Prostatite che non passa

Gentili Dottori.
Mi rivolgo ancora una volta a voi, ho già ricevuto molti preziosi consigli a riguardo.
Uomo, 48 anni, 180cm, 72 kg, non fumatore, non bevitore, sport saltuariamente, viaggio tantissimo in auto per lavoro.
Mai avuto malattie in vita mia.
Ad ottobre 2015 mi è stata diagnosticata una prostatite, trattata con Ciproxin e deflan.
Nelle settimane immediatamente prima, avevo fatto lunghe passeggiate in mountain bike.
Nel giro di 10 gg, ogni sintomo scomparve.
Flussometria OK.
Visita di Controllo ok.
Non ho seguito la dieta indicata dal medico.
A fine novembre, ho avuto un nuovo episodio, molto acuto, trattato con rocefin e topster in prima battuta, poi con neo Furadantin.
I dolori furono così intensi da essere costretto ad utilizzare toradol e contramal.
Durante le visite di controllo, fatte a dicembre, gennaio e marzo, il mio urologo mi diceva che tutto procedeva bene.
Io, in realtà, non mi sentivo ancora bene, continuavo ad avere i classici fastidi da infiammazione prostatica, seppur in misura ridotta, ma li avevo messi in conto.
Terapia di mantenimento, serenoa e questa volta dieta ferrea.
Esami urine OK, spermiogramma negativo.
Dieta ferrea, non alcol, no caffè, no cioccolata, no pepe, no tutti i cibi che so di non poter mangiare.
Ora, da 10 giorni circa, nuovo episodio acuto, non con i dolori avuti a novembre, ma con fastidi di nuovo amplificati, dolore perineale, bruciore, stimolo ad urinare e, la cosa più fastidioso, perdita di qualche goccia di urina per i due minuti successivi aver urinato.
Bevo moltissimo ed in genere non riesco a trattenere la pipì, ne faccio tanta ogni volta dopo aver bevuto.
Il mio urologo, che mi ha visitato due giorni fa, mi ha detto che il tutto è molto strano, che sono giovane, in peso forma, non mangio male, seguo le sue indicazioni e che sarei già dovuto guarire da un pezzo.
Mi ha dato una nuova terapia, urotractin e topster.
Mi avrebbe chiesto di effettuare una nuova flussometria ed un esame urodinamico, ma sono perplesso a riguardo.
Io sono avvilito e molto demoralizzato.
Non ho mai fatto una eco transrettale e credo sia giunta l'ora di farla (perchè il mio medico non me la ha mai prescritta?).
Perchè questa prostatite stenta a guarire?
Perchè questi episodi acuti, sebbene sia assolutamente rigoroso nel seguire le indicazioni dei medici?
Grazie per i consigli che mi darete...
Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
G.le utente
Le indicazioni date dal suo urologo potrebbero essere giuste. Una uroflussometria o esame urodinamico completo hanno lo scopo di valutare se la sua dinamica minzionale è corretta o ci possono essere caause che favoriscono le infezioni. Ripeterei pure gli esami colturali ( tampone, spermiogramma con ricerca di tutti i germi). Anche l'ecografia transrettale e dell'apparato urinario, se i sintomi persistono, dovrebbe essere eseguita. Ma questo farà parte di un iter che il suo urologo deve ancora stabilire.
Comunque le infezioni prostatiche possono avere questo andamento altalenante e recidivante. Necessario è fare la corretta diagnosi. Mi faccia sapere. A presto

Dr. Andrea Bottai
Dirigente medico presso Unità di Urologia
Ospedale Maggiore di Lodi

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
grazie per la immediatezza della sua risposta.
Mi vengono in mente tante domande, che non sempre riesco a rivolgere al mio medico, lei in questo mi è immensamente di aiuto.
L'esame urodinamico è abbastanza invasivo, vorrei rinunciare a favore eventualmente della flussometria.
Ma, mi chiedo, ha senso fare la flussometria ora che sono abbastanza congestionato?
O è meglio attendere la fine della terapia o uno stato di flogosi meno accentuato?
La flussometria fatta ad ottobre era perfetta, a campana; può essere cambiato qualcosa?
L'urotractin, che non è un antibiotico in senso stretto, quantunque un antibatterico, credo possa influire sui risultati dello spermiogramma?
Grazie mille per la sua disponibilità.
[#3]
Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
G.le utente
La uroflussometria è meglio farla una volta passato il periodo di sintomi acuti. Se comunque era perfetta a ottobre, non so cosa potrà dire in più. La minzione dovrebbe essere corretta.
Urotractin può influire sulla spermiocoltura se effettuato durante o a a ridosso della terapia. Mi faccia sapere. A presto
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore,
mi scuso per non averla immediatamente ringraziata, ma sono stato all'estero per un viaggio di lavoro con ridotto accesso al web.
Lei è veramente gentile, mi da preziosissimi consigli.
Sono sotto terapia, come le dicevo, topster per una settimana (terminata 2 gg fa) ed urotractin per 10 gg, terminerò tra 2 gg.
Ho la sensazione che, sospeso il topster, i sintomi si siano di nuovo leggermente riacutizzati, sto pensando se fare un altro ciclo di 1 ulteriore week, che ne dice?
Non sono convinto che i miei problemi (come sembrerebbe sospettare il mio urologo) possano dipendere dalla minzione, sto perdendo un pò la fiducia perchè (dopo quasi 7 mesi) speravo che almeno che il mio urologo avesse individuato la giusta diagnosi per stabilire il corretto iter terapeutico.
La terrò informata, grazie mille ancora.
[#5]
Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
Ok perfetto. Concordo. Mi faccia sapere. A presto
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo...la disturbo ancora...le cose vanno purtroppo come di solito...faccio la terapia, sto meglio, ma come devio di poco, di pochissimo dalle regole, ricasco nei soliti malesseri...
Ieri ho avuto un normalissimo rapporto sessuale con mia moglie, ed oggi il dolore sordo (che si era placato dopo la terapia degli ultimi giorni...) si è ripresentato...
So bene che non devo astenermi completamente e so bene che devo evitare pratiche potenzialmente dannose per la prostata (come dice il mio urologo, non devo avere molti preliminari, devo evitare il coito interrotto, devo andare dritto al sodo, ed è quello che faccio...), ma, nonostante sappia bene come devo comportarmi, non guarisco...
sulla dieta ormai sono rigorosissimo, ho completamente eliminato qualsivoglia alimento irritante per le vie urinarie.

Per quello che percepisco io, ho una forte infiammazione alla prostata, di origine probabilmente non batterica, so che la guarigione è molto lunga, ma se continuo ad avere continui malesseri e frequenti episodi acuti non mi viene proprio in mente come uscirne....cosa mi consiglia? cosa altro posso fare?

Lei è davvero gentile.
A presto.
[#7]
Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
Complicato dalla mia postazione poterle dare ulteriori consigli. Se la sua minzione è normale, se non vi è residuo post-minzionale, se il mitto è valido, se gli esami colturali sono negativi (spermiocoltura e urinocoltura. Spermiocoltura l'ha fatta solo una volta? Potrebbe essere utile il test di Meares, ma pochi ospedali lo fanno ), potrebbe fare degli esami strumentali (ecografia prostatica transrettale e cistoscopia) ma che aggiungerebbero ben poco. Potrebbero solo diagnosticare cause predisponenti alle infezioni che non sono frequenti. Quindi potrebbero essere eseguiti solo con un forte sospetto diagnostico e non tanto per fare...
Consiglio di proseguire con le regole dietetiche e bere molta acqua. Potrebbe assumere anche un decongestionante prostatico come la serenoa repens. Ne parli col suo medico... Mi faccia sapere.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dott. Bottai,
i suoi dubbi e le sue considerazioni sono anche i miei.
Assumo serenoa , insieme a zinco, vitamina E e licopene già da 6 mesi.
Bevo due litri di acqua al giorno.
La spermio l'ho fatta solo una volta, adesso (dietro suo consiglio) la ripeterò, ma conosco già i risultati.
D'accordissimo con lei nei riguardi degli esami classici (eco transrettale), sono sicuro non aggiungerebbero ulteriori elementi al mio quadro clinico.
Sono solo (credo...) semplicemente congestionato e questo stato flogistico non passa...
Forse una soluzione potrebbe essere data dal test di Meares...

lei è veramente gentile
La terrò informata di sicuro e la ringrazio di cuore del supporto, anche morale, che mi da.
A presto.
[#9]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore, buonasera.
Volevo un pò aggiornarla.
Dopo la terapia di urotractin di inizio mese, sembra che le cose vadano meglio.
Le evenienze che soffro maggiormente al momento sembrano essere i rapporti sessuali con mia moglie e le lunghe sedute su sedie imbottite.
Entrambe le situazioni mi provocano disagio, nel senso che se sto seduto su una sedia morbida dopo 10 minuti sento dolore (in macchina invece uso un cuscino), così come a volte il giorno dopo aver avuto un rapporto sessuale mi sento infiammato.
Oggi ho conosciuto un ulteriore urologo (lavoro spessissimo, per la mia professione, a stresso contatto con medici) che mi ha confidato che secondo lui la mia prostatite potrebbe avere origine batterica, perchè se fosse solo non batterica sarei guarito da tempo.
Secondo la sua esperienza (è un medico ex ospedaliero con 40 anni di esperienza) l'unico antibiotico efficace in questi casi sarebbe il vecchio bactrim.
Effettivamente, ogni volta che ho fatto un ciclo di terapia con antibiotici o antibatterici (es., rocefin, neo-furadantin, urotractin, che ho assunto negli ultimi 8 mesi) sono stato meglio, ma non sono mai guaito del tutto.
Cosa posso fare?
Quale strategia devo seguire?
Il mio attuale urologo sembrerebbe contrario agli antibiotici...
Grazie mille.
A presto.

[#10]
Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
Se non è soddisfatto del suo urologo, potrebbe sentire un altro parere. Naturalmente portando tutta la documentazione già esistente.
Se ha ancora fastidi, valuti se è il caso di fare una spermiocoltura,come le avevo già detto. In caso di negatività, bisogna andare per tentativi terapeutici spesso empirici e non certi. Mi faccia sapere. A presto
[#11]
dopo
Utente
Utente
Salve Dottore.
Seguirò decisamente il suo consiglio, la prossima settimana mi organizzo per eseguire la spermiocoltura.
Dopo un viaggio in freccia rossa di ieri e 3 ore di riunione seduto su una sedia morbida, ho di nuovo dolore sordo alla prostata.
Oggi ho sentito telefonicamente il mio urologo, per fare il punto della situazione.
Secondo lui, si tratterebbe di spasmi e non di infezione batterica, e mi avrebbe prescritto un ciclo di due settimane di:
1) Profluss
2) Cistalgan, due compresse al giorno.

Quindi, ricapitolando, negli ultimi 4 mesi ho assunto, a cicli:
- Rocefin (associata a Topster), bene all'inizio, poi male
- Neo Furadantin (associata a Topster), bene all'inizio, poi male
- Urotractin (associata a Topster), benissimo all'inizio, poi male
- Permixon

ed ora il medico mi prescrive questa nuova terapia.
Il Cistalgan mi suona nuovo...cosa ne pensa lei?
Grazie mille, lei è davvero prezioso.
Cordiali saluti.
[#12]
Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
Provi col cistalgan... È un antinfiammatorio. Mi faccia sapere i risultati ella spermiocoltura. A presto
[#13]
dopo
Utente
Utente
Salve dottore...sono stato una settimana in ferie ed a riposo per vedere come andava...
devo dire che sono stato decisamente meglio, anche se può darsi che il mio relativo stato di benessere potesse essere dovuto alla terapia di cistalgan, che ho fatto per circa 15 gg (ho terminato 2 gg fa, e già ho la sensazione ch vada peggio...).
Sono abbastanza sicuro che sia stato determinante per il mio relativo benessere di questa settimana anche il mancato utilizzo dell'automobile, visto che nell'ultimo mese non riuscivo stare seduto per il fastidio ed il dolore.
Allora, ho fatto i seguenti ulteriori esami:
1. URINE PRIMO MITTO (porzione uretrale)

- Ricerca Chlamydia trachomatis metodica PCR
- Ricerca Micoplasma genitalium metodica PCR
- Ricerca Ureaplama urealyticum e Micoplasma hominis
- Esame colturale germi comuni e miceti

2. URINE MITTO INTERMEDIO

- Esame chimico fisico delle urine
- Esame colturale germi comuni e miceti

3. LIQUIDO SEMINALE (presenza di secrezioni prostatiche )

- Esame colturale germi comuni e miceti

4. DOPO RACCOLTA DEL LIQUIDO SEMINALE (presenza di secrezioni prostatiche )

- Esame colturale germi comuni e miceti

Il tutto dovrebbe simulare abbastanza il test di
I risultati sono appena arrivati.
Purtroppo, ancora una volta, per la quarta volta negli ultimi 8 mesi (soffro del problema da 8 mesi e mi sto controllando ripetutamente), tutto assolutamente negativo.
Inoltre, leucotiti bassissimi (addirittura 3, sia sulle urine che sullo sperma).
Flora Batterica 2.
La direttrice del laboratorio (mia amica) ha tenuto il tutto sulle piastre per 10 gg, ma non si è sviluppato nulla.
Mi ha detto che, secondo lei, dovrei avere una CPSS in categoria III (credo IIIb) secondo la classificazione NIH.

A questo punto, non so più cosa pensare e cosa fare.
Ho letto, sempre su questo sito, che un suo collega ha prescritto, per un caso pressoché identico al mio, il lipease forte per 60 gg...infatti, due settimane or sono, durante il mio lavoro (sto sempre a contatto con medici, eseguendo ispezioni nelle strutture sanitarie) un urologo mi diceva che in genere le prostatiti conclamate non batteriche si curano con ansiolitici...
Secondo altre fonti, invece, nel caso di CPSS IIIb, bisognerebbe provare comunque con fluorochinoloni/tetracicline/ecc per almeno 3 o 4 settimane (addirittura fino a 12 week).
Cosa ne dice?
Che altre strade mi consiglia di provare?

Grazie mille davvero, dottore.
[#14]
Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
E' necessario affidarsi ad un bravo urologo e fare tentativi di cura. Spesso bisogna intraprendere più strade fino a trovare quella più conveniente... Difficile dare suggerimenti da questa postazione. Confermo tutte le terapie che ha citato...non ne esiste solo una per una sindrome dolorosa pelvica. Bisogna trovare la migliore per il paziente. A presto
[#15]
dopo
Utente
Utente
Salve Dottore.
Ho cambiato urologo.
Mi è stata prescritta una nuova terapia, Lipease Forte, una bustina al giorno per 40 gg.
Sono al giorno numero 20, i sintomi sono migliorati, anche se ancora non del tutto scomparsi.
La terrò informata.
A presto.
[#16]
Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
Ok. Continui così è mi faccia sapere. A presto
[#17]
dopo
Utente
Utente
Salve Dottore.
Ci siamo sentiti ormai due mesi fa.
Le nuove non sono buone.
Ho fatto un ciclo di 40 gg di Lipease Forte.
Le cose sembravano andassero meglio, ma mi basta deviare leggermente dalla dieta (es., ho bevuto mezzo bicchiere di coca cola, un disastro, idem quando ho mangiato un panino con il prosciutto crudo) che torno ad essere congestionato.
Possibile?
Non posso toccare alcuno dei cibi che hanno potere infiammatorio per le vie urinarie, che subito ricado in uno stato doloroso.
Ormai la storia va avanti da un anno.
Sto rifacendo un ulteriore ciclo di Lipease Forte.
Nell'ultimo mese, ho dovuto assumere antidolorifici 3 volte, anche se (in questi casi) mi basta prenderli per due gg ogni 8h per superare queste piccole fasi più acute (dolore comunque sopportabile, direi valore 3 o 4 su scala 10).

Il mio nuovo urologo mi propone due strade:
1) riabilitazione del pavimento pelvico con fisiokinesi/osteopata;
OPPURE:
2) ciclo di antibiotico di almeno 30 gg, ciproxin da 500.

Secondo lui, sono in questo stato perché lo scorso anno, all'insorgere dell'episodio acuto, mi è stato prescritto un antibiotico per solo 7gg, per il quale motivo una potenziale carica batterica (non rilevabile dalle analisi) potrete essere risalita dalla uretra alla prostata ed essersi lì accasata.

E' vero, leggo che le prostatiti sono rognose e difficili da debellare, ma è da ormai un anno che ci combatto….

Non mi dispiacerebbe sentire la sua opinione.
A presto.

Prostatite

La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.

Leggi tutto