Prostatite, infiammazione vie urinarie, colite?

Gentilissimi dottori, ho scoperto da poco questo sito e vi vorrei porre un quesito. Cercherò di riassumera la mia situazione in breve.

Giugno 2015
Comparsa macchia rossa sul glande, senza prurito o bruciore. Pensando ad un'infezione micotica applico canesten 2 volte al giorno per due settimane con nessun risultato.
Decido di "andare pesante" assumendo Bentelan in compresse per 3 giorni e la macchia scompare.
Effettuo visita dermatologica purtroppo senza sintomi e la dottoressa non può che rimandarmi a casa consigliandomi lavaggi con Intimoil.
Nel frattempo la situazione al glande peggiora, con gonfiore, rossore intenso e per una settimana fimosi.
Applico localmente una crema cortisonica con il benestare della dermatologa e la situazione migliora.
Cosa peggiora, però, è la pelle del glande che comincia a squamare sui lati e diventa secca e screpolata nella parte superiore (situazione che tutt'ora permane).
Agosto 2015
A seguito di un forte stress la macchia ritorna e i gonfiori pure. La dermatologa dice che potrebbe essere di tutto, da dermatite da stress a psoriasi. Vista l'assenza di sintomi a livello "estetico" ha escluso possibili MST.
Effettuo per scrupolo analisi del sangue e urine e a parte il colesterolo alto e le gamma GT un po' elevate non emerge nulla. Urine a posto tranne per le proteine alte e rari leucociti.

I problemi vanno e vengono fino a maggio, quando dal nulla compare un forte senso di pesantezza del retto unitamente a un'incontrollabile stimolo di urinare. Dopo la visita urologica mi viene detto che ho la prostata un po' costipata.
L'urologo prescrive a me vesiker per una settimana 1 cp una volta al giorno e permixon 1cp per 30gg, lavaggi con Candinet e urocoltura per ricerca clamidie e micoplasmi, mentre alla mia compagna un tampone per la ricerca degli stessi agenti.
Con i farmaci la situazione migliora, ho cercato di migliorare la dieta ora praticamente vegana a parte un po' di carne bianca. Ho ridotto i caffè, che prima erano numerosi (5/6 al giorno) ma purtroppo non ho smesso di fumare. Il Candinet ha fatto ricomparire le macchie rosse, per cui l'ho interrotto e utilizzato un normalissimo sapone di marsiglia che ha migliorato la situazione.
I rapporti li abbiamo limitati di molto, anche su consiglio del ginecologo che ci ha detto di astenerci fino allo svolgimento degli esami. In seguito all'unico rapporto avuto ho di nuovo avuto rossore persistente e spellamento del glande.
Da una settimana a questa parte i sintomi si sono ripresentati (bruciori al meato, senso di pesantezza e ora anche quelle che credo siano emorroidi).
L'esame delle urine ha dato esito negativo, sia come presenza di globuli bianchi che l'urocoltura.
Non so più cosa fare, nè cosa pensare. Ora sono in attesa dei risultati del tampone della mia compagna (che non presenta alcun sintomo).
Chiedo a voi se è il caso di sentire oltre all'urologo un gastroenterologo o se effettuare altri esami.
Vi ringrazio per l'attenzione.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

sicuramente dopo un consiglio mirato anche del suo medico di famiglia, una valutazione con il gastroenterologo potrebbe essere un'idea da prendere in considerazione.

Poi si ricordi che, quando sono presenti queste "problematiche urologiche”, possono essere utili alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale, quali:

1)vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;

2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc;

3)lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè,le bibite gassate od alcoliche;

4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6)se si fuma, spegnere la sigaretta perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7)tenere d'occhio la bilancia, infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;

8)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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