Ovaio micropolicistico

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Gent.mi dottori, sono alla ricerca di una gravidanza da più di un anno ma purtroppo per problemi alle ovaie (ovaio micropolicistico) non ho un ciclo regolare e anche quando mi vengono le mestruazioni non ho mai l'ovulazione.
Prima di affidarmi alla medicina tradizionale ho consultato una dottoressa omeopata della mia città che mi ha prescritto i seguenti medicinali: k2f fiale, Hypophisis suis fiale, Ovarium suis fiale, Hormeel fiale per un mese.
Al termine di questa cura dovrò prendere G3 per un altro mese.
Possibile che nel giro di 2 mesi con questi preparati io riesca a risolvere il mio problema che dura da anni?
Qual'è la vostra esperienza?
Mi era capitato tempo fa di provare Hormeel gocce, che effettivamente in periodo di amenorrea piuttosto prolungato mi aveva fatto tornare il ciclo, ma senza ovulazione.
La dottoressa inoltre mi ha prescritto Hormeel fiale (una fiala per 2 volte la settimana) mentre io ho ancora in casa le gocce, posso sostituire le gocce alla fiala? Che quanitativo ne dovrei assumere in tal caso?
Ringrazio anticipatamente per le risposte.
Cordiali saluti
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Attivo dal 2008 al 2010
Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile utente,
come medico omeopata unicista sono nettamente contrario all'utilizzo di diversi rimedi omeopatici mischiati tra loro e somministrati soltanto sulla base del sintomo.
Il rimedio omeopatico dovrebbe essere uno per tutta la persona, considerando i suoi sintomi fisici, mentali e costituzionali, e questo in particolar modo quando si deve trattare un disturbo in via di cronicizzazione come il suo.
Sono molto scettico che lei possa risolvere il suo problema con i rimedi che le sono stati prescritti.

Cordiali saluti
[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo dottore,
grazie per la sua opinione, che condividevo anch'io qualche tempo fa. Sono stata in cura in effetti presso una endocrinologa omeopata che inizialmente mi ha prescritto ignatia (3 dosi delle quali non ricordo la diluizione) e un rimedio erboristico chiamato PVB N. 2. Ha poi aggiunto un drenante erboristico più alcune pillole erboristiche sazianti per aiutarmi nella dieta.
Mi ha suggerito di avere pazienza e di continuare ad assumere tutti i prodotti, ma io ho smesso l'assunzione delle pillole e del drenante perchè a mio avviso non sortivano alcun effetto e successivamente anche il PVB perchè mi faceva venire il ciclo, ma senza ovulazione.
Inizialmente mi aveva capito come persona, nel senso di non forzarmi in scelte (tipo quella di fare sport assiduamente o di fare rigorose diete) che dipendono da una grande forza di volontà, ma nelle visite successive ha cambiato atteggiamento e ha iniziato a farmi vere e proprie "prediche" dicendo che assolutamente dovevo fare più sacrifici. Ho deciso quindi di cambiare medico perchè le prediche a me non sono mai servite a nulla, mi servono invece incoraggiamenti e soprattutto persone che capiscano il mio stato d'animo, il motivo per il quale mangio (che forse non ho capito neanche io) e che mi aiutino a risolvere i miei conflitti interni.
Grazie
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signora,
come medico che pratica omeopatia, ma che si sforza di contribuire ad una visione integrata della medicina, non esprimo alcuna contrarietà sul tipo di terapia propostale e che lei ha esposto nel suo primo post. Le linee portanti della prescrizione che le è stata proposta appartengono alla disciplina di omotossicologia.
Per rispondere alla sua domanda "possibile che nel giro di 2 mesi con questi preparati io riesca a risolvere il mio problema che dura da anni?" le dico che in medicina (convenzionale o non-convenzionale) il medico interpellato propone la terapia che, nella propria esperienza e in virtù dei suoi studi, possa risolvere il problema. Nessuno può garantirle la soluzione certa (volesse il cielo!) in tempi standard, ma le moificazioni progressive dello stato clinico e le eventuali variazioni dellla terapia orientano una più corretta predizione di successo.
Auguri e cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Dr. Riccardo Ferrero Leone Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di medicina generale 1.5k 79 23
Gentile Signora,

sono d'accordo con lei nel ritenere importantissimo un buon rapporto con il medico, la prima persona che deve comprendere e deve aiutare il paziente nella ricerca delle motivazioni che sono alla base del disagio e della malattia; questa è una buona premessa perchè la terapia farmacologica esprima al meglio le proprie potenzialità.
Segua con entusiasmo le indicazioni ricevute dal suo nuovo curante che la condurranno a guarigione nei modi e nei tempi specifici previsti dalla sua risposta organica; i farmaci che le sono stati prescritti mostrano nella pratica clinica quotidiana un'ampia valenza terapeutica confermata da molti anni di esperienza.
Cordialmente.

Dr. Riccardo Ferrero Leone
Nutrizione clinica - Omeopatia - Omotossicologia
www.leonelifestyle.com

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Attivo dal 2008 al 2010
Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile utente,
onde non creare ulteriore confusione, visto le diversità d'opinione sulla sua cura, è bene che lei sappia che io parlo da medico omeopata mentre i colleghi parlano da omotossicologi.
Poichè lei mi ha scritto che è andata da una dottoressa omeopata io mi sono sentito in dovere "come medico omeopata unicista" di dirle che quella che sta seguendo non è una cura omeopatica idonea e che quindi non la ritengo la soluzione migliore.
Vi sono però colleghi omotossicologi che sostengono il contrario poichè praticano appunto l'omotossicologia che si differenzia enormemente dall'omeopatia, pur utilizzando entrambe le metodiche dei rimedi diluiti e dinamizzati.
Sta a lei quindi decidere se quello che ha intrapreso è il percoso terapeutico a lei più congeniale o meno, con la consapevolezza di sapere però che in questo momento lei sta seguendo una cura omotossicologica e non omeopatica.
Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Ringrazio entrambi per le esaurienti spiegazioni.
Scambierò volentieri con te, Alessandro, due "chiacchiere" sull'argomento, martedi sera.
A presto,quindi
Giovanni
[#7]
dopo
Utente
Utente
Gent.mi dottori, ringrazio per le Vostre risposte e dopo averle lette attentamente mi sono posta una domanda: è giusto che io cambi dottore quando in realtà non ho mai espresso apertamente insoddisfazione per il lavoro che ha svolto la precedente omeopata? In definitiva penso che la dottoressa abbia sbagliato l'approccio con me, ma non posso non tenere conto del fatto che magari quella era una giornata no oppure non ha capito come realmente sono. Ho deciso pertanto di tornare dalla vecchia dottoressa omeopata, di spiegarle cosa non va, cosa non mi è piaciuto e iniziare nuovamente un rapporto con lei. Se dopo la mia "sincerità" le cose non cambieranno dovrò pensare che si tratta effettivamente di una incompatibilità caratteriale e cambierò medico.
Grazie per l'attenzione.
Cordiali saluti
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Attivo dal 2008 al 2010
Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile utente,
è possibile che a volte il medico non riesca a "capire" a fondo il paziente che ha di fronte alla prima visita. Non dobbiamo infatti dimenticare che l'omeopatia è una medicina estremamente complessa in cui ogni persona ha bisogno di una terapia strettamente personalizzata.
E' per questo che è di fondamentale importanza mantenere un contatto telefonico continuo con il proprio medico curante per contattarlo in qualsiasi caso di necessità. E' sempre meglio riferire al proprio medico ogni eventuale dubbio o critica e cercare una soluzione insieme che tenere nascosti i propri sentimenti intaccando così un rapporto che, soprattutto in omeopatia, è di fondamentale importanza per l'esito della cura.

Cordiali saluti
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