Inibitori di Pompa Protonica e somministrazione a lungo termine

Carissimi dottori buonasera.
Avrei una domanda da porvi. Alcuni anni fà, più o meno nel 2007 (avevo 29 anni) a seguito di difficoltà digestive, rigurgiti e bruciori di stomaco mi sono sottoposto a visita dal gastroenterologo effettuando l'odiosa gastroscopia.
Al termine della visita fu chiaro un ernia iatale (5 cm) con reflusso gastroesofageo, tra l'altro i primi episodi di gastrite li avevo già avuti da bambino poi risolti dopo una curetta che al momento non posso ricordare ma ricordo i fortissimi bruciori di stomaco e l'età ... circa 10 anni.
Ritornando al 2007 mi furono prescritti inibitori di pompa lansoprazolo omeoprazolo ecc. che funzionavano discretamente anche se dopo un periodo (circa 2 anni) perdevano effetto o meglio diventavo refrattario. All'epoca si ipotizzava che per il mio disturbo avrei divuto assumere PPI per sempre anche perchè non erano ancora molti gli studi sugli effetti a lunga durata dei PPI ed erano in quel periodo la panacea per chi aveva problemi come i miei.
Nel 2011 sono diventato refrattario all'omeoprazolo ed il medico curante mi ha prescritto il Lucen 20Mg. Quest'ultimo è quello che per efficacia è durato di più ed è ancora oggi molto efficace, solo poche volte, infatti mi capita di avere bruciori di stomaco nonostante l'assunzione giornaliera.
Tuttavia l'anno scorso nel Novembre 2015 leggendo le ultime ricerche sugli effetti indesiderati a breve e lungo termine degli PPI anche per quanto riguarda possibili mutazioni a livello cellulare o qualcosa del genere oltre che portare dipendenza e dato che effettivamente se saltavo un solo giorno il farmaco a metà giornata già incominciavo ad avere bruciori di stomaco e anche stanco della schiavitù della pillola tutti i giorni ho cercato di staccarmene anche perchè rispetto a 10 anni fà oggi l'idea comune sembra (ma non so se vale per tutti i casi), quella di una cura che non deve superare i 2/3 mesi.
Da qusta decisione nasce il problema...ho iniziato ad assumere il lucen 20mg a giorni alterni per almeno 3 mesi per cercare di diminuire il più possibile l'effetto astinenza ed evitando l'interruzione secca ma nei giorni in cui l'assumevo comparivano subito i bruciori di stomaco.
Il tutto fino ad arrivare ad oggi prendo il lucen solo se proprio non ce la faccio più quindi all'occorrenza cercando di tamponare per il restante del tempo che non assumo il PPI con Gaviscon.
Purtroppo però praticamente ogni giorno soffro di bruciori di stomaco ... non eccessivi diciamo che variano durante la giornata e durante i giorni, alcuni giorni sono di entità trascurabile altri più forti (ma mai da pronto soccorso), altri giorni aumentano e diminuiscono continuamente durante il giorno passando da uno stato tollerabile ad uno stato fastidioso ovviamente suscettibile anche alla posizione (steso o all'inpiedi) allo stato digiiuno o no oppure semplicemente a quello che mangio. L'altra sera ad esempio mangiando un insalata di pomodori forse eccessivamente acidi ogni boccone erà un incendio ed in genere i pomodori che sono uno degli alimenti più importanti a quanto pare per proprietà, sono quelli che purtroppo dovrò rinunciare.
Dopo questo lungo prologo (e me ne scuso) la mia domanda è; per un caso come il mio gli inibitori di pompa devono comunque essere sospesi oppure devono essere assunti a tempo indeterminato ? Quali sono i rischi nell'assumerlo per tanti anni continuamente ?.
Apparentemente circa 10 anni di PPI anche se tipi diversi non mi hanno creato particolari o evidenti effetti collaterali, ma come mi devo comportare dato che se non li assumo ho continui e fastidiosi bruciori di stomaco tutti i giorni ?
Grazie 1000 e scusate la lunghezza del post.
Distinti saluti
[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
I PPI non vanno assunti "occasionalmente",
ma nei periodi di maggior recrudescenza del reflusso,
la durata va stabilita dallo specialista.

Naturalmente antiacidi e pieno rispetto delle norme,
"aiuta" ad aver meno bisogno di tali farmaci.

Se già non lo avesse letto eccole un articolo completo sul problema da lei citato.

https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1677-gli-inibitori-della-pompa-protonica-ppi-corretto-utilizzo-e-raccomandazioni.html

Dr. F. Quatraro - Acquaviva (BARI)
Gastroenterologo - Endoscopista Digestivo
www.enterologia.it
www.transnasale.it

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve dottore La ringrazio per la risposta e le dico che avevo già letto il suo interessantissimo articolo.
Sono pienamente cosciente che un PPI non va assunto occasionalmente ma come cura ma in realtà tale "strategia" è dettata dal fatto di non sapere cosa fare.
Mi consiglia quindi di provare prima degli anti acidi ? Quali e con che modalità ?
Nel caso non trovassi "pace" dovrò riprendere gli PPI senza limiti di tempo ? Ci sono conseguenze a questo ?
La ringrazio
[#3]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Come scritto:
antiacidi (al bisogno, dopo i pasti) e norme igienico-alimentari.

Come scritto:
l'assunzione dei PPI (le conseguenze sono esattamente quelle riportate nell'articolo) va gestita dal suo specialista.

Cordialità

Dr. F. Quatraro - Acquaviva (BARI)
Gastroenterologo - Endoscopista Digestivo
www.enterologia.it
www.transnasale.it

Reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

Leggi tutto