Cisti collo del femore

Buongiorno,
Il mio problema avviene quasi 6 mesi fa quando sono iniziati dolori al livello del inguine sx e zona lombare, il dolore cedeva a una bustina di Aulin.
A febbraio ho fato il Rx rachide lombare, Rx bacino e anca sx e a marzo una TAC( non posso fare la resonanza per impianti sulle orecchie.
Risulta tra testa e collo femorale sx apprezzabile area di osteorarefazione, con estensione massima 4cm circa, dotata di margini regolari e contorni ben definiti ,non segni di interruzione della corticale o di reazione ossea puerile suonale.,quadro compatibile con cisti ossea e poi areola di ostesclerosi di 5mm posta sul versante posteriore del soma di L2 di significato aspecifico. Non significativa riduzione in altezza dei spazi intersomatici, non evidenti cedimenti somatici, nei limiti per l'età il grado di de mineralizzazione degli elementi cm scheletrici in esame.
Segni di arto zi al terzo distale delle art. sacro-iliache. Scintigrafia fatta a maggio conferma questa diagnosi di cisti con rischio di frattura.
I miei dolori in questi mesi non sono scomparsi, tenendo presente che comunque andavo in palestra e nella prima settimana di marzo ho sciato. A metta marzo dopo il rientro al lavoro i dolori hanno aumentato fin quando il giorno dopo la Tac fatto il 17/03 non ho potuto più camminare. Il dolore sorgeva a metta gluteo più nella parte superiore verso il lombare e scendeva sulla parte anterolaterale della coscia Fini a metta polpaccio. Non riuscivo caricare il peso per camminare! Hanno seguito 2 settimane con Muscoril, Bentelan e Toradol intramusculo con un lento beneficio! Di notte non potevo riposare, avevo fortissime contratture muscolari al livello della coscia il quadricipite nella parte superiore e al livello lombare. Sono arrivata ad avere un importante accorciamento della gamba sx con un dislivello di 2-3 cm. L'osteopata mi ha tranquillizzata dicendo che è dovuto al dolore antalgico e il mio medico ha mesi lombosciatalgia probabile dovuta al piriforme.
Ho fatto una visita fisiatrica dove il fisiatra decide di prendere in mano il discorso della cisti e mi manda a fare la scintigrafia e visita ortopedica. Voglio specificare che il mio dolore si è diminuito però non riesco camminare, zoppico, e mi rimane il dolore al livello della coscia, lombare basso e inguine e zona anterolaterale coscia Al inguine di più durante la notte quando mi giro nel letto,comunque persiste il dislivello.
Ortopedico: evoluzione algodistrofica segnalando alto rischio di fratture spontanee. Consiglia riposo, clodron200 e Flaminase. Non ho ancora un altro parere, però secondo il fisiatra è il medico di medicina nucleare dovrei fare un intervento per togliere la cisti e protesare il collo e testa del femore.
Vorrei sapere se questi dolori e inabilità posso avvenire per la cisti e se ci sono altre modalità di trattamento senza dover protesare. Ho 45 ann,1,67cm, 73kg, femmina.
Vi chiedo cortesemente un parere.
Vi ringrazio!
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Prof. Enrico Pelilli Ortopedico 211 20
Gentile signora,
la diagnosi di cisti ossea è alquanto generica.
Esiste una malattia, chiamata cisti ossea giovanile, che come nome, ovviamente non le appartiene.
Abitualmente queste cisti, dopo un periodo evolutivo durante l'età pediatrica, tendono a ridursi per una spontanea guarigione.
Possono anche rimanere traccia, in età adulta, tuttavia, se questa è effettivamente solo una cisti ossea, dovrebbe portarsela da almeno 35 anni e non avrebbe motivo di diventare dolorosa ora.
Fra l'altro, la cisti ossea dovrebbe risultare assolutamente muta all'esame scintigrafico.
Se così è, il suo problema è una forma di algodistrofia, probabilmente idiopatica.
L'algodistrofia è una patologia alquanto strana e non ancora ben compresa, che inizierebbe con un dolore neuropatico e fenomeni neurodistrofici delle ossa del distretto interessato, con secondaria osteoporosi, questa accentuata dall'impotenza funzionale secondaria.
Si tratta di un circolo vizioso: ho l'osteoporosi e ho male, quindi non cammino, ma se non cammino, l'osteoporosi aumenta, quindi aumenta il dolore e quindi cammino meno e qui si ritorna all'inizio del cerchio.
Quindi se sarà confermata questa diagnosi, il trattamento dovrà essere mirato su 3 fronti: uno, per contrastare l'osteoporosi (oggi si usano i cosiddetti difosfonati), due analgesici, centrali e periferici, per contrastare il dolore, tre, fisioterapia per stimolare il movimento e il carico.

Dr. Enrico Pelilli
Specialista in Ortopedia e Traumatologia Infantile

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