verginità e ansia

Sono un ragazzo di 28 anni mai fidanzato, vergine e che non riesce a trovare una ragazza nonostante piccoli tentativi andati male e che vuole comunque recuperare in quanto faccio palestra,nuoto, teatro in gruppo teatrale però non ho avuto molta fortuna con le ragazze anzi forte ansia e insicurezza . Un mio amico si è sofferto gentilmente di accompagnarmi da una prostituta per avere il mio primo rapporto sessuale sottolineandomi che per la mia timidezza questo sarebbe un passo importante che mi aiuterebbe a sbloccarmi .Inoltre il mio amico mi ha tranquillizzato dicendomi che mi avrebbe accompagnato ed avremmo scelto insieme la donna giusta da cui andare. Sono contento di questo appoggio però se da una parte la voglia di avere una ragazza e di avere il primo rapporto sessuale dall'altro lato c'è una forte ansia legata alla prima volta,non conosco la donna con cui sarò nudo ed ho paura forte delle malattie sessualmente trasmissibili.Io desidero una donna che mi metta a mio agio e mi tranquillizzi e spero di trovarla. Cosa mi consigliate di fare? e'meglio aspettare di fare sesso con l'amore della mia vita o provare l'esperienza di andare con una prostituta .Sono contento dell'aiuto del mio amico mi ha fatto molto piacere significa che mi stima , mi voglia bene e gli ho espresso i miei dubbi , le mie ansie ,rassicurandomi che sono normali e che poi andranno via .Non so proprio cosa fare! Ho visto che altri miei coetanei hanno provato questa cosa e ne hanno tratto giovamento io ho voglia di avere una ragazza e forte voglia di avere il mio rapporto sessuale però l'ansia è molto forte .L'esperienza del rapporto sessuale vorrei viverla però ho una forte ansia che mi blocca e non cosa fare !
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve, immagino il suo dissidio tra il desiderio di avere rapporti sessuali e il senso di tensione che vive come un ostacolo.
Personalmente penso che sia importante affrontare il carico emotivo di "forte ansia e insicurezza", di cui ci parla.

Se se la sente di parlarne, lei come considera se stesso sia dal punto di vista umano, come persona, sia dal punto di vista fisico?

Quando afferma di essere in agitazione per il fatto di "non conoscere la donna con la quale sarà nudo", non ha torto. È un'esperienza molto intima. Non dimentichi che anche la donna è nuda e potrebbe vivere la stessa tensione, desiderare di sentirsi a proprio agio, perché anche lei si espone.

Mi chiedo se il punto sia soltanto quello sessuale o se non ci sia una possibile complessità, che potrebbe riguardare il suo mondo interiore, relativamente alle relazioni.
In questo senso andare con una prostituta, oltre a essere un atto meccanico privo di uno scambio appassionato, non sarebbe a mio parere risolutivo.

Quanto alla prima volta, la mia opinione è che è sempre la prima volta quando incontriamo qualcuno e ci accingiamo a conoscerlo.

Un saluto,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore,
Vorrei proporle di inquadrare la sua domanda in un altro modo:
Esistono, nella sessualita' maschile (in quella femminile non trovano spazio in quanto per la donna un rapporto sessuale e' UN ATTO D'AMORE sempre) due tipi di rapporti sessuali : quelli esclusivamente fisici, sganciatii dal rapporto affettivo, quasi ludici, che spesso vengono consumati a livello di gioco, anche insieme ad amici e che hanno l'obiettivo di DISSACRARE la rappresentazione spirituale dell'amore, che gli adolescenti non vogliono neanche considerare. E i rapporti sessuali desiderati e consumati all'interno di un rapporto di amore o di un innamoramento.
Sono due cose completamente diverse.
E Lei questo lo deve pensare e ponderare.
Il Suo amico forse vorrebbe che Lei superasse il delicato momento di fare coincidere l'emozione di un innamoramento con l'emozione del primo rapporto sessuale.
La scelta non e' una cosa da poco. E spetta SOLO a Lei.
In un caso si tratterebbe di fare un allenamento. Per prepararsi. Per rinforzare i muscoli in caso dovesse poi fare una gara vera. L'allenamento Le avrebbe reso piu' facile conoscere le sue performaces e migliorarle.
In un altro caso Lei si troverebbe in un turbinio eccezionale di emozioni. Indimenticabili.
Talmente coinvolgenti che forse la performance non riuscirebbe neanche ad essere effettuata secondo i canoni regolamentari!
Ecco. Ho usato una metafora sportiva che spero Le sara' di aiuto per elaborare una scelta consapevole!
Auguri!
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dopo
Utente
Utente
vi ringrazio per le risposte .dott.De Santis la mia percezione e' influenzata da un 'autostima in alcuni caso non adeguata al mio valore per molti anni ero quasi un vegetale non avevi amici,interessi dovuti a forte timidezze adesso la situazione e'molto cambiata dopo cicli di psicoterapie sono anche studente universitario devo migliorare perché io mi percepisco sempre inferiori agli altri quando penso sono riusciti a fidanzarsi ad avere esperienze sessuali ed io no questa cosa mi pesa tanto. Il mio amico mi vorrebbe aiutare su questa cosa dell'esperienza sessuale però ho una forte ansia
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dopo
Utente
Utente
Ringrazio anche la dott.ssa Esposito a cui volevo chiedere cosa intende esattamente con questa frase Il Suo amico forse vorrebbe che Lei superasse il delicato momento di fare coincidere l'emozione di un innamoramento con l'emozione del primo rapporto sessuale. sto vagliando attentamente la proposta del mio amico e vi assicuro che non è una scelta facile dal punto di vista emotivo ma anche per la paura delle malattie. Non so se magari recandomi a conoscere direttamente le prostitute insieme al mio amico prima del rapporto nei loro appartamenti forse mi aiuterebbe a non essere spiazzato.Comunque nonostante i periodi passati difficili adesso le cose stanno migliorando ho molti amici, faccio sport in strutture ,faccio teatro però nonostante questo mi sento sempre in costante inferiorità rispetto agli altri anche da un punto di vista fisico . Per il fatto di avere il primo rapporto con la prostituta non so che decisione prendere l'appoggio del mio amico mi fa stare tranquillo però forse contemporaneamente dovrei sbilanciarmi di piu' con le ragazze però i miei amici dicono giustamente non puoi avere il primo rapporto sessuale a 80 anni . Spero di riuscire a fare la cosa giusta
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore,
Un RAPPORTO sessuale e' prima di ogni cosa un RAPPORTO.
A questo proposito vorrei suggerirLe che nei siti di INCONTRI sessuali non si parla di RAPPORTI ma di INCONTR. A livello simbolico un INCONTRO potrebbe avvenire in un bar mentre si beve un caffe' e si chiacchiera con gli amici SI INCONTR qualcuno che entra e lo si saluta.
Un RAPPORTO mette in relazione due persone, nella fattispecie due intimita'. Due intimita' che si dovrebbe desiderare di fare incontrare solo con molta oculatezza e ponderatezza. Perche' ci si mette in RAPPORTO, non si incontra.
Questi SIGNIFICANTI lavorano nella nostra psiche e hanno creato in Lei un problema.
E' probabile che Lei abbia delle difficolta' ad ENTRARE IN RAPPORTO con altri. E che questa difficolta' si estremezzi immaginando che questo rapporto avvenga a livello INTIMO. Tanto e' che Lei si preoccupa e giustamente di contrarre malattie.
Tornando alla metafora del bar il corpo e l'intimita' di una prostututa e' un po' come un bar in un grill dell'autostrada.
Lei vorrebbe, sente il bisogno di ridurre questa sgradevole sensazione. Forse perche' pensa che sia obbligatorio per Lei fermarsi al bar dell'autostrada a bere qualcosa. Anche perche' il Suo amico Le dice che dovrebbe.
E' proprio d'accordo su questo?
Ci pensi bene.
Perche' fermarsi a bere un caffe' nel grill dell'autostrada potrebbe essere molto squallido per chi sia la prima volta in vita sua che entra in un bar. Anche se e' in compagnia di amici.
Forse gli amici potrebbero ridere del Suo disagio perche' per loro l'esperienza e' banale e non comprenderebbeeo il disagio di chi non ci e' mai entrato.
Penso che il Suo amico voglia farLe superare tutte le ansie e TRASCINARLA in quel bar, sperando che per Lei questo incoraggiamento basti.
Ma il punto di vista e' del Suo amico.
Il Suo non lo conosce nessuno!


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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
A me sembra che in poche parole lei abbia descritto se stesso in modo significativo e consapevole. Quando ha detto di essere stato quasi "un vegetale" è riuscito a descrivere una condizione specifica, potremmo dire mortificante, da cui ha avuto la forza di uscire.

Ancora oggi, ci dice, sente un senso di inferiorità, e sono sicuro che proseguendo la sua ricerca interiore, anche attraverso la psicoterapia, riuscirà a sentirsi alla pari con gli altri. Questo deve farlo, perché non è giusto che lei si viva così.

Mi sento quindi di dire che quello che ci ha descritto di sé non può non incidere nelle relazioni sessuali e non.

È comprensibile che lei senta un confronto con gli altri e le pesi non avere rapporti sessuali. Non può arrivare a 80 anni, dicono i suoi amici, d'accordo. Se da una parte il confronto con gli altri è normale e utile, non deve però diventare ingombrante. Se la voce del suo amico è propositiva verso di lei, non so se da un lato è anche pressante in lei. Dal mio punto di vista, il primo e l'ultimo ad avere la parola su di sé è lei stesso, nessun altro.

Mi sento di dire, comunque, che attualmente sente un forte desiderio. Presto verosimilmente potrà realizzarlo, prenda ancora il suo tempo.
Sembra, come dicevamo, che ci siano stati aspetti mortificanti, aspetti inibitori, legati al suo vissuto, che fortunatamente si sono allentati. Proprio per questo il desiderio preme in modo emergente, finalmente. Allora, a questo punto, perché non andare fino in fondo come lei stesso dice, cioè "sbilanciarmi di più con le ragazze"?
Mi chiedo se andare con una prostituta oggi non sia un modo ulteriore di temporeggiare, come se non fosse ancora pronto di sbilanciarsi con le ragazze. Allora il secondo rapporto sessuale con chi ce l'avrà?

L'esplorazione sessuale non è sempre uguale, il corpo appartiene a una persona, le zone erogene più sensibili non sono le stesse, il modo di lasciarsi andare non è lo stesso, e lei può esplorare il corpo istintualmente, abbandonandosi, ma anche in modo dialogico, approcciandosi con uno spirito da principiante che scopre il modo specifico per avere un rapporto sessuale con quella donna in particolare. Lasciandosi guidare e, allo stesso tempo, insegnando alla donna, a sua volta principiante nell'incontro con lei, a esplorare il suo corpo.

Tenga oltretutto presente che qualche donna potrebbe essere orgogliosa di essere scelta per la sua prima volta, qualora si sentisse di dirglielo.

Vorrei anche dire, quando parla degli altri che hanno esperienze sessuali, che non sempre queste esperienze si hanno con la donna della propria vita così come non si hanno con una prostituta. Capita cioè di provare interesse per una donna, di avere magari un contatto fisico e scoprire che quell'incontro non funziona.
Glielo dico perché magari pesa su di lei l'idea che un rapporto sessuale sia un impegno per sempre. È molto bello quando capita, e io glielo auguro sinceramente, perché questo implicherebbe la costruzione di una coppia, ma non sempre succede così. Anche quando ci si innamora, a volte non basta affinché sia per sempre.

Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
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dopo
Utente
Utente
Ringrazio delle veloci risposte provo ad interpretare il punto di vista del mio amico che non ha nessun interesse personale in quanto lui è fidanzato precedentemente mi ha dato consigli ed incoraggiato su come migliorare il mio look personale ho adottato un'acconciatura di capelli stile calciatori ho rifatto le sopracciglia penso che la sua fosse una buona intenzione parlandomi di andare con una prostituta in modo da essere pronto allenato per quando poi farò sesso con la mia ragazza. Proverò a dirgli i miei dubbi su questa cosa e di andare con una prostituta date le mie resistenze per ora non se ne parla .Come glielo potrei spiegare? so che devo lavorare molto su me stesso sul combattere il senso di inferiorità che mi soffoca è difficile farlo ma ci proverò . Volevo chiedervi come faccio a sbilanciarmi di piu' con le ragazze dato che una forte timidezza mi accompagna nonostante dall'esterno non sembra a detta degli altri dovrei mangiarmi il mondo facendo sport e teatro ? Vi ringrazio ancora delle vostri gentili risposte e se ci sarà qualche miglioramento sarò lieto di informarvi
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Buongiorno!
Al Suo amico non deve spiegare nulla! Sono scelte Sue e tali devono restare!
Lo ringrazi del tentativo di proporsi come MENTORE ma lo informi di non essere interessato a tale TRAINING.
Piuttosto mi compiaccio per l'attivita' teatrale che dovrebbe farLe molto bene! Esiste una forma di psicoterapia basata sul Teatro che permette, sotto la guida di psicologi arteterapeuti di interpretare vari tipi di personaggi e in tale modo acquisirnea livello pratico le caratteristiche emozionali !
Ci faccia avere Sue notizie se lo desidera! E auguri per tutto!
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Quando dice che il suo amico non ha interessi personali, ma solo buone intenzioni, le credo senz'altro.

La domanda che le ponevo riguarda se stesso: il suo amico la pensa così, e lei come la pensa? Quello che volevo suggerirle è che il suo pensiero è importante, anzi indispensabile. Al di là di quello che pensano gli altri.

Anche quando dice che "a detta degli altri dovrebbe mangiarsi il mondo, facendo sport e teatro", è un bel complimento che lei però sembra non riconoscersi.

A volte questo accade quando non diamo valore a noi stessi, quando non diamo spazio alle nostre idee e freniamo la nostra espressività.

Come le dicevo, per cambiare il senso di inferiorità e quegli aspetti di sé che condizionano la sua esperienza di vita, è necessario proseguire il lavoro psicoterapeutico.

Accanto a questo, se vuole attualmente sbilanciarsi con le ragazze, potrebbe dover tollerare il suo senso di timidezza e la forte ansia, cercando di avvicinarsi ugualmente, lasciando emergere il più possibile il suo desiderio.

Quando chiede a noi come farlo, forse si mette in luce una sua modalità: cercare negli altri risposte e suggerimenti, che invece solo lei può dare. E li può trovare, sbloccando quei freni che sono attualmente inibitori. Non posso in proposito non ricordare quella parola così carica di significato, "vegetale", che fa riflettere molto sul fatto che non sentiva valore in se stesso e, quindi, non poteva proporsi né avere una vita sua. Oggi però non è più così.

Per sbilanciarsi io potrei dirle che può cercare lo sguardo della ragazza che le piace ad esempio, per vedere se lo può ricambiare. Che può provare a dire un semplice ciao e vedere se la ragazza mostra un suo interesse a parlarle. Dipende dal contesto.
E poi, se le cose procedono, potrei dirle di prendersi comunque il suo tempo, e ascoltare anche le proposte della ragazza. Ci siete entrambi, e anche lei potrebbe avere qualche imbarazzo.
Se vi approcciaste fisicamente, potrebbe poi procedere a mano a mano, fin dove si sente.

Ma questo posso dirlo io come i suoi amici, la riflessione è quella di prima, cioè il fatto di poter trovare il suo modo.
Se c'è un reciproco interesse, si tratta di potersi lasciare andare. Sbloccando quei freni da solo saprà cosa fare. Allora ascolti gli altri che sono in buona fede, ma ascolti anche se stesso. È qui il punto.

Un caro augurio,
Enrico de Sanctis
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dopo
Utente
Utente
Caro Dott De Santis volevo rispondere dopo un po a quello che mi ha scritto . Nell'ultima parte del messaggio precedente ha centrato quella che è la mia condizione tendo a cercare negli altri risposte,rassicurazioni e incoraggiamenti non riesco a vedere il mio valore tendo alcune volte a sottovalutarmi e capisco questa cosa non va bene . Tendo a vedere alcuni miei amici intimi come idoli mi piacerebbe diventare come loro però mi sento inferiore e devo lavorare su questo . Per me è molto difficile lavorare su questo non riuscire ad avere una ragazza è abbastanza pesante . Provo quasi una sorta di paura del primo rapporto sessuale perchè lo vorrei avere e spero che succederà . Nonostante il mio senso di inferiorita' sento molto forte l'affetto dei miei amici al quale sono molto legato e con il quale ci vediamo spesso che pur capendo il mio imbarazzo non riescono a capire perchè rimanga bloccato con le ragazze. Pensi che molti anni fa prima di iniziare il percorso psicoterapico presso un CSM ero solo un cane e non uscivo mai di casa adesso il percorso psicoterapico l'ho interrrotto dopo un po' di anni perchè ho iniziato a fare lo studente . Se si ricorda avevo anche raccontato della possibilita' di andare con una prostituta e ho rifiutato la proposta . Ma chiudo dicendo vorrei tanto sbloccarmi ma ho paura di parlare ad una ragazza che mi piace . Questa ragazza l'ho conosciuta poco tempo fa ci scambiamo qualche battuta amichevole però non riesco ad invitarla a prendere una pizza e so già che se le cose andranno magari bene non riuscirò a dirgli che mi piace.Come faccio?
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve a lei,

capisco quando dice che è una situazione pesante non avere una ragazza e vivere un senso di paura, che sembra bloccarla.

A volte questo capita perché non si è costituito dentro di noi un senso di sicurezza e di fiducia in noi stessi. In proposito mi sembra coerente con il nostro discorso il senso di inferiorità che vive.
Come se forse vivesse una timidezza e non riuscisse a esprimere se stesso. Come se non avesse fiducia di piacere agli altri, alle ragazze in particolare. Come se non si sentisse all'altezza di quegli amici che sente come idoli, gli stessi che invece non comprendono come sia possibile che lei si senta così.

Questo può essere legato a ferite profonde del suo passato, che possono essere molto radicate e riguardare la sua storia più antica.
Quello che dice a proposito del percorso terapeutico mi sembra emblematico. Potremmo dire che viveva un senso di isolamento ed è significativo che ci sia stato un miglioramento. Ha potuto prendersi cura delle sue ferite e delle sue vulnerabilità nella sede adatta.

Le cose migliorano lentamente e serve uno spazio idoneo affinché possa avvenire un processo trasformativo, utile per sbloccare quei freni che le impediscono di parlare a una ragazza che le piace, per capire se anche lei nutre il suo stesso interesse.

Chiudersi significa non rischiare il no, ma significa anche rinunciare alla possibilità di ricevere un sì. E questa rinuncia può diventare un rimpianto che è fonte di amarezza.

Oggi, la sua ricerca interiore mi sembra mostrarci il suo desiderio di cambiare questa situazione, per riuscire un giorno vicino a correre qualche rischio, quando ne vale la pena, sapendo intimamente che potranno esserci per lei anche dei sì.

A proposito della ragazza che le piace, considerando che avete scambiato qualche battuta amichevole, posso chiederle se si è accorto che ha avuto verso di lei qualche curiosità oppure le è sembrato che fosse relativamente interessata?

Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
[#12]
dopo
Utente
Utente
Caro Dott.De Santis la ringrazio della risposta nel mio passato ci sono state parecchie ferite profonde legati ad atti di bullismo ed emarginazione a scuola ed una famiglia iperprotettiva sicuramente hanno influito e vorrei soffermarmi sulle sue parole sul fatto che le cose migliorano lentamente ed è vero dopo un lunghissimo percorso al CSM la situazione è migliorata però sento che manca qualcosa . Manca il senso di giusta sicurezza per essere resistenti che però è difficile avere ma con grandissima fatica si lotta per averlo. Generalmente non solo con le ragazze sono uno che non rischia abbastanza anche come studente del corso scienze dei servizi sociali ma anche nella vita da tutti i giorni dovrei essere piu' intraprendente . Per quanto riguarda la ragazza le racconto che l'ho conosciuta in palestra lei fa l'estetista e gli amici mi hanno convinto a curarmi le sopracciglia da lei e durante il primo contatto ho colto dei segnali che potrebbero interessanti come potrebbero anche non dire niente mi ha parlato di lei ,del suo lavoro inoltre sapeva del mio compleanno , abbiamo riso su varie situazioni forse anche per distogliermi dal dolore provocato dall'aggiustamento delle sopracciglia.Inoltre suo cognato che è uno dei miei amici piu'intimi e mio padrino di cresima mi aveva chiesto come mi sono trovato , come è andata con lei con la cognata. Ci ho pensato un po' su cosa volessero dire quei segnali ma poi è trascorso del tempo. Ora gentilissimo dott.De Santis come posso annientare la mia insicurezza penalizzante devo cercare di provarci anche con altre ragazze che potrei incontrare negli ambienti da me frequentati ma come ? Sono talmente inesperto che non so come si corteggia una ragazza . Mi serve fare un po'di esperienza .Naturalmente se ci saranno novità positive sarò ben lieto se le fa piacere di aggiornarla
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Trovo che le sue parole siano trasparenti e oneste.
Si lotta, come dice, e la strada per raggiungere una dimensione di maggiore forza, di "intraprendenza" ed espressività, non è semplice, è una vera e propria sfida.

Per corteggiare è necessario lasciarsi guidare dal proprio desiderio e, con un po' di fantasia, fare le proprie mosse, anche quelle che possono sembrarci banali. La semplicità può essere una strada più che buona.

È anche importante che la ragazza che le piace possa darle qualche segnale. Può cercarlo, anche chiederlo ad esempio con lo sguardo o con un sorriso, e intuitivamente può provare a riconoscere se è ricambiato o meno. Se fa qualche accenno di proposta e la ragazza ricambia, forse anche la ragazza le potrà dare qualche segnale.

Se però ci sono dei freni ai suoi desideri, se ci sono dei veti rispetto alla possibilità di esprimersi oppure ancora, ad esempio, se giudica male il suo possibile modo di proporsi, non potrà corteggiare.

Come lei dice benissimo, ci possono essere delle insicurezze che la penalizzano.
Da una parte può procedere facendo lo sforzo di proporsi nonostante non le venga spontaneo. Dall'altra parte può fare un lavoro più profondo su di sé, anzi proseguire il percorso che sente essere stato positivo, e capire come mai vive queste insicurezze mortificanti.

Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
[#14]
dopo
Utente
Utente
Caro dott.De Santis grazie di cuore per le parole che ha scritto nei vari messaggi anche se non è semplice proverò a fare qualcosa ne approfitto per chiedere ancora 2 cose 1) nonostante ogni esperienza sia diversa secondo lei potrei chiedere ai miei amici piu intimi e garantendo la riservatezza della conversazione e a chi se la sente di raccontarmi le loro esperienze da fidanzati come hanno fatto a fidanzarsi loro . lei pensa che accetterebbero di raccontarmi le loro storie anche per una esperienza di riferimento 2) potrei confidarmi con qualcuno dicendogli che mi piace una ragazza chiedendo qualche consiglio su come muovermi. Se ci saranno novità sarò lieto di agggiornarla
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Penso che possa chiedere a loro se hanno voglia di raccontarsi, soprattutto se sono amici intimi. Può confrontarsi con loro, ascoltarli e, poi, farsi una sua idea personale, anche misurandosi attraverso l'esperienza, nel tempo.

Un caro augurio,
Enrico de Sanctis
Ansia

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