Embrione ottava settimana

Gentili medici,
In data 18 marzo ho fatto un transfer di due embrioni ottenuti da ovociti congelati, il mio ultimo ciclo è iniziato il 4 marzo.
Dopo 14 giorni dal transfer ho fatto le beta ed erano 436 dopo 2 giorni 1680, il centro mi contatta dicendo che andavano molto bene e di prenotare una ecografia primo trimestre.
La ginecologa che mi segue me la fissa in anticipo ( dopo 3.5 sett dal transfer) e si vede la camera gestazionale 11x7 è sacco vitellino di 3 mm dicendo che andava bene, dopo due settimane altro controllo e si vede il battito! Con embrione di 7mm.
Dal transfer sto facendo crinone 2 al di e progynova 3 al di....mercoledì prima visita ostetrico ginecologica. Le mie domande sono le seguenti:
Due anni fa ho avuto un aborto spontaneo alla 5 settimana, dopo la rilevazione del battito che probabilità ci sono di un ripetersi di tale situazione?
La lunghezza dell'embrione all'ottava settimana ( definita molto variabile dalla ginecologa) come è da considerare....non riesco a vivere a pieno la gioia della gravidanza, dopo anni di tentativi la preoccupazione è tanta......anche perché non ho nessun sintomo legato alla gravidanza a parte seno gonfio e bruciori di stomaco ricorenti
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Deve, invece, stare tranquilla.
Ciò che riferisce è nella piena normalità.
Pensi rosa, come dicono gli inglesi, e si goda, invece, questa straordinaria esperienza.
Mi tenga informato se crede.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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Gentile Dott.Santoro,
Purtroppo brutte notizie....mercoledì alla visita di controllo la tragica notizia il battito non c'è più e l'embrione si è fermato già da circa 8 giorni, vengo messa il lista per il raschiamento la prossima settimana sperando come detto dalle ginecologa di poter fare l'esame citogenetico sul materiale abortivo.
Venerdì riscontro la fuoriuscita di grumi marrone senza perdite ematiche mi reco al reparto Pma e mi dicono che dovrebbe essere iniziato un aborto spontaneo, mi dicono di tornare a case e in caso di perdite ematiche abbondanti di andare al pronto soccorso più vicino, cosa che è successa ieri mattina con la perdita di grossi grumi Rossi scuro misti a sangue.
Mi ricoverano e provano a farmi un aborto con farmaci e se non dovessi espellere molto mi faranno il raschiamento previa ecografia.
Le mie domande sono:
Visto che è iniziato l'aborto non posso aspettare che tutto si risolva da solo?
In caso di aborto incompleto si può fare lo stesso il test citogenetico? Possono subentrare infezioni aspettando qualche giorno ed eventualmente fare il raschiamento nella struttura che mi ha seguito nel percorso di Pma?
Grazie
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Mi spiace per il fatto in sè.
Nello specifico non posso esprimermi perchè non conosco nel dettaglio il quadro ecografico.
Mi tenga informato se crede.
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Utente
Utente
Gentile Prof.Santoro,
la aggiorno sulla situazione e non le nascondo che nella mia testa regna la confusione più totale:
Lunedì mattina vengo dimessa dall'ospedale presso il quale ero ricoverata, il ginecologo che effettua la visita mi dice che il quadro clinico è pressoché risolto e che non necessito di raschiamento in quanto sono rimasti solo grumi di sangue che saranno espulsi con il prossimo ciclo, mi dice che un raschiamento anche se è un intervento di routine può sempre lasciare qualche cicatrice e per una donna in cerca di gravidanza non è il massimo.
Venerdì faccio la visita presso il centro di PMA presso il quale sono in cura e la ginecologa mi dice che è propensa a fare un piccolo raschiamento per eliminare i residui rimasti....con un po' di stupore Le chiedo chiarimenti e dopo un consulto con altri ginecologi si opta per la somministrazione di methergin compresse due al giorno lontano dai pasti e mercoledì nuova visita di controllo, se l'utero non è pulito si procede con il raschiamento.

Vorrei sapere ( pur con i limiti di un consulto web ) un suo parere in merito alla situazione io non so veramente come comportarmi.
Aspettare il prossimo ciclo potrebbe causare problemi di infezioni? Dopo tutto quello che ho passato in questi anni vorrei proprio evitarlo questo intervento.....
Attualmente non ho febbre o disturbi particolari e con le compresse ho espulso piccoli grumi filamentosi rosso scuro....
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
In genere in questi casi, raschiamento o meno, si opta sempre per una copertura antibiotica.
La necessità o meno di un raschiamento della cavità, dipende essenzialmente dal volume del tessuto residuo in cavità.
Certo, su questa specifica situazione non posso esprimermi, dal momento che non ho la possibilità di eseguirle un'ecografia con sonda vaginale.
Comunque l'eventualità di un raschiamento, se necessario, non è da vivere con patemi d'animo; molte donne subiscono raschiamenti ripetuti per svariati motivi e, all'isteroscopia, non presentano alcun reliquato legato a queste metodiche.
Perciò: tranquilla.
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Utente
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Gentile Professore,
Alla visita conclusiva fatta nel centro Pma si è deciso di non procedere al raschiamento in quanto dopo ecografia il materiale rimasto era minimo e con il prossimo ciclo sarebbe stato espulso definitivamente.
Mi è stato consigliato di eseguire un controllo appena terminato il ciclo...durante quest'ultima visita mi sono state messe di fronte molte alternative.
Visto che questo era il secondo aborto in un anno dopo icsi mi saranno prescritti una serie di esami tra i quali cariotipo trombofilie ecc...inoltre se dovessimo ritentare con un nuovo pick up mi hanno parlato di test genetici sul l'embrione prima del transfer...( 2500 euro ).
Le mie domande sono:
Dopo tutti i trattamenti fatti ( stimolazioni per pick con gonasi, poi orgalutan, poi cure con crinone progynova ecc) può essere dannoso un nuovo trattamento? Deve passare un po' di tempo prima di ripeterlo?
Questi test genetici costosissimi possono portare a risultati significativi ?
Grazie
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Un nuovo trattamento non è dannoso nella misura in cui gli esami cui si sottoporrà nel periodo precedente ad essi ne daranno un quadro di normalità.
I test genetici pre-impianto hanno un senso se, nella storia della coppia o nella storia delle gravidanze trascorse, vi possono essere condizioni anomale sul piano genetico che possono ripetersi in maniera statisticamente significativa. Se ciò non è, il test assume soltanto un valore generico (una sorta di "controllo in più") ed in quanto tale dev'essere presentato alla coppia.

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