Ghiandole salivari

Buona sera

in passato (ero una ragazzina) ho avuto problemi con le ghiandole salivari risolti con dilatazione dei dotti salivari.
Ultimamente il problema si è presentato nuovamente con un linfonodo sotto la mandibola sx risolto con assunzione di antibiotico per una settimana.
Ho eseguito ecografia durante la fase di gonfiore il cui risultato è il seguente:
tiroide ai limiti inferiori per dimensioni con morfologia ed eco struttura disomogenea. Lobo dx dap mm 8 lobo sx dap mm 9. Nel lobo dx nodulo solido di mm 7. Alcuni linfonodi millimetrici latero cervicali di morfologia aspecifica. Non alterazioni di verosimile pertinenza paratiroidea. Marcata alterazione morfostrutturale delle sottomandibolari e della parotidi come per evoluzione fibrosclerotica di pregresse flogosi. Più marcata alterazione morfostrutturale si osserva a carico della ghiandola sottomandibolare di sx che appare ipoecogena come per condizione edematosa in atto. Dilatati entrambi i dotti di Warthon con diametro trasverso di cm 1. Presenza di linfonodi reattivi centimetrici angolo mandibolari specie a sx. Si consiglia monitoraggio delle ghiandole salivari.

Vorrei un Vs/ commento su questo risultato ed un consiglio, e/o un farmaco per aumentare saliva.
Ringrazio per la collaborazione ed invio cordiali saluti.
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Prof. Giorgio Bandiera Otorinolaringoiatra, Foniatra 60 2
la dilatazione delle vie escretrici salivari è riportata essere il presidio terapeutico più importante per le scialoadeniti ricorrenti dell'infanzia. la situazione attuale sembra essere diversa. bisognerebbe capire se c'è una patologia sistemica sottostante di tipo auto immunitario. potrebbe essere utile una visita immunologica ed eventualmente la biopsia delle ghiandole salivari minori. cordialità.
giorgio bandiera

Prof. giorgio bandiera
direttore U.O. chirurgia endoscopica rinosinusale
policlinico SantAndrea
università "Sapienza" Roma

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno

ringrazio per la veloce risposta alla mia richiesta.
Della Vs/ proposta ne parlerò con il mio medico curante.

Grazie ancora.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, non escluderei che le due patologie, giovanile e attuale, siano collegate.
Da ragazzina con tutta probabilità lei presentava una Parotite Ricorrente Giovanile, patologia ritenuta enigmatica.
Il vero problema di questa patologia non é tanto l'episodio, più o meno acuto, ma la sua incomprensibile ricorrenza, cioé il ripetersi bizzarro degli episodi.
Personalmente ritengo che la parotite ricorrente, come tutte le patologie ricorrenti, trovi un'indispensabile e determinante elemento patogenetico nel terreno piuttosto che nell'agente eziologico. Per terrreno intendo una struttura sfavorevole, che in questo caso é costituita dall'ipertono del massetere legato alla sfavorevole occlusione dentaria. Il massetere comprime il dotto di Stenone,, cioé quel tubicino che che porta la saliva dalla ghiandole Parotide al vestibolo della bocca, all'altezza del primo molare superiore. La compressione causa ristagno salivare e quindi il gonfiore a molte dell'ostruzione. Il ristagno favorisce l'infezione e a volte la formazione di calcoli. Queste, però, sono entrambe complicanze e non la vera patologia: infatti ricorrono nonostante le terapie. Anzi, se il probema si lmita al gonfiore senza infezione, e se i calcoli non vengono riscontrati riscontrati dalla ecografia , il caso clinico rimane incompreso, ma se riscontrati portano fuori strada, come tutte le volte che si confonde la causa con l'effetto.
Nel suo caso è possibile che la situazione strutturale di fondo, rimasta a predisporre ricadute temporaneamente evitate con la dilatazione meccanica dei dotti, abbia facilitato l'attuale ricaduta, come anche il quadro ecografico, che probabilmente riflette l'evoluzione nel tempo dei ripetuti episodi di parotite.
Per questo le suggerisco di consultare anche un dentista-gnatologo , esperto in disfunzioni cranio mandibolari., cioé di quella problematica che ruota attorno all'articolazione temporo mandibolare (ATM).
La terapia consiste nell'applicazione di un dispositivo intraorale che, riposizionando la mandibola, comporti la detensione del muscolo massetere prima contratto: la cessazione delle crisi costituisce chiara conferma diagnostica.
Sottolineo che, se il caso non viene compreso e il danno tissutale, già evidenziato dall'ecografia, si aggrava, la prognosi può essere triste: nell'adulto prima o poi si va alla parotidectomia, oltretutto con grave rischio di lesione del facciale.
Le suggerirei di dare un'occhiata, in questo stesso sito all'articolo linkato qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1217-parotite-ricorrente-e-calcoli-salivari-colpa-dei-denti.html

Cordiali saluti ed auguri

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno
molte grazie per i Vs/ suggerimenti che prenderò in considerazione.
Cordiali saluti ed auguri di Buon Ferragosto.