Anche perché a seguito dell'intervento sto avendo pure conseguenze di altra natura

Ho compiuto 60 anni il 12 dic. 2015. Dopo 10 anni di consulti medici e terapie di vario genere, mi son deciso di essere sottoposto ad intervento chirurgico per risolvere i problemi di dover andare ad urinare in continuazione, specialmente la notte. Fiducioso di risolvere la mia situazione, ho cercato quanto di meglio ci fosse nella zona dove abito. Il 13 aprile di quest'anno sono stato convocato per l'intervento e lo stesso giorno operato. Ad oggi, però, dopo più di 2 mesi dall'intervento non trovo miglioramento, anzi, forse la situazione è pure peggiorata. vado ad urinare più di prima, devo portare un assorbente per incontinenza per evitare di bagnarmi quando sono fuori casa e la notte non trovo pace di un sonno tranquillo per una notte intera.

Sinceramente? Sono deluso e scoraggiato. Se avessi saputo che i risultati fossero stati questi avrei preferito non fare nulla; anche perché a seguito dell'intervento sto avendo pure conseguenze di altra natura. Dolori alle minzioni verso la fine dell'emissione dell'urina, e all'addome, nel quadrante superiore sinistro e destro.

Ho fatto analisi delle urine e urino coltura risultate ambedue negative. Ho eseguito una ecografia dell'addome anch'essa dando risultato negativo.

Di pù non saprei. Però continuo a stare male. devo essere paziente più di un paziente, che lalla fine con il tempo le cose andranno per il meglio o devo aspettarmi il resto della mia vita in queste condizioni?

Grazie, attendo Vs istruzioni e consigli.

Buona giornata.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Noi non abiamo motivo di dubitare che l'intervento sia stato eseguito correttamente e preceduto da una diagnosi altrettanto puntuale. Talora la fase di stabilizzazione successiva ad un intervento disostruttivo può essere più lunga e tortuosa della media, situazioni come la sua non stupiscono più di tanto lo specialista esperto. Lei non ci riferisce il tipo di procedura cui è stato sottoposto nè le preceedenti dimensioni della sua prostata, fattori che possono influire sulla prognosi in modo variabile. L'esperienza ci pirta a pensare che comunque se gli accertamenti non dimostrano nulla di grossolanamente alterato, a tempi lunghi la quasi totalità delle situazioni si avvia ad un lento. e progressivo miglioramento. Le confermeremmo quindi di continuare ad avere fiducia in chi l'ha operata, tenendo il Collega al corrente delle sue condizioni e del loro evolversi. Prima di ulteriori 3-4 mesi è ben difficile vi sia l'indicazione ad accertamenti più approfonditi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta. Sono stato sottoposto a resezione prostatica. La cosiddetta TURP.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
In effetti l'esposizione all'energia elettrotermica dissipata durante l'intervento può talora essere alla base di persistenti fenomeni irritativi. Questo è da sempre ben noto agli specialisti,mcome anche il fatto che nella quasi totalità dei casi,manche se lentamente, si pervenga comunque col tempo ad una stabilizzazione soddisfacente. D'altronde, anche con le più recenti tecniche basate sul laser l'effetto irritante del calore può essere del tutto simile, specie in caso di elevati volumi prostatici da trattare.
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dopo
Utente
Utente
Grazie ancora. Quindi posso ben sperare che con il tempo tutto andrà a buon fine.