mancanza di rapporti sessuali in coppia sposata

Buongiorno.
Domanda molto semplice, rispsota molto difficile:
da circa un anno, ormai, mia moglie mi ha chiesto per favore di astenerci dai rapporti sessuali.
Preciso che ci vogliamo bene, abbiamo molti interessi in comune, abbiamo qualche scambio di coccole (di solito per mia iniziativa, ma senz spingerci oltre un certo limite).
Io da molti mesi sono seguito da una psicoteraeputa, e seguo anche un percorso di consulenza on line ....
.... è lei, invece, che pare non interessata a trovare un riemdio, o meglio, è portata a pensare che questi problemi si debbano eventualmente risolvere
spontaneamente.
Il fatto è che io la desidero e in genere, pur avendo già i miei 55 anni, ho dei bisogni sessuali.
Che fare: da un po' mi "arrangio" con l'aiuto di video erotici.
Questo, se da un lato penso possa essere un aiuto a mantenere una situazione di equilibrio, dall'altro temo che mi porti ad una "pornodipendenza".
D'altra parte la ricerca di alternative in carne ed ossa sarebbe più dirompente.
Per ora sono stato molto sintentico, ovviamente ci sarebbe molto altro da dire...
...qualcuno mi può dare una mano?
Grazie
[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Il desierio sessuale è sentinella di vita.
Può deflettersi, oscillare, in funzione di oscillazioni ormonali, umorali o esistenziali...ma mai estinguersi del tutto.

La sua assenza può dipendere da:

Depressione
Disinvestimento emotivo
Problematiche psichiche
Di coppia
Disfunzioni sessuali di entrambi o di uno dei due
Problematiche uro ginecologiche
Ecc...

La diagnosi è complessa e non fattibile online

Provi a consultare queste letture, nel mio sito personale ne trova tante altre

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1240-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-prima.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4916-alibi-sessuali-i-nemici-del-desiderio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6137-che-fine-ha-fatto-il-desiderio-sessuale-desiderare-il-desiderio.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie.
Le letture che mi ha consigliato mi potranno di sicuro essere d'aiuto, ma in questi tempi, a parte il papa e il presidente della Repubblica, credo di essrmi rivolto a tutti e avere letto di tutto, prrovando persino le tecniche meditative della "presenza mentale" e avvicinandomi alle discipline tantriche.
E continuando a rimbalzare tra il tentativo di farmi una ragione per un matrimonio ormai "in bianco" e vivere castamente, l'escogitare modi per risvegliare in mia moglie il desiderio, o prendere atto della dissimetria tra noi due e cercare situazioni di equilibrio.
Ecco: la domanda concreta è, vista l'attuale situazione, e senza ipotecare il futuro, la pratica autoerotica con l'aiuto di immagini reperite sul web può essere "accettabile" o solo distruttiva (non faccio un discorso morale, solo psico-esistenziale)
[#3]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<Io da molti mesi sono seguito da una psicoteraeputa, e seguo anche un percorso di consulenza on line ....>>

Gentile Utente,
posso domandarle se i motivi per cui si è rivolto alla nostra collega sono altri o se sono relativi alle problematiche descritte qui? In ogni caso, ha già avuto modo di parlare di questa situazione in seduta?

In cosa consisterebbe, invece, la consulenza on line?
La psicoterapeuta ne è al corrente?

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gent. Dr.ssa Scalco.
I motivi per i quali mi sono rivolto alla Sua collega sono ANCHE relativi alle problematiche qui descritte.
Il percorso psicoterapeutico prosegue in modo regolare e sicuramente lo trovo di aiuto. D'accordo con la professionista e con mia moglie abbiamo anche fatto un incontro a tre, a seguito del quale è emerso, a detta della Dottoressa, ceh sicuramente mia moglie mi vuole molto bene. Le ha anche proposto alcuni incontri solo con lei (la psicologa con mia moglie) ma quest'ultima non ha ritenuto di cogliere l'opportunità.
Per quanto riguarda la pratica autoerotica, diciamo che la Sua collega che mi sta seguendo prende atto di quanto le racconto, con un atteggiamento piuttosto neutro, del tipo "fai quello che credi meglio".
La consulenza on line è su un sito a pagamento (con cifre devo dire assai modiche e "modulabili") dove il "coach" del quale non faccio nome per ovvie ragioni, mi sta cercando di aiutare a riappropriarmi di un buon rapporto con la mia sessualità e corporeità che, a suo parere, ho un po' abbandonato per l'ansia di essere gradito alla mia partner, oltre a propormi alcune piccole "strategie" di riavvicinamento a mia moglie nella dimensione dell'intimità, con le quali tentare, con tanta pazienza e calma, di sbloccare le reciproche rigidità ma senza precipitare le cose.
La psicologa che vedo "in carne e ossa" è al corrente di tutto questo e lo considera un aiuto compatibile con il suo.
E a questo sito perchè ho scritto?
Diciamo per sentire un po' più di voci e di punti di vista.
La questione principale, ora come ora, è che non ho proprio più idea di come riprendere in mano il filo del discorso, con la mia partner, al fine di non dico convincerla, ma di insillarle l'idea che si possa mettere in atto un percorso di "recupero" delle dimensioni mancanti della nostra coppia.
A volte ho persino l'impressione, che è qualcosa di più di un'impressione perchè me lo ha fatto velatametne intuire, che preferirebbe avere accanto a sè un uomo vivace, sorridente, ottimista, sereno, che avesse pure qualche "scappatella", piuttosto che un marito fedelissimo ma un po' scontroso, preoccupato per il futuro, ansioso, ecc., come purtroppo tendo a essere.
Grazie e buona giornata





[#5]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Signore,
partendo dal presupposto che ciascuno è libero di muoversi come meglio crede, (...dal momento che ci ha interpellati...) le esprimo le mie perplessità su questo modo di procedere.

Intanto, mi domando quali siano i titoli e, dunque, la formazione di questo "coach". Questione non da poco.

In secondo luogo, non condivido la possibilità che marito e moglie vengano seguiti individalmente dal medesimo professionista: ritengo che prima o poi si creerebbero dinamiche complicate, difficili da gestire per la collega e, soprattutto, deleterie per la vostra coppia.

Da ultimo, se -nonostante ciò- sente l'esigenza di richiedere ulteriori aiuti, a mio avviso, qualcosa da rivedere c'è.

Saluti.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno.
Visto che me lo chiede, le riporto i dati sintetici della formazione di quello che ho chiamato il "Coach" (ovviamente mantenendone l'anonimato);

Laureato in Filosofia presso Università degli Studi di Bologna
Laureato in Psicologia Clinica presso Università degli Studi di Urbino

Specializzato nelle seguenti discipline:

Psicologia Analogica e Ipnosi Dinamica: formazione quadriennale presso Istituto Cid-Cnv (Milano)
Programmazione Neuro Linguistica: formazione biennale presso NLP-Comprehensive (Colorado, USA)
Problem Solving Strategico: formazione biennale presso Centro di Terapia Strategica (Arezzo).

Può voler dire tutto e niente, lo so, inoltre non ho motivi personali per sostenere la competenza di questo signore, ma insomma, è tanto per dire che non ha il diploma di scuola alberghiera (con tutto il rispetto per chi sceglie tale professione, ovviamente).

Per il resto, è evidente che non ho la sensazione di non avere ancora imboccato la strada giusta, non perchè chi mi sta aiutando non lo faccia con competenza e buona volontà, ma perchè la situazione è contorta.
Ed è contorta, paradossalmente, perchè mia moglie tende a farla semplice: in pratica, forse banalizzando un po', il suo punto di vista è: io, caro marito, ti voglio tanto bene, però dopo 27 anni di matrimonio, durante i quali ho dovuto convivere con le tue ansie, le tue preoccupazioni, la tua iper-programmazione (anche riguardo al sesso, ma non solo) è chiaro che il desiderio, la voglia di far l'amore, di scambiarsi intimità, è alquanto caduta. se poi ci mettiamo i pasticci ormonali dell'inzio della menopausa e alcuni altri piccoli disturbi, insomma qualche avvisaglia del'inizio della vecchiaia, per entrambi, non puoi pretendere di avere accanto una dona appassionata e "assatanata di sesso". Io ti voglio bene, non ti voglio lasciare, "stai sereno", cogli il bello e il bono che nella nostra coppia e nella nostra famiglia c'è in abbondanza, dimentica per così dire la dimensione erotica, oppure se ne senti l'esigenza arrangiati col "self service" , e forse così facendo anche in me qualcosa si risveglierà.

Il fatto è che io questa pazienza e serenità non riesco ad ottenerle così spontaneamente.
Come a dire ad una eprsona affamata: dimentica di avere fame, e dopo forse ti darà da mangiare......

Da ultimo: vedo che non ha minimamante citato la mia problematica relativa all'autoerotismo, il che mi fa pensare, non so se sbaglio, che anche per lei è qualcos di molto relativo, tipo: se senti il bisogno, praticalo, non fartene un cruccio....
[#7]
dopo
Utente
Utente
P.S.: in tutto ciò, ho 55 anni e mi ritrovo a masturbarmi come se fossi un adolescente....anzi, in realtà da adolescente, causa una educazione molto rigida, non l'ho mai fatto.
Ecco: magari sta qui una delle cause degli attuali problemi, si ma col senno di poi ecc. ecc.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"Le letture che mi ha consigliato mi potranno di sicuro essere d'aiuto, ma in questi tempi, a parte il papa e il presidente della Repubblica, credo di essrmi rivolto a tutti e avere letto di tutto, prrovando persino le tecniche meditative della "presenza mentale" e avvicinandomi alle discipline tantriche."

Le letture, così come il papà, il presidente della repubblica ed anche il coach, di certo non curano!

Non attivano cambiamenti e non lavorano a fondo sulla salute sessuale della coppia che è ben più delle discipline tantriche...

K'autoerotismo inoltre, non là mai fatto male a nessuno, se non è compulsivo
[#9]
dopo
Utente
Utente
Penso che le sia sfuggito un accento di troppo....mi riferivo al Papa...non almio papà, che ha lasciato questo mondo due anni fa, alla rispettabile età di 89 anni.
Ma a parte le battute che uso per alleggerire un po' il discorso,
uno allora che cosa deve fare per curare la salute sessuale della coppia? Specialmente se la partner sembra non accorgersi del problema, o meglio, se ne accorge ma sembra ritenere ceh qeusti problemi o si risolvono spontaneamente o non c'è nulla da fare....
....ripeto, a parte il tono un po' scanzonato, sono veramente preoccupato e confuso....

Quanto all'autoerotismo: come si fa a capire quando è compulsivo?
[#10]
Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Mi inserisco in questa complessa discussione per chiederle se non sia il caso che più di cercare stratagemmi.. tecnici, non ha mai pensato di cambiare un pò il modi di porsi in generale, provare ad essere un pò brillante, divertente, simpatico, proporre qualche uscita diversa , come se dovesse conquistare una donna nuova, perchè come diceva Lea Quaretti , compagna e moglie di Neri Pozza,..la complicità delle anime è il prerequisito della complicità ..dei corpi.." Forse si può provare.. !?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#11]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

non è così facile identificare i gradini in discesa attraverso i quali Sua moglie ha .. perso il desiderio.
Qiuamto da Lei riferito sembra attribuirlo al Suo carattere o comportamenti.

Ma chissà se , negli anni in cui ancora avevate raporti, la signora ha avuto una vita sessuale felice! Quando questo accade, è raro che la donna vi rinunci, a qualsisia età.

Voglio dire che l'attenzione deve essere spstata su di lei, per comprendere il suo punto di vista. Senza che qesto farantisca alcunchè beningeso; solo una maggiore empatia nella coppia

Sui "matrimoni senza sesso" le consiglio:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4697-matrimoni-senza-sesso-sempre-di-piu-perche.html

Sul cosa fare,
oltre che quanto consigliatole precedentemente,
un percorso psy di coppia potrebbe certamente giovarVi.
[#12]
dopo
Utente
Utente
Vita sessuale felice? magari non sempre al top, ma a suo dier, abbastanza.
Il problema è che lei NON HA ASSOLUTAMENTE NESSUNA INTENZIONE DI INTRAPRENDERE UN PERCORSO DI PSICOLOGIA DI COPPIA.... MA PERCHE? COME DICEVA IL GRANDE IANNACCI, PERCHE' NO! E MICA POSSO OBBLIGARLA.
L'altro problema, che certo non è un problema, ma un fattore di complicazione: è che nè io nè lei abbiamo intenzione di separarci.
Il suo punto di vista è questo: pur essendo disposta ad ammettere qualche difetto anche da parte sua, ritiene che cause della crisi siano tutte dalla mia parte: atteggiamnto ansioso, iperprogrammazione, scarsa predisposizione alle relazioni sociali, "starle troppo col fiato sl collo" , chiederle sempre troppe conferme e giustificazioni atteggiandomi, dice, più come figlio che come marito.
Tutto questo ha fatto spegnere il trasporto erotico verso di me, procurandole anche qualche problemino fisico che, forse, potrebbe addirittura avere cause psicosomatiche.
Coem dovrei cambiare? Vivere il presente, prendere salute e malattia per quel che sono senza fasciarsi la testa inutilmente, stare bene con me stesso, ecc.: forse, così facendo, se dovessi riuscirci, lei potrebbe anche riscoprire un uomo nuovo in me e qualcosa potrebbe risvegliarsi....
....chissà se ce la farò.....

[#13]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<....chissà se ce la farò.....>>

Gentile Signore,
l'analisi che sua moglie ha fatto della situazione è precisa, così come dettagliate sono le sue richieste e le sue "lamentele".
Ha già così valide indicazioni su quale direzione dovrebbe prendere il suo cambiamento, prima di tutto per se stesso e, probabilmente, di riflesso, sulla vostra coppia.
Già nei suoi post precedenti mi pare che, in linea di massima, si sia descritto più o meno allo stesso modo in cui la dipinge sua moglie.
Le è stata già sottolineata la necessità di lavorare su di sé e gliela ribadisco... tra l'altro, ha già la fortuna di aver intrapreso un persocorso psicoterapeutico: si tratta forse di fare il punto della situazione e, se necessario, aggiustare un po' il tiro.
Il farcela o meno dipende in grande misura dalla sua motivazione.

Saluti.

[#14]
dopo
Utente
Utente
E poi dicono che le consulenze on line sono inutili.
A me questa risposta della Dr.ssa Scalco mi sembra molto utilie e mirata.
Soprattutto, mi conforta il fatto che ci si riconosca una chance di recupero, anche in una situazione di fatto problematica.

Una domanda: nel "percorso di recupero", che può essere anche molto lungo, e durante il quale il sesso con la partner è evidentemente bandito, quello dei due che invece ne sente l'esigenza, può sentirsi autorizzato a "rimedi alternativi"?
nel senso, dobbiamo considerarli controproducenti perchè è meglio essere "solidali" con la propria partner, oppure viceversa possono essere d'aiuto per vivere più equilibratamente e serenamente il lavoro di "riassestamente con la partner stessa?
Sto chiedendo un'autorizzazione all'autoerotismo e/o magari alla scappatella? Forse. Ma non certo sotto il profilo morale, non è questo il luogo....sotto il profilo "psico-esistenziale", relativo alle strategie migliori per rendere vivibile e addirittura serena una situazione potenzialmente esplosiva.
Ma sarei disponibile anche alla castità totale, se fosse la scelta più utile.....
[#15]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<E poi dicono che le consulenze on line sono inutili.>>

Chi è che dice queste ERESIE ? ;-)

Mi fa piacere che il mio intervento le abbia offerto spunti di riflessione positivi, ma non pretenda di risolvere tutto qui: faccia tesoro dei "nuovi" pensieri e li utilizzi nella prossima seduta.

Cordialmente,
[#16]
dopo
Utente
Utente
Ciò che mi è piaciuto di più nel suo intervento, ma anche in quelli delle sue colleghe (chissà perchè mi hanno risposto tutte professioniste donne, forse è solo un caso, forse perchè, al di là della professione, voi donne siete più sensibili su certi discorsi) è che non avete preso in considerazione un'ipotesi di separazione.
Mi sarei aspettato, ma evidentemente sbagliavo, che più esperti mi avrebbero suggerito qualcosa del tipo: "se ti sembra che da parte della tua partner non ci sia intenzione di cambiare, o di mettere in atto percorsi di cambiamento, tipo terapia di coppia, è meglio che vi lasciate".
Questa non è una garanzia che allora non ci lasceremo, ma mi aiuta a pensare che non sono un "povero pirla" se ci tengo a mantenere in vita la nostra coppia.
Poi, che strano, dopo momenti di tensione e di scoramento, come quello di stamattina, mi scopro più sereno di quanto potrei sperare, e allora mi dico che forse un matrimonio senza sesso, per un certo tempo, o per sempre, non comporta necessariamente infelicità.
Forse ci sto male più perchè mi dico che NON DOVREBBE ESSERE COSI', che non perchè la cosa in sè mi turbi eccessivamente.
Però la mia mente è in continuo rimbalzo tra decisioni e prese di posizione in un senso o nel senso opposto, si, proprio sereno del tutto non lo sono....


[#17]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66

La sessualità è solo una fetta, peraltro molto dolce, della torta che rappresenta la vita in comune di una coppia.

Se manca, specialmente uno dei due ne soffre.
Ma se manca tutta la torta, talvolta ne soffre di più.

Sta ad ognuno valutare.

Sta alla coppia però anche considerare eventuali possibili rimedi (terapia di coppia). Ma talvolta si giunge "fuori tempo massimo".

[#18]
dopo
Utente
Utente
Mi piace il paragone della torta, anche perchè sia io che mia moglie, fin da tempi "non sospetti", abbiamo sempre concordato nel ritenere che il sesso sia considerato da noi maschi un po' come, anche se non soltanto, una medicina, alla quale ricorrere nei momenti di difficoltà, e invece dalle donne più come la ciliegina da mettere sulla torta di una situazione felice già di suo.
Non dico che questo valga sempre e comunque, ma noi tendiamo a percepirlo così.
Quindi, ecco, diciamo che da qualche tempo a questa aprte la torta della nostra coppia c'è, ma è un po' malandata, e soprattutto manca della fetta sulla quale porre la famosa ciliegina.
Ma vorrei dire anche altro: anzitutto questi colloqui on line sia pure non formali e non terapeutici in senso proprio mi sembrano tutt'altro che controproducenti, specialmente quando si toccano argomenti che, mi sa tanto, toccano una fetta (ci risiamo con la torta ...) molto ampia delle coppie sposate o conviventi da tempo.
Bene, mi sono detto questo:
E' GIUNTO IL MOMENTO DI SMETTERLA, DA PARTE MIA, DI AFFRONTARE LA VITA SEMPRE NELLA PROSPETTIVA DI QUELLO CHE DEVO O NON DEVO FARE.
Probabilmente si tratta di una "deformazione" dovuta ad un certo tipo di educazione cattolica ricevuta, che, anche se col senno di poi mi rendo conto di come possa aver creato in me parecchi problemi, non nego abbia una sua validità: è chiaro che è giusto impostare la propria vita anche su una serie di doveri, relativi a ciò che è giusto o non è giusto fare, altrimenti si vivrebbe nell'anarchia e nell'arbitrio, però il vero obiettivo della morale, anche di quella "sanamente cattolica", non dovrebbe essere di fare o non fare in base ad un dettame esterno, ma ad una presa di coscienza interiore.

Quindi, è vero, mi ero prefigurato che la mia vita matrimoniale AVREBBE DOVUTO ESSERE IN UN CERTO MODO, e dal momento che non si è sviluppata esattamente così, mi sto continuamente crogiolando con domande su che cosa allora deve o non deve essere:

- posto che mia moglie ha dichiarato senza mezzi termini di aver perso ogni "trasporto erotico" verso di me (non l'affetto, il volermi bene, nè ha dichiarato di escludere che le cose possano in futuro cambiare di nuovo: su questo non si sbilancia).
- posto che NON VUOLE INTRAPRENDERE UN PERCORSO DI COPPIA, FONDAMENTALMENTE PERCHE' LO RITIENE INUTILE SE NON VEDE DA PARTE MIA UNO SPUNTO CONCRETO DI CAMBIAMENTO.

Posto quanto sopra, credo che l'unico percorso per un recupero di un po' di serenità e per il superamento di una situazione per me dolorosa sia il passaggio da un atteggiamento del DOVER ESSERE, a quello dell'ESSERE.
Basta chiedermi se DEVO IMPEGNARMI EPR IL MANTENIMENTO DELLA COPPIA oppure DEVO SEPARARMI.

Basta chiedermi se DEVO CONDIVIDERE MIO MALGRADO LA SITUAZIONE DI FATTO DI ASESSUALITA' CHE STA VIVENDO MIA MOGLIE, OPPURE DEVO SFOGARE I DESIDERI E GLI IMPULSI SESSUALI IN ALTRO MODO

BASTA CHIEDERMI SE DEVO MANTENERE LE APPARENZE DI UNA COPPIA FELICE PER LA GIOIA DEI FIGLI DEI GENITORI ANCORA VIVENTI DEGLI AMICI ECC.
OPPURE DEVO FARE "OUTING" UNA BUONA VOLTA PER METTERE LE COSE IN CHIARO CON CHI MI STA INTORNO.

L'unica strada sensata è abbandonare l'atteggiamento del DOVER ESSERE per vivere quello dell'ESSERE.

Un esempio epr tutti: ieri sera, prima di addormentarci, dopo una giornata un po' critica, mmia moglie mi ha guardato, mi ha sorriso e mi ha baciato: BENE, IN CASI DEL GENERE, INVECE DI CHIEDERMI SE DOVEVA O NON DOVEVA BACIARMI PERCHE' E PER COME L'HA FATTO..... DEVO COGLIERE IL MOMENTO.

Tanto, comunque, anche l'amore più eterno è caratterizzato dall'impermanenza: prima o poi uno dei due muore, poi muore anche l'altro.....il dopo, anche se si ha fede...chissà come sarà...

Quindi, comunque, il passare dal DOVER ESSERE all'ESSERE. DAL DOVER VIVERE al VIVERE è un bene di per sè....se poi servirà anche a risvegliare il fuoco della coppia, tanto di guadagnato...




[#19]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66

Ritengo molto interessanti le riflessioni che questa "corrispondenza" Le ha suscitato.
E sono lieta del nostro ruolo qui.

La inviterei a riflettere sul fatto che, prima di prendere una decisione che avrà conseguenze su ambedue, un confronto esterno possa essere "corretto" e produttivo.

E poi OK per
<<INVECE DI CHIEDERMI SE DOVEVA O NON DOVEVA BACIARMI PERCHE' E PER COME L'HA FATTO..... DEVO COGLIERE IL MOMENTO.<<
forse anche Sua moglie attende ciò...




[#20]
dopo
Utente
Utente
Esistono ciechi felici, anche se desidererebbero tanto vedere
Esistono paraplegici felici se desidererebbero tanto camminare
Esistono persone affette da gravissime malattie felici, anche se desidererebbero essere sane.
Può esistere anche una coppia "affetta" da mancanza di sesso, ma felie, anche se uno dei due il sesso lodesidererebbe....

P.S.: esiste una forma di "ricerca conpulsiva di consulenza on-line"?
[#21]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66

<<P.S.: esiste una forma di "ricerca conpulsiva di consulenza on-line"?<<

Sì, certo.

E' proprio per evitare ciò che, giunti ad una certo numero di repliche, concludiamo il consulto.

Consideriamo di essere giunti a quel punto; e dunque la restituiamo alla concretezza del percorso psy di persona.

Saluti cordiali.



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