Terapia oncologica con insufficienza renale cronica grave

A mio padre (62 anni) è stato diagnosticato 2 anni fa una neoplasia polmonare, scoperta per via di una polmonite. Durante le terapie antibiotiche per curare la polmonite, ha avuto un blocco renale ed è stato sottoposto a dialisi. I reni sono tornati quindi a funzionare correttamente ed è stato successivamente operato (pneumectomia parziale). Sottoposto ad un primo ciclo chemioterapico, non si sono evidenziate anomalie nel quadro clinico generale. Finito il primo ciclo, in seguito ad una PET, si è evidenziato la ricomparsa, minima, di una neoplasia a livello polmonare. Intrapreso il secondo ciclo chemioterapico, sono iniziati i problemi. Dopo 3 sedute, si sono manifestati bassi livelli di globuli rossi, piastrine (tanto da rendere necessarie delle trasfusioni) e grave insufficienza renale cronica che ha portato ad alti livelli di creatinina e conseguente ricovero ospedaliero. Al momento hanno sospeso ogni cura chemioterapica e stanno procedendo solo con il trattamento nefrologico. Eppure dovrebbe ricominciare al più presto una terapia oncologica. Il nefrologo ha detto che non darà l'approvazione per il trattamento chemioterapico poiché i reni non potrebbero sostenerlo. Pertanto quali soluzioni ci sono? Esistono validi metodi alternativi? Se si, quali?

Grazie in anticipo
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
La radioterapia potrebbe essere una opzione percorribile per contenere l'estensione di malattia(controllo locale) e/o agire su situazioni a rischio di compressione/infiltrazione locale/sintomatologia ingravescente. Necessiterebbe però di un consulto con un radioterapista oncologo per visualizzare le immagini strumentali del caso e visitare il paziente per capirne la fattibilità.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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dopo
Utente
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Mi attiverò in tal senso.
Grazie mille per la sua risposta.