Vorrei provare a vivere...

Ho 42 anni e vivo in un piccolo borgo montano in cui sono nato, cresciuto e lavoro.
Vivo con mia madre e lavoro nel suo negozio.
Mio padre è uscito una mattina per andare a lavorare e non è più tonato, ci ha abbandonati. Io avevo 12 anni.
Non ho mai avuto una donna e sono ancora vergine e questo mi fa soffrire molto.
Da quando ero bambino, quando sono agitato comincio a balbettare e faccio una smorfia con la bocca, sempre invece ho un tic agli occhi che apro e chiudo a scatti strizzandoli continuamente e ogni tanto faccio roteare.
Ho provato molte volte a prendere la patente, ma non riesco a superare l'esame di pratica, ho come un blocco e il giorno dell'esame non riesco a guidare, mi sembra che tutti mi vengano addosso e mi fermo.
Non sono mai uscito dal mio paese, allontanarmi da casa mi crea ansia,ho paura di interrompere le mie abitudini, ho paura della gente che non conosco, ho paura di non riuscire a tornare a casa...ho paura che il mondo finisca dietro alla montagna, ho paura di non rivedere mia madre...
I miei amici hanno tutti più anni di me e si sono fatti la loro famiglia. Qualcuno ha anche lasciato il paese.
A me pensa mia madre per tutto: mi fa lavorare, mi prepara da mangiare, mi compra e mi lava i vestiti, quando sono molto stanco mi spoglia e mi mette a letto, mi dice quando devo lavarmi, mi organizza le uscite con gli amici, ma non può essere lei la mia donna. Quando mio padre se ne è andato mia madre ha sofferto molto, io, per consolarla,, per comodità e per necessità, ho accettato di fare il suo bambino grande. Sarà anche per il mio aspetto fisico asciutto (sono alto 1,85 e peso 61 kg), ma a volte mi sembra di essere uno scheletro che cammina.
Come dicevo all'inizio non ho mai avuto esperienze sessuali e quando non ne posso più cerco di svuotarmi da solo, manualmente. Una persona che ha sempre fatto solo masturbazione da solo sarebbe in grado di avere un rapporto normale?
Da alcuni anni soffro di insonnia perché di notte penso e mi chiedo come facciano gli altri a vivere, io lo trovo così difficile, perché ho tutte queste paure e non riesco a liberarmi? Passo notti intere su internet, è la mia finestra sul mondo che non ho il coraggio di vedere dal vivo!! Leggo tantissimo, c'è molta gente che soffre, ma ognuno ha la sua storia e non ne ho trovata nessuna che assomigli alla mia...
Ho capito che mi servirebbe il supporto di qualcuno, ma nel mio paese non c'è e allora provo a cercarlo attraverso la mia unica via di fuga: la rete.
So che siete in tanti che leggerete, ma io non vi vedo e questo mi fa stare tranquillo.
Questa è la prima cosa che faccio senza che mia madre lo sappia...speriamo che mi porti bene.

Grazie,
Vittorio
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Sig. Vittorio,
Il Suo nome e' molto bello, evoca gli anni e le epoche in cui si aspirava non a sopravvivere ma a "vincere". Quindi spero che questo nome simbolico la aiutera'. E Le portera' fortuna.
Devo dirLe che da quanto ci riferisce di se' Lei avrebbe bisogno di iniziare una analisi molto seria e profonda. Avrebbe gia' dovuto iniziarla ma va bene anche ora.
Le consiglio di farlo perche' non puo' restare un "bambino" anche se "grande" tutta la vita.
Quando Sua madre non ci sara' piu` Lei dovra' essere in grado di essere autonomo.
Questa e' la cosa necessaria.
Non si nasconda dietro cose secondarie.
Intanto impari ad essere autonomo, che e' gia` una meta importante.
Quando lo avra' fatto decidera` Lei come trascorrere la Sua vita.
Auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"A me pensa mia madre per tutto: mi fa lavorare, mi prepara da mangiare, mi compra e mi lava i vestiti, quando sono molto stanco mi spoglia e mi mette a letto, mi dice quando devo lavarmi, mi organizza le uscite con gli amici, ma non può essere lei la mia donna. "

Credo, Genrile Vittorio, che quatto sia il fulcro della sua richiesta di consulenza.

Il punto da cui partire senza far pesaste altro tempo prezioso.


Il nodo da sciogliere...

Il legame da rielaborare...

Lei non può essere il suo bambino grande, lei è un uomo in trappola ..

Sua madre non può essere la sua donna, ma sia madre.

Dovreste farvi aiutre:
Sua madre dovrebbe elaborare l'abbandono e lei farsi una vita vera, solo sua..

Cambiare e vivere è possibile, coraggio!!

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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