Problema sociale

Salve. Vorrei parlarvi di un problema davvero fastidioso che sto riscontrando da qualche mese. Una mattina in un bar 2-3 mesi fa, a causa di argomenti che mi sono sensibili e di una mancata colazione, mi sono sentito male davanti ad una mia cara amica. Ho sentito un mancamento e debolezza, ma non è questo il problema visto che essendo sensibile a certi argomenti, con la mia pressione bassa e la mancata assunzione di zuccheri, rischio di svenire.
Il problema è un'altro: ora, ogni volta che vedo queste mia amica, non mi sento molto bene, cioè:
- quando camminiamo assieme o stiamo al parco non succede niente, oppure quando facciamo qualcosa assieme (tipo giocare alla playstation) o ci distraiamo;
- quando invece sto seduto insieme a lei in tranquillità mi sento agitato, una leggera pressione del petto e un leggero affaticamento respiratorio e il tutto mi rende agitato e inizio a non sentirmi un gran che. Appena me ne vado, esempio se ero a casa sua, passa tutto. Vi faccio un paio di esempi di situazioni che sono successe:
-una volta abbiamo deciso di andare a fare colazione assieme e andava tutto bene, quando siamo arrivati al bar, appena la brioche appena comprata ha toccato la parete dello stomaco ho iniziato a non sentirmi bene, gli stessi sintomi descritti prima ma con una sensazione di regurgito anche se non mi veniva da vomitare veramente (è strano lo so), appena siamo usciti e tornati camminare è passato tutto.
- un'altra situazione invece è quando dovevo andare a casa sua ed ero in ritardo, sono arrivato a casa sua col fiatone ma non vedevo nessuno problema (vado a correre ogni tanto con alcuni miei amici per diversi chilometri e non ho mai problemi). Entrato in casa sua mi sono sentito uguale alle situazioni descritte prima. Appena sono uscito da casa sua è andato tutto ok (a parte la stanchezza per la corsa fatta in precedenza).
- un'altra volta invece mi aveva mi aveva invitato a casa sua e andava tutto bene, quando ci siamo seduti, ogni volta che mandavo giù qualcosa, si presentavano sintomi come ansia e agitazione (anche lievi). Appena finito di mangiare è passato tutto e ci siamo messi a fare qualcosa.
Ripeto: prima di quel avvenimento al bar di 2-3 mesi fa stavo bene e non mi succedeva mai nulla del genere.

Questa situazione mi sta veramente infastidendo, ogni volta ho paura che possa non sentirmi bene. Spero che mi aiuterete. Grazie per l'attenzione.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve a lei,

sarebbe importante capire a quali "argomenti è sensibile", perché potrebbero essere legati alla situazione che ci descrive.

Prima di lasciarle la parole, vorrei già dirle che mi sembra importante il fatto che lei descriva tanti momenti e dettagli che ha correttamente sottolineato, ma sembra allo stesso tempo trascurare questi argomenti.

A volta capita che certe nostre sensibilità possano condizionarci, soprattutto se non ci sentiamo di affrontarle, ma tendiamo a rifuggirle ad esempio. Non so se questo sia il suo caso, ma ci tenevo a lasciarle questo spunto riflessivo evocato dalla lettura del suo racconto.

Sottolinea inoltre un fatto importante, quando dice che 2 o 3 mesi fa non sentiva questo fastidio. C'entrano forse questi argomenti sensibili? Magari prima erano ugualmente presenti, ma più di recente è successo forse qualcosa in particolare che li ha stimolati, aumentandone il valore? Oppure lei sente di voler essere più ricettivo e dare più ascolto a questi argomenti, che in qualche modo la riguardano?

Un'ulteriore stimolo potrebbe essere legato a questa sua amica, poiché mi sono chiesto se potrebbe essere lei, in qualche modo, a sollecitare questa situazione.
Mi chiedo questo perché dalle sue parole sembrerebbe che si verifichi un senso di disagio in lei quando è a tu per tu con questa amica, in tranquillità, senza attività che vi possano in qualche modo distrarre.

Un saluto,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buona sera! :)
Allora, gli argomenti che trovo sensibili sono correlati al corpo umano (ossa spezzate, vene e arterie, sangue, ecc...). Quella mattina di 2-3 mesi fa stavo raccontando di un incedente che ho avuto 6 anni prima il quale raccontarlo non mi ha mai dato problemi. Probabilmente a causa del fatto che non avevo fatto colazione e che stavo anche descrivendo cosa mi era successo e cosa avevo passato (forse ha anche influito la mia pressione sanguigna bassa), stavo quasi per avere un mancamento. Fortunatamente sapevo già cosa fare e mi sono fatto portare un bicchiere di acqua zuccherata e mi sono sdraiato. Una cosa analoga era successa 5 anni fa durante il prelievo quando ho visto il sangue fuoriuscire dall'ago dopo il prelievo mentre, alle elementari è successo la prima mentre durante scienze si parlava di sangue e arterie (in questa situazione sono proprio svenuto).
Comunque questi argomenti tendo ad evitarli praticamente sempre.

Con questa mia amica parlo sempre di tutt'altra argomenti e non sfioriamo mai la questione.

''Mi chiedo questo perché dalle sue parole sembrerebbe che si verifichi un senso di disagio in lei quando è a tu per tu con questa amica, in tranquillità, senza attività che vi possano in qualche modo distrarre. ''
Su questo punto volevo aggiungere questo fatto, una volta la incontrai per strada (mi è capitato spesso anche dopo questo fatto) però un volta appena mi sono avvicinato a lei e mentre mi parlava ho avuto una ''botta'' improvvisa, come... è difficile da spiegare.... potrei riassumerla come una ansia e un disagio improvviso. Infatti subito dopo l'ho salutata in fretta con una scusa e me ne sono andato. Subito dopo mi è passato tutto.
Questa cosa mi è successa solo una volta.

Quando invece ci incontravamo al bar, quando sentivo un aria pesante mi dava fastidio e vicino a lei questa situazione si amplificava e iniziava una sensazione di disagio e ansia. Dopo infatti uscivo fuori con lei e un po passava. Anche se mangio con lei, appena sento il cibo che mi tocca lo stomaco è che se dovessi vomitare, anche se non ho lo stimolo vero e proprio. Ogni cosa che sento del mio corpo vicino a lei (tipo che digerisco il cibo, o un aria calda e pesante) si amplifica e inizia il disagio. E odio e ho paura di stare male davanti a lei.

Quando sono con lei tendo a non pensare a queste sensazioni di ansia e disagio però basta anche sfiorarle col pensiero e questi sintomi compaiono. Quando succede provo a pensare ad altro ma mi è difficile. Capita che se iniziamo a fare qualcos'altro passa tutto (tipo andare a fare una passeggiata all'aperto o sedersi in una panchina)

Ripeto che prima della mattina di 2-3 mesi fa non mi succedevano mai queste cose, con nessuno e in nessun luogo.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Immagino che sentirsi mancare o addirittura svenire, come è successo alle Elementari, sia un'esperienza che possa disorientarla e spaventarla.

Anche il timore che possa capitare di nuovo è fonte di preoccupazione e forse per questo motivo tende a evitare quegli stimoli che sa che potrebbero metterla in una situazione che sente pericolosa.

Diventa a questo punto importante approfondire meglio le situazioni in cui questo indebolimento si verifica, e sarebbe importante capire il suo stato d'animo e anche il ruolo della sua amica.

Ha mai svolto visite mediche e psicologiche per indagare meglio questi aspetti?

Un saluto,
Enrico de Sanctis
[#4]
dopo
Utente
Utente
Voglio precisare che l'unico avvenimento che mi ha insinuato veramente paura e stress è stato l'evento della mattina al bar. Gli altri precedenti mi hanno influito poco o niente.

Sono andato alcuni giorni fa dal medico e quest'ultimo mi ha prescritto qualche soluzione contro l'ansia e di prenderne 5 gocce prima di andare a dormire. Dopo una settimana mi ha detto di presentarmi e vedere se ha funzionato o meno. Mi ha consigliato anche di prendere appuntamento con uno psicologo casomai le medicine non funzionassero.

Vorrei essere completamente onesto: non ho intenzione di prendere appuntamento con uno psicologo o prendere medicine più pesanti perchè sinceramente mi pare tutto esagerato e l'idea di andare da uno psicologo mi rende molto a disagio e scettico (anche se rispetto moltissimo questa pratica).
Volevo provare a risolverlo più tranquillamente, anche da solo, cercando anche di indagare sul problema, anche per questo che ho chiesto un consulto qui. Anche perchè penso che sia solo un problema momentaneo e col tempo passi (almeno lo spero).

Comunque i rapporti con questa amica sono di una buona amicizia, molto confidenziale.

La volevo anche ringraziare per il prezioso tempo che lei mi sta regalando nel tentativo di capire questo problema.

Volevo specificare una cosa: quelle sensazioni di disagio e ansia, quando non sono presenti, non riesco a ricordarmele cioè, non riesco a ricordare com'erano e che sensazione trasmettevano e cosa provocavano. Non riesco a replicarle normalmente, neanche pensandoci. Non so se mi sono spiegato bene.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Può provare a vedere se con il tempo il disagio diminuisce. Solo in caso contrario valuterà come procedere, anche seguendo il consiglio del suo medico.

Potremmo dire che da una parte sente la necessità di capire di più a fronte di un senso di malessere, dall'altra parte sente che potrebbe "essere esagerato".
Mi sembra un movimento interiore rilevante.

Bisogna capire se sta dando troppo peso a questo disagio, se vive dentro di sé delle inquietudini che non la fanno sentire al sicuro e la rendono poco sereno, se ci sono momenti nella sua vita in cui vive un senso di insoddisfazione o frustrazione, oppure se ci sono degli eventi recenti che la sollecitano dal punto di vista emotivo ad esempio. Sono tutte riflessioni che bisogna fare in modo approfondito.

Provo a chiederle una cosa, quando dice: "Volevo specificare una cosa: quelle sensazioni di disagio e ansia, quando non sono presenti, non riesco a ricordarmele cioè, non riesco a ricordare com'erano e che sensazione trasmettevano e cosa provocavano. Non riesco a replicarle normalmente, neanche pensandoci", che cosa intende dire più precisamente, perché dovrebbe concentrarsi nel ricordarle e replicarle?

Un saluto,
Enrico de Sanctis
[#6]
dopo
Utente
Utente
Triste del fatto che ogni tanto sono dovuto andare via da questa mia amica, torno a casa pensando deluso, ripensando al momento di disagio precedente ma non riesco a ricordare le sensazioni che ho provato, ma riesco solo a descriverle a parole. Perchè quelle sensazioni compaiono solo in quel momento e scompaiono appena me ne vado senza lasciare nessuna traccia o sensazione.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
A volte questo può succedere perché le sensazioni e le emozioni sono legate a una situazione specifica, e riviverle non è una cosa immediata nè necessaria. In questo caso potremmo chiederci come mai ha questo pensiero e vorrebbe riviverle.

Altre volte, invece, può succedere che abbiamo alcuni freni che in qualche modo bloccano l'accesso delle nostre sensazioni, non se questo può riguardarla.

Se dovesse decidere di rivolgersi a uno psicoterapeuta, dopo avere verificato se il problema passerà con un po' di tempo, bisognerà tenere in considerazione i suoi pensieri, i suoi dubbi e i suoi stati d'animo.

Un caro saluto,
Enrico de Sanctis

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dopo
Utente
Utente
Ora proverò con la medicina prescritta dal mio medico per vedere se funzionerà, in caso contrario mi ripresenterò qui. Questa persona è veramente importante per me e non voglio che questa situazione rovini tutto.