mucosi uretra

Salve,
vorrei sapere se è vero o meno che il setto uretrale è composto da due mucosi differenti, la prima nel primissimo tratto (1/2 cm circa) e successivamente dalla seconda fino ad arrivare alla vescica.
A settembre sono stato operato per un condiloma presente poco dopo l'ingresso dal meato (inizio dell'uretra ed eseguita meatomia) e il medico che ha eseguito l'operazione ha scongiurato la diffusione del virus lungo tutto il resto dell'uretra in quanto dopo quel tratto la mucosa cambia e il virus non riesce ad "attaccarsi" in quella zona.
Potreste confermarmi quando sostenuto dal medico e delucidarmi in merito alla questione?
Grazie.
Cordiali Saluti

Igor
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

è vero nell'uretra distale, alla fine, cioè a livello del glande, l'epitelio cambia e diventa da epitelio di transizione, che è quello tipico delle vie urinarie, un epitelio pavimentoso stratificato molle, simile alla mucosa del pene che troviamo anche dopo l'orifizio ureterale.

Detto questo però non è condivisibile che "la diffusione del virus lungo tutto il resto dell'uretra" non possa purtroppo determinarsi e quindi è bene continuare a monitorare attentamente la sua situazione clinica.

Risenta ora il suo specialista di riferimento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve,
il mio specialista di riferimento è lo stesso medico che ha eseguito l'intervento.
Anche durante l'intervento stesso ho chiesto se non fosse necessario indagare anche lungo il resto dell'uretra per scongiurare la diffusione del virus attraverso un uretroscopio flessibile.
Anche in quell'occasione disse che non era necessario, in quanto al di sotto della zona in cui si era presentato a me, non c'è possibilità che il virus si attacchi per il discorso dell'epitelio differente.
A termine dell'intervento ha introdotto il catetere e la mia paura fu che nel caso in cui ci fosse stato qualcosa, il catetere stesso l'abbia "strappato" e l'abbia portato fino alla vescica o comunque possa aver contribuito a una eventuale diffusione.
Durante l'ultima visita di controllo ha ritenuta pulita la zona interessata, nonostante vi sia una piccola "protuberanza" che a detta del medico è solamente la mucosa che si è lasciata andare e ha creato una specie di brufolo, tant'è che non ha ritenuto necessarie altre visite di controllo.
Cordiali Saluti

Igor
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

non so che altro dirle; risenta comunque ora, senza drammi inutili, il suo specialista di fiducia.

Ancora un cordiale saluto.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Salve Dottore,
mi rendo perfettamente conto che lei più di così non può fare.
Ho deciso di scrivere su questo forum per avere il parere di più medici.
Io mi sento piuttosto bene, inizialmente in certi momenti durante la minzione, soffrivo di un forte bruciore che partiva dalla pancia (vescica?) e percorreva tutta l'uretra e quando sentivo la necessità di urinare spesso lo stimolo era talmente forte che avevo la sensazione di farmela addosso e ciò mi portava a trattenerla.
Ne parlai con il mio medico di base e mi prescrisse un antibiotico che avrebbe dovuto risolvere entrambi i problemi.
Premetto che molto lentamente la situazione tendeva a migliorare da sola ma il fastidio era eccessivo.
Il primo problema si risolse, mentre il secondo migliorò ma il problema rimase.
Passati circa due/tre mesi quel forte stimolo è ancora presente ma poco alla volta tende a migliorare da solo.
Ne parlai con il medico che mi operò e mi disse che era un problema di prostata e mi diede il "Ferprost" da assumere per 60 gg.
Al di là di ciò io mi sento bene, anche se questa storia ha lasciato qualche strascico a livello psicologico, ma anche in questo senso la situazione è decisamente migliorata.
Il mio intervento su questo forum è anche per capire come muovermi, nel senso se è il caso di fare un esame per scongiurare la diffusione lungo l'uretra o se con un controllo periodico nella zona operata è sufficiente per poter star tranquillo.
Tutto ciò perchè in un futuro piuttosto breve vorrei, assieme a mia moglie, provare ad avere un figlio e vorrei assolutamente evitare che la mia situazione possa metter in pericolo sia lei che il bambino.
Mi sono permesso di spiegarLe la situazione giusto per darLe un quadro più completo.
Eventualmente saprebbe darmi il nome di un ottimo andrologo esperto in condilomi/hpv nella zona di como?
Grazie.
Cordiali Saluti
[#5]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

sulla questione "indicare un collega" le dico che questa non è la sede per una informazione così particolare e non di interesse generale.

Questo quesito è bene porlo, in prima battuta, al suo medico di fiducia e poi comunque, in altre sezioni del nostro sito, può sempre trovare un aiuto più mirato alla sua domanda.

Ancora un cordiale saluto.
HPV - Human Papilloma Virus

Papillomavirus (HPV): diagnosi, screening, prevenzione e tutto quello che devi sapere sul principale fattore di rischio del tumore del collo dell'utero.

Leggi tutto