alimentazione: semi e oli in pazienti con tumore testa collo

Buonasera,
una domanda veloce, in un paziente con tumore testa-collo è possibile mangiare semi quali semi di lino, di chia, di sesamo o germe di grano?

So che ci sono piu stadi della malattia in cui la tolleranza al cibo è diversa, perciò volevo sapere se esiste una fase della malattia in cui è possibile dare questi semi o se invece non sono mai consigliati in quanto, non so, potrebbero finire in ulcerazioni della parete esofagea o irritare ulteriormente la mucosa per esempio.

P.S. usare olio di germe di grano o olio di semi di lino date le loro documentate proprietà anti-infiammatorie può essere utile o anche qui ci possono essere complicazioni?

Grazie
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Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13 8
Gentile Signore, Tutti gli ingredienti che Lei nomina sono di origine vegetale e tutti hanno mostrato una attività benefica in varie malattie incluse quelle degenerative. Nel caso di un paziente con una malattia nel distretto testa e collo, gli elementi da Lei menzionati non avrebbero alcun effetto se utilizzati al di fuori di una alimentazione strettamente vegetale ed integrale. L'integrazione della ciliegia va bene, ma bisogna avere la base, cioè la torta.
Riferendosi agli stadi della malattia con sensibilità diverse alla alimentazione, credo che le sue informazioni non siano complete. I fattori che entrano in gioco sono molteplici e lo stadio è una conseguenza di cause ben precise.
Le consiglio il mio libro "L'alimentazione nella prevenzione del cancro" e "The China study" che trova on line su Il Giardino dei Libri. Leggendoli capirà che non importa la ciliegia, ma importa la torta. Aspetto sue notizie dopo una proficua lettura. Cordiali saluti

Prof. Mirco Bindi, www.mircobindi.com
specialista in Oncologia, Radioterapia, Patologia generale

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Utente
Utente
Buongiorno, la mia domanda è stata fraintesa. Sono un collega specialista in altro ambito per cui conosco benissimo il ruolo dell'alimentazione in oncologia e nella medicina in generale.

La mia domanda era di natura diversa non essendo esperto del settore specifico:
Nel pz con tumore testa-collo, a seconda degli stadi della malattia in cui la tolleranza al cibo è diversa, è possibile dare semi quali chia, lino, sesamo o germe di grano o non sono mai consigliati in quanto ad esempio potrebbero finire in ulcerazioni della parete esofagea o irritare ulteriormente la mucosa stessa?

Sicuro di una risposta auguro una buona giornata a tutti coloro che leggeranno.
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Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13 8
Buongiorno, essendo la domanda formulata da un Collega medico, rispondo girando il senso della mia risposta. In un tumore della testa e collo non mi risulta che l'attività dei semi di chia, lino, sesamo o germe di grano si modifichi in base allo stadio della malattia. L'apporto dei nutrienti rimane invariato, mentre può cambiare il loro assorbimento soprattutto nel casi di occlusione o infiltrazioni ulcerate della via digestiva. Comunque se il Collega ha dei link con ricerche in tal senso sarò lieto di poterle leggere. Come pure se esistono casi documentati di reazioni avverse nella deglutizione dei differenti prodotti.
Resta comunque il fatto che tali integratori, anche se naturali, sono di minimo aiuto se utilizzati fuori dal "ruolo dell'alimentazione in oncologia e nella medicina in generale". Su Pubmed sono sempre più numerose le pubblicazioni di casistiche che valutano gli effetti positivi o negativi del cibo e supplementi nei diversi tumori. Il settore è in piena espansione. Personalmente sono grato a chiunque abbia informazioni più specifiche per leggerle.
cordiali saluti
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Utente
Utente
I pz affetti da tumore testa-collo in terapia oncologica a seconda della fase di malattia/cura presentano difficoltà a deglutire/masticare dovute a mucositi, erosioni, ulcere.
Il risultato è che molti perdono irrimediabilmente peso facendo fatica a masticare e deglutire.
L'alimentazione in questo tipo di disturbo va adattata ad una confezione liquida o morbida/cremosa per risolvere il problema masticazione e facilitare l'alimentazione del pz. Si utilizzeranno perciò yogurt, minestre, creme di cereali, frullati..

Di qui la mia riflessione:
In pz di questo tipo dove l'introito calorico risulta compromesso viste le difficoltà ad alimentarsi di cui sopra possono essere dati alimenti quali i semi che possono aiutarci a sostenere l'introito calorico vista la loro elevata concentrazione di proteine grassi e calorie o ci sono controindicazioni?
Aggiungendoli ad alimenti quali lo yogurt il pz non ha bisogno di masticarli e cosi facendo riesce ad introitare piu calorie, proteine e grassi cose che, torno a ripetermi, in questi pz difficilmente soddisfano i livelli di assunzione raccomandata per i problemi di cui sopra.

Ma è possibile darli o ci sono rischi di interferenza con eventuali erosioni della mucosa esofagea?
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Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13 8
Egregio Collega, concordo sul fatto che molti pazienti in fase localmente avanzata possano avere grosse difficoltà a masticare e deglutire. Il danno causato dal tumore è accentuato dalle cure: mutilazioni chirurgiche, ustioni da radiazioni e sovrapposizioni batteriche e funginee da chemio terapia (spesso combinate). A volte le cure per fronteggiare queste situazioni si avvalgono di oppiacei, cortisonici e nutrizione parenterale o enterale.
Da quello che ho capito circa il paziente in questione, la situazione è avanzata, ma la alimentazione naturale non è compromessa. Il dolore riduce la assunzione di cibo a meno che non sia fluido, freddo e cremoso. In questo caso gli integratori menzionati vanno bene, importanti è macinarli finemente per amalgamarli con il supporto e assicurare l'assorbimento nell'intestino. E' Importante tenere la cavità orale pulita in quanto si incuneano tra denti e pliche orofaringee. Non ci sono contro indicazioni al loro uso.
La gravità della situazione e la prognosi dovrebbero essere già stabilite. Ci sono altre possibilità di interventi, ma esulano dal contesto del presente consulto. Sempre a disposizione Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Grazie per la chiarezza. Come giustamente dice il dolore riduce l'assunzione di cibo a meno che non sia fluido, freddo e cremoso per cui, di fatto, sono pz che si alimentano con una cerchia molto ristretta di alimenti. Poter aggiungere a questa poca scelta un alimento come i semi alla loro dieta non è cosa da poco. Il loro contenuto calorico, proteico e lipidico può essere di grandissimo aiuto data la difficoltà ad alimentarsi e data anche la ricca presenza di omega3. Sulla loro utilità, pertanto, non avevo alcun dubbio.
Il mio dubbio era la possibile interferenza con i segni della mucosite, di eventuali resezioni, ustioni, erosioni ecc ecc. Non sapevo se i semi avrebbero potuto causare problemi al pz in questione ad esempio incastrandosi in piaghe della mucosa.
Sono contento che invece mi dica che non ci sono controindicazioni.
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