Cecità

Buongiorno.
Sono una ragazza di diciotto anni appena compiuti.
Da una settimana a questa parte soffro di una forte ansia che sfocia in vere e proprie crisi di panico.
Ne ho sempre avuti, ma mai così regolari.
Questa mia grande paura è nata vedendo "la teoria del tutto", al cinema con la scuola, ho così terrore di diventare cieca da un momento all'altro per una malattia al cervello che non riesco a calmarmi.
Questo mi ha portata a correre alla guardia medica nel bel mezzo della notte e a litigare con i miei genitori che non mi hanno portata al pronto soccorso.
Penavo di morire.
Ho presentimenti orrendi.
Persone che parlano di Polifemo o canzoni di Bocelli che partono dai video.
Non riesco a calmarmi.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<soffro di una forte ansia che sfocia in vere e proprie crisi di panico.>

Gentile Ragazza,
la visione del film non avrebbe fatto altro che alimentare/amplificare un probabile disagio pregresso di natura ansiosa.
E' mai ricorsa ad un aiuto specialistico?
Cosa le hanno detto i medici che l'hanno visitata?
Da quanto tempo (film a parte) sta in questo modo?
Eventuali eventi critici, situazioni stressanti, preoccupazioni, problemi attuali e pregressi?
Che le hanno detto i suoi genitori, che rapporti ha con loro?
Noto dalla sua scheda una condizione di sovrappeso, potrebbe dirci qualcosa di più in merito?

Intanto legga qui
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio vivamente per avermi risposto.
Il mio essere sovrappeso non mi crea problemi, anche perché conduco uno stile di vita equilibrato.
Non mangio carne, regolo i carboidrati, quando posso cammino.
Solo che ho bisogno di raccomandazioni continue che cerco frettolosamente in internet.
In due anni mi sono auto-diagnostica ventiquattro malattie, di cui sei o sette mortali.
Tra tumori e ictus vari.
Otite mortali e la mia immaginazione non placa l'attuale situazione.
Non capisco il perché.
Sono una ragazza attiva sia politicamente che nel sociale anche se ho paura di restare insieme alle persone.
A volte sento il cuore esplodere camminando in vie affollate ma nel contempo, da una settimana, ho molta paura di rimanere sola o che mi possa succedere qualcosa a scuola! E l'edificio in cui mi trovo è distante rispetto all'ospedale.
Ad Agosto dello scorso anno mi sono comparsi dei piccoli sfoghi che poi, dopo varie diagnosi, sono stati riconosciuti come psoriasi.
Nel lasso di tempo che comprende Settembre e Agosto il mio corpo si è cosparso di macchie.
A Marzo ho cominciato la cura con la ciclosporina.
Il panico.
Avevo tutti gli effetti indesiderati.
Sottolineo il fatto che sono sempre stata contraria alle medicine e alla psicologia in sé, con tutto il rispetto, lo trovo un modo bizzarro della società capitalistica di scappare dai "cosiddetti" problemi.
Non ho affatto rapporto con i miei, siamo completamente diversi.


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dopo
Utente
Utente
Solo che vorrei sapere se fosse possibile diventare improvvisamente ciechi a causa di una malattia celebrare che io non ho potuto diagnosticare perché non sapevo di avere.
Questa situazione mi preme.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
>Solo che ho bisogno di raccomandazioni continue che cerco frettolosamente in internet.
In due anni mi sono auto-diagnostica ventiquattro malattie, di cui sei o sette mortali.>
La stessa cosa che sta facendo qui con noi, cerca rassicurazioni che al momento possano tranquillizzarla, ma poi altro non fanno che alimentare i suoi disagi.
Più ne cerca, più continua a cercarne. Non è questa la strada.
Le ricereche su Internet altro non fanno che alimentare il circolo vizioso tra preoccupazioni, paure, ansia, sintomi.
Legga qui

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html
<Sottolineo il fatto che sono sempre stata contraria alle medicine e alla psicologia in sé, con tutto il rispetto, lo trovo un modo bizzarro della società capitalistica di scappare dai "cosiddetti" problemi>
Si sbaglia in entrambi i casi, continui le cure prescritte e curioso che scriva qui proprio a noi psicologi esprimendo le sue difficoltà, non trova? Così pensando si scappa dai propri problemi, mentre lo psicologo accompagna ad affrontarli e risolverli.
Provi a leggere questo articolo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html
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dopo
Utente
Utente
Lei ha ragione e io sono consapevole del fatto di non stare bene.
Ho avuto un'altra crisi e sono dovuta tornare a casa da scuola.
Un disastro.
Mi sono sentita patetica e ho avuto paura di chiedere aiuto, tanto che sono svenuta.
Questo mio periodo, probabilmente, dura da più di quanto io possa immaginare.
So anche questo ma non riesco a chiedere aiuto.
Se non ora qui, forse perché arrivata al culmine.
La ringrazio ancora per le sue risposte, è stata gentilissima.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
qui ha fatto il primo piccolo passo e L.abbiamo ascoltata, puo farne un altro per essere ascoltata direttamente.
le paure non affrontate rischiano di diventare macigni che bloccano