Presunta allergia di un bambino ai farmaci

Salve a tutti, circa un mese fa mio figlio di 6 anni ha assunto alla sera, in occasione di una infiammazione alla gola, una supposta di niflam 285 gr.
Al mattino successivo si è svegliato con un modesto dolore e con un evidente gonfiore del pene e dei testicoli, ci siamo recati al più vicino pronto soccorso dove gli è stata diagnosticata una presunta contusione al pene, con idrocele a dx e testicolo sx ascendente e si richiedeva ecografia testicolare. Dopo24 ore il gonfiore è sparito, di conseguenza fatta l'ecografia è risultato tutto normale.
La stessa situazione si è ripetuta un mese dopo il 24/10/2008, stesso medicinale, somministrato alla sera, stessa conseguenza il mattino dopo.
Da li, dopo la strana coincidenza e dopo avere segnalato l'assunzione del farmaco al chirurgo dell'ospedale, lo stesso medico è arrivato alla conclusione che il gonfiore è stato provocato dal sudetto farmaco.
Volevo segnalare inoltre che all'età di 3 anni si è manifesta orticaria, senza bruciore, a causa della somministrazione di panacef antibiotico e gonfiore all'orecchio dx con la somministrazione di antus sciroppo in data 10/10/2008. Volevo sapere quale iter seguire, se sia opportuno fare dei test allergologici ai farmaci, grazie.
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Attivo dal 2008 al 2009
Allergologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente,
dalla storia raccontata sembra effettivamente che ci siano delle correlazioni tra assunzione dei farmaci e comparsa di reazioni avverse.
Stabilire se queste siano state o meno di natura allergica (o da effetti secondari e collaterali del farmaco o da sovradosaggio o da interazioni farmacologiche per farmaci assunti contemporaneamente) non è cosa semplice ed è compito dell'allergologo mettere insieme l'anamnesi e la storia clinica (quanto più dettagliata è possibile, e non solo in merito alla dinamica delle reazioni avverse), le molecole sospettate (nel suo caso l'antiinfiammatorio, l'antibiotico e l'antus; ma non solo, anche gli altri componenti di ogni prodotto, dagli eccipienti agli aromatizzanti, ecc.), i pochi test diagnostici che sono disponibili (solo per un numero limitato di farmaci) e gli eventuali test di tolleranza per i farmaci.
Questi ultimi vengono in genere effettuati per farmaci alternativi a quelli sospettati (cioè con struttura chimica diversa) ed in ambiente protetto, cioè in presenza dell'allergologo e del rianimatore (per la possibile comparsa di reazioni gravi).
L'argomento è vasto e complesso; a partire da queste poche notizie potrà rivolgersi all'allergologo di fiducia della sua zona che saprà chiarile meglio la situazione.
Cordiali saluti.
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dopo
Utente
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Dr. Cassaglia, la ringrazio per la risposta al mio quesito,
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