Ragade anale e sessualità

Ho 30 anni e sono un ragazzo gay. Nel 2012 ho scoperto di avere una piccola ragade anale, perché manifestavo dolore in fase di evacuazione e sanguinamento sulla carta igienica. Sono intervenuto con la più famosa delle creme rettali e poi con delle pastiglie di glicerina, ma senza risolvere il problema: a distanza di alcuni mesi il problema si ripresenta, specie a fine primavera e durante l’estate. Purtroppo da allora non sono intervenuto ulteriormente e così mi sono portato il problema appresso. Questo è stato possibile perché, escludendo i primi tempi in cui il dolore era più forte, in seguito la ragade non mi ha mai causato un dolore atroce e un sanguinamento copioso, e questa circostanza mi ha indotto a non tentare la strada dell’intervento, ritenendola eccessiva per il mio caso, considerati i rischi annessi. Tuttavia, in questa situazione di STASI, mi sono completamente sottratto ai rapporti sessuali da passivo e la cosa sta cominciando a diventare un problema. Questo mio negarmi è stato motivato dalla consapevolezza che, già prima della ragade, ho sempre accusato un certo dolore durante questi rapporti e mai molto piacere, segno sia di un insufficiente allenamento sessuale, ma anche credo di uno sfintere poco elastico. Basandomi su questa considerazione, ho temuto che questa piccola ma fastidiosa ragade potesse peggiorare in caso di penetrazione. Come posso riprendere il discorso e cercare di risolvere il problema? Leggo di creme alla nitroglicerina. Sono di Lecce, a chi potrei rivolgermi per andare sul sicuro? Grazie
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Dr. Claudio Olivieri Chirurgo pediatrico 1.2k 50 19
Salve,
ho la sensazione che la ragade anale, in considerazione della sua astinenza da rapporti anali, possa essere secondaria ad un eventuale problema di stipsi. Anche il passaggio di feci dure sono responsabili di lesioni a carico della mucosa anale. Pertanto, in caso di stipsi, Le consiglio di rivolgersi al suo medico curante per intraprendere una terapia specifica, oltre ad un'adeguata alimentazione ed assunzione di acqua.
Cordiali saluti.

Dr. Claudio Olivieri

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta. Purtroppo ho inavvertitamente omesso un dettaglio significativo: non soffro di stipsi, forse ne soffrivo in quel periodo in cui la ragade si presentò, ma ho un’attività intestinale non solo regolare, ma frequente: vado al bagno quattro volte al giorno e sono vegetariano, quindi molta frutta e verdura. Come dicevo, l’astensione sessuale è dipesa dalla constatazione che nella mia vita non ho mai provato vero piacere dal rapporto anale e questo sia per via di una frequenza sporadica nei rapporti, ma anche, credo, per via di uno sfintere troppo rigido. Ho temuto, perciò, che per queste cause organiche potesse esserci un fastidio maggiore. Tuttavia, trattandosi di un problema non così doloroso come altri raccontano, ci ho convissuto, pur con queste grosse limitazioni della vita sessuale. Adesso vorrei riprendere il discorso e provare a risolvere il problema, ma senza ricorrere all’intervento, che mi spaventa (e che sono certo un medico reputerebbe eccessivo nel mio caso). In passato feci uso solo di proctolyn e poi di pastiglie di glicerina, ma senza risultati. Come dovrei comportarmi? Potrebbe indicarmi un centro specializzato cui rivolgermi, in Puglia o a Roma? Grazie
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Dr. Claudio Olivieri Chirurgo pediatrico 1.2k 50 19
La ragade anale certamente è comparsa alla sua precedente storia di stipsi. Se il suo alvo è regolare e non ha problemi con l'evacuazione, e quindi assenza di sintomatologia dolorosa o difficoltà nell'evacuazione, non penso che ci siano problemi a carico dello sfintere. In caso contrario, sarà utile una valutazione dal suo medico curante o proctologica.
Inoltre, le ragadi non richiedono un trattamento chirurgico ma solo medico.
Cordiali saluti.