Un sonno molto buono

Buongiorno,

da circa un mese soffro di disturbi del sonno.
Il tutto è iniziato in seguito ad una situazione di stress e ansia per fastidi di salute.
In passato ho sempre avuto un sonno molto buono e senza mai problemi anche in periodi di tensione, soltanto 3 anni fa ho avuto un periodo di un paio di mesi con grosse difficoltà a dormire in concomitanza con infezione da CMV (cosa poi associata alla concomitante infiammazione epatica).
Nella fattispecie il tutto è iniziato un mese fa con diverse notti insonni, alternatesi a notti in cui mi addormentavo dopo diverse ore con risveglio dopo massimo 4 ore.
Preciso che in questo mese non ho più avuto una sola notte regolare.
Negli ultimi 10 giorni ciò che accade è che riesco ad addormentarmi quasi subito per massimo 2-3 ore, e poi il tempo residuo della notte mi sveglio regolarmente ogni ora fino ad arrivare a mattina.
La cosa mi sta stressando molto dal punto di vista fisico.
Il mio medico mi ha dato della valeriana dispert con nessun effetto migliorativo e poi il songar, che ho preso solo un paio di volte visti gli elevati effetti collaterali, il quale alla prima assunzione ha funzionato, alla seconda non ha fatto assolutamente nulla.
Vorrei sapere un Vostro parere, ovvero se questa situazione dipende effettivamente da uno stato di stress mentale oppure se può essere associata ad altro e come mi consigliate di affrontarla.

Grazie
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Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Gentile utente,
Ci descrive una condizione di ansia che perdura da svariato tempo, motivo per cui le cause dei suoi disturbi del sonno potrebbero essere riconducibili a questo stato. Ciò potrebbe anche essere spiegato da uno stato di iperattivazione fisiologica, proprio dell'ansia, che ostacola il normale processo di sonno-veglia.
Se il suo medico non ha indagato oltre, ciò sembrerebbe confermare questa ipotesi.
Non mi soffermo sull'importanza fondamentale del sonno e sugli effetti negativi che la sua deprivazione reiterata ha sulla sua psiche e sul suo corpo. Le consiglio di rivolgersi ad uno psichiatra per un aiuto farmacologico che possa davvero aiutarla e le consiglio di associare ad esso un percorso di sostegno o, se dovesse essere necessaria, una psicoterapia da uno psicologo della sua zona.
Cordialmente

Dr.ssa Marta Stentella - Roma e Terni
Psicologa Clinica e Forense, Psicodiagnosta
www.martastentella.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66

Gentile utente,

i disturbi del sonno possono essere correlati a problematiche fisiche, ed anche all'area psicologica.

Quale delle due nel Suo caso?

E' innanzi tutto il medico che deve fare una diagnosi, se non altro escludente correlazioni con patologie organiche.
Al di là dei farmaci prescritti, la diagnosi è stata fatta?

Se si tratta di uno stato emotivo, il ricorso ad un nostro Collega può essere importante.

Nel frattempo come gestire?
Con i comportamenti che si consigliano in questi casi: rilassamento, regolarità nei rituali in preparazione, non assunzione di bevande alcoliche, ecc.

Ma immagino che abbia già provato, prima di scrivere qui...







Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#3]
dopo
Utente
Utente
Ovviamente ho provato ma con scarsi risultati..i primi giorni, essendo emersa improvvisamente, ho dato subito colpa all'ansia, tuttavia mi aspettavo che con la stanchezza dei giorni sarei crollato dal sonno, cosa che invece non accade. La cosa incredibile sono proprio i continui risvegli di ogni notte, quasi come se il sonno fosse talmente leggero da rompersi..in merito a situazione fisiologiche al momento stanno indagando su una infiammazione all'intestino che mi ritrovano e non ancora ben capita. Non credo comunque centri qualcosa..forse effettivamente un aiuto di un Vostro collega potrebbe in ogni caso aiutarmi.
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Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Gentile utente,
L'ansia potrebbe proprio causarle anche i risvegli notturni per via del "controllo" che viene messo in atto.
Provi davvero ad andare da un collega della sua zona.
Se le va ci faccia sapere come evolve la situazione.
Tanti auguri
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66

Abbinare attenzione al corpo e contemporaneamente alla psiche, nel Suo caso è il metodo migliore.