si riesce a rinunciare all'amore per la famiglia?

Buonasera, mi rendo conto che la mia sarà una storia già sentita ma vorrei provare ad avere delle risposte per cercare di uscirne il più velocemente possibile... sono sposata con 2 figli di 10 e 12 anni, ho vissuto un matrimonio abbastanza felice, senza troppe problematiche e tensioni ma abbastanza piatto, anche sessualmente. Conosco un'altra persona per lavoro con il quale collaboro per un paio di anni senza che mai succeda nulla anche se dentro sentivo muovere qualcosa...ad un certo punto però le cose cambiano e finiamo insieme, la storia si protrae per un anno fra allontanamenti e ritorni finchè non ci troviamo entrambi innamorati da non riuscire più ad uscirne. Un anno fa io lo metto davanti ad una scelta: o andiamo avanti nella prospettiva di un noi o rientriamo nei rispettivi matrimoni cercando di recuperarli (il mio lo vedevo già perso ma lui il suo no). Lui decide di recuperare ma dopo un mese torna e ricominciamo...era agosto, siamo andati ancora avanti fino a novembre dove abbiamo deciso di staccare davvero e vedere che succedeva, capire se volevamo davvero un futuro. Passa un altro mese e ritorniamo insieme fino a che la moglie non gli trova un mio messaggio, a quel punto lui sparisce per un altro mese per poi tornare ancora, deciso a separarsi per stare con me. Inizia un percorso di separazione guidato da un terapeuta, le dice di non amarla più e stoppa ogni rapporto fisico con lei, io faccio altrettanto con mio marito nel rispetto di una prospettiva comune che ci voleva usclusivi l'uno per l'altra. Andiamo avanti fino ad una settimana fa dove il terapeuta gli consiglia di uscire di casa e lui parla con lei e lei impazzisce e gli chiede di non farlo. Loro hanno un bambino piccolo e lei gli rovescia addosso tutte le responsabilità sul suo ruolo di padre e nei confronti della famiglia e lui va in crisi e mi molla! Provengono entrambi da un educazione cattolica dove la famiglia va preservata e lei è rimasta accanto a lui senza mai mollare, devastata da tutto quello che lui in questi mesi gli ha detto. Lui è follemente innamorato di me e io di lui, il terapeuta non vede altra soluzione al divorzio ma lui ora ha scelto un'altra strada, quella della famiglia...Quello che mi chiedo è, quanto è capace una persona ad andare oltre il sentimento che prova per portare avanti con la sola volontà un matrimonio in cui praticamente non crede più? Esiste ancora speranza per quella strada che tanto avremmo voluto? Lui in questi mesi non ha avuto supporto dalla famiglia che lo ha pressato affinchè non mollasse e questo non lo ha aiutato e ora è molto provato ma io sono stufa e non capisco se aspettare o pure no. Grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

forse anche lei, nei panni della moglie del suo amante, farebbe di tutto per convincerlo a restare con la famiglia, tanto più i presenza di un bambino piccolo: il punto quindi non è se la moglie gli ha fatto una scenata e se i parenti insistono perchè non mandi all'aria il matrimonio, ma se lui è abbastanza preso da lei (non solo fisicamente) per rinunciare agli impegni che ha reso e alla famiglia che ha costruito.
Non è da escludere infatti che la forte attrazione che provate sia solo attrazione - almeno da parte di lui - e che non sia mai stato realmente convinto di mollare tutto per stare con lei.

La sua situazione è diversa, perchè ha ormai dato per spacciato il suo matrimonio, ma è possibile che per lui la vita di coppia e in famiglia non sia pessima come la sua: di conseguenza l'intervento di familiari che hanno cercato di "farlo ragionare" (dal loro punto di vista) lo ha fatto probabilmente riflettere in maniera più approfondita sulle conseguenze della scelta che stava per compiere e giungere a cambiare idea (nonostante il parere del terapeuta che gli consiglia invece il divorzio).

Le suggerirei di ascoltare quello che lui ha da dire per spiegare la rinuncia che sta compiendo per comprendere le sue vere ragioni e cercare di capire se, anche dopo tutto quello che è successo, ha capito di tenere alla moglie e alla famiglia più che a lei, perchè è possibile che si sia reso conto proprio di questo.
Se le cose stanno così non credo abbia senso che lei si attenda un ulteriore dietro-front che non abbia poi lo stesso esito al quale sta assistendo oggi.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottoressa, è davvero tutto così scontato? Davvero 1+1 fa 2 e stop? Non voglio passare dall'illusa che si attacca ad una vana speranza o che ha vissuto questa storia "da sola". Mi ritengo una donna consapevole, questo amore lo abbiamo vissuto in due, abbiamo tanto sofferto in due, abbiamo pianto ad ogni distacco e l'ho visto stare male ad ogni passo che lo allontanava dal suo bambino, come stavo male io al pensiero dei miei figli che comunque avrebbero vissuto con me. Allo stesso modo l'ho visto soffrire quando ha deciso di chiudere con me, tanto male, e male sta anche ora. Ha deciso di fare la cosa"giusta" non la cosa che avrebbe voluto. Quanto si può andare avanti così? Reprimendo i propri sentimenti? A me sembra impossibile ecco.
Comunque la ringrazio.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Solo lui ha le risposte a determinate domande e possono essere risposte che non le piaceranno, ma credo sia importante che cerchi di averle.

Per quanto i sentimenti che lui ha per lei siano reali non sono i soli che prova e non annullano quelli verso la moglie, i figli, la famiglia: se ha preso questa decisione nonostante il fatto che il suo terapeuta lo stesse aiutando e motivando a separarsi significa che sul piatto della bilancia qualcosa ha pesato più del previsto, portandolo a fare una scelta chiara, per quanto sicuramente sofferta.