in discoteca con amici e colleghi, che non mi riconoscono più.

Il mio psicoterapeuta ha inquadrato il mio problema sessuale come il problema ossessivo di un perfezionista, prescrivendomi una serie di esercizi che tuttavia sono lontani dal darmi sollievo.
Sostiene inoltre che l unico modo è quello di espormi continuamente alle esperienze che temo: ma per motivi di lavoro e di studio non posso andare a ballare o a conoscere ragazze tutte le sere.

Addirittura noto che In periodi di totale impegno lavorativo o di stress, sono distratto e ci penso molto meno, e le cose paradossalmente vanno meglio.

Ma in vacanza, quando un ragazzo dovrebbe liberare i freni inibitori, il pensiero si concentra tutto lí, la fantasia gira ed i timori riprendono, e non mi vivo i momenti di approccio e seduzione come vorrei: un paradosso.

Da qualche tempo la forte insicurezza sta anche minando i miei rapporti sociali: tendo a isolarmi e nutro un certo nervosismo nel rapportarmi agli altri.

Esiste una terapia andrologica efficace, magari abbinabile alla psicoterapia che giá seguo?

Tempo fa effettuai una visita urologica di routine che non evidenzió alcun problema.. ma vuoi per la presenza di mio padre, non parlai di questa situazione.

Grazie in ogni caso per il contributo
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

certamente si può, dopo attenta valutazione clinica diretta, supportare andrologicamente una psicoterapia mirata; risenta ora il suo specialista di riferimento, possibilmente, se maggiorenne, a quattr'occhi, senza la presenza di terze persone.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
dopo
Attivo dal 2015 al 2018
Ex utente
Dr. Beretta la ringrazio per la risposta.

Una terapia andrologica puó utilizzare anche il supporto di vasodilatatori, magari con un dosaggio e una posologia adeguata alle mie particolari esigenze?

Tali terapie possono avere una buona efficacia?

Io ritengo che tutto sta nel vincere il blocco che mi porto appresso, dal momento che il sesso è per definizione qualcosa di spontaneo e piacevole, non certo un lavoro da portare a termine. A volte ho l impressione che basterebbe veramente poco per riacquistare la mia antica spontaneitá.

Grazie in ogni caso.
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Certo!

Bene comunque condividere queste "sue particolari esigenze" con un esperto andrologo.

Ancora un cordiale saluto.
[#4]
dopo
Attivo dal 2015 al 2018
Ex utente
Dr. Beretta mi scusi se riprendo questo consulto dopo una decina di giorni;

Avrei un quesito che forse sarebbe più da rivolgere ad uno psico-sessuologo.

Considerando che il mio, più che un deficit è una sorta di "timidezza", di blocco psicologico insorto nel tempo a seguito di un episodio futile, uno spavento infondato, e che tuttavia questa insicurezza ha anche fatto crollare la mia libido e il mio desiderio sessuale, mi chiedevo..

Può essere utile praticare la masturbazione un tot volte a settimana?

Da quando mi è capitata questa cosa, praticamente, la evito da mesi.. da un lato non ne avevo voglia, dall'altro temevo di farne un banco di prova.

Contemporaneamente la mia libido e la mia fantasia sono crollate.

Il mio psicologo mi consiglia di evitarla sempre dal momento che diventerebbe qualcosa di meccanico.. di cercare occasioni di sesso reale.. ma non è facile.

Io temo che "meno lo faccio funzionare", meno ne avrò desiderio.

Lei cosa ne pensa?
[#5]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Riconsulti il suo psicologo e con lui è opportuno studiare una strategia adeguata per uscire da questo tunnel.