Problemi a dormire, angoscia e ansia

Buongiorno.

Sono da sempre una persona molto ansiosa ma negli ultimi anni, non riesco più a tollerare l'ansia ed il senso di angoscia che mi investono letteralmente nel periodo degli esami universitari. Premetto che negli ultimi mesi ho alcuni problemi di salute legati ad una disfunzione della tiroide che, oltre a stanchezza continua, mi ha portato a disturbi del ciclo e conseguente anemia. Quindi mi trovo con una stanchezza fisica triplicata e accentuata anche dalla costante ansia.

Inoltre ho avuto alcuni problemi in famiglia che, tra l'altro, coincidono col periodo in cui ho iniziato ad avere questi problemi di salute.

Ho un esame universitario tra pochissimi giorni e sono costantemente in uno stato di angoscia, paura di non riuscirci, non riesco a concentrarmi e inizio a dormire poco e molto male. Questa notte, oltre alla difficoltà di prendere sonno, mi svegliavo ogni ora fino al mattino quando mi sono alzata dal letto ormai stremata.

Per quanto riguarda i problemi di salute, ho iniziato a trattare l'anemia e a breve ho appuntamento con un endocrinologo. Sono stata anche da uno psichiatra ma inizieremo una terapia che, da quanto mi ha detto, non prevede alcun farmaco perché dai colloqui che abbiamo avuto non ritiene il mio caso adatto alla terapia farmacologica. Inizieremo, però, a settembre.

Nel frattempo, però, oltre a sentire la necessità forte di riposo, di una vacanza, di rilassarmi seriamente, ho un esame da fare che rimando da molto tempo a causa dei diversi problemi. Ho paura! Ho veramente tanta paura di fallire e questo mi rende ulteriormente ansiosa e angosciata, con sintomi fisici, tra cui mal di stomaco. Sono stata malissimo in questi giorni con lo stomaco.

Diciamo che sono esausta. In passato ho provato con alcuni rimedi come la valeriana o altri integratori, ma non ho avuto alcun beneficio.

Vorrei calmarmi!!!
[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

forse invece che attendere due mesi per iniziare un percorso terapeutico si potrebbe rivolgere ad un altro professionista e cominciare subito ad occuparsi del suo malessere.
Non vedo infatti per quale ragione dovrebbe attendere settembre, quando non mancano certo psicologi validi ai quali si può rivolgere iniziando subito a lavorare sul suo disagio.

Appurato che secondo il medico psichiatra che ha consultato non le servono psicofarmaci non posso che consigliarle di rivolgersi ad uno psicologo nei prossimi giorni per farsi aiutare.

Ci pensi!
Tanti auguri per il proseguimento dei suoi studi,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Concordo con la collega nel suggerirLe di non rimandare la data di una consultazione psicoterapeutica.
Il periodo degli esami e' infatti molto carico di ansia per chiunque debba sottoporsi a tale situazione! Non esiste nessuno che sia rilassato mentre sta attendendo di fare qualche esame!
Forse in Lei la sintomatologia si esacerba a causa della tiroide: per fortuna tra breve avra' la visita endocrinologia e questo aspetto sara' preso in carico in modo corretto.
Per il resto si faccia animo e pensi che gli esami non mettono "ansia" solo a Lei!
In bocca al lupo comunque! E ci faccia sapere come e' andata!
I miei saluti!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Mi spiego meglio, non sono stata precisa ... abbiamo già avuto qualche incontro conoscitivo, ma restano solo due settimane prima che inizi la pausa estiva, per questo abbiamo deciso di iniziare con regolarità, a cadenza settimanale, a settembre. Quindi farò psicoterapia con lo psichiatra al quale mi sono rivolta ...

Per la tiroide ho invece appuntamento tra dieci giorni, ma ecco, ho prima l'esame!

Il problema è che tendo a viverlo come un evento catastrofico, con gli anni sono diventata sempre più sensibile a questo tipo di ansia, che mi uccide davvero!

[#4]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Si è spiegata benissimo, ma la invitavamo a riflettere sul fatto che accettando di rimandare di altri 2 mesi l'inizio della terapia si assume la responsabilità di rimandare anche il momento in cui inizierà a stare meglio.
Di conseguenza le suggerivo di riflettere su quanto sia disposta ad accettare questo rinvio: questo può anche andarle bene, ma nel frattempo non può pensare di cercare e trovare risposte rapide e facili da chi non la conosce e non sta lavorando con lei e su di lei (nello specifico da noi) per risolvere i problemi che sta incontrando.
Se questo fosse possibile significherebbe che la situazione non è seria e che non le serve alcuna terapia.

Se percepisce un forte senso di angoscia e di urgenza chieda allo psichiatra di anticipare l'inizio della terapia (e verifichi magari che abbia frequentato una scuola di psicoterapia, come è richiesto agli psicologi per diventare psicoterapeuti, e che non abbia quindi il titolo di psicoterapeuta semplicemente in quanto psichiatra) oppure si rivolga ad altri, se lui non può venirle incontro adesso che ha bisogno di aiuto.

La qualità di una relazione terapeutica dipende anche dalla disponibilità del terapeuta ad andare incontro ai bisogni del paziente, e nel suo caso forse non ne sta incontrando a sufficienza.
[#5]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Mi scusi ma io ci ho visto molta onestà da parte dello psichiatra, mi sono trovata bene, so che sarà assente per questo lungo periodo ma in questi giorni non mi trovavo a vivere così male l'ansia al punto da chiamarlo e chiedergli consiglio.

So comunque che allo psichiatra non è richiesto frequentare la scuola di psicoterapia. Non è "semplicemente" psichiatra. Si tratta di due percorsi diversi, l'importante è trovarsi bene e avere un riscontro.

Vi ringrazio comunque per i consigli, buona serata
[#6]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se si è trovata bene è una sua scelta indiscutibile quella di accettare di attendere altri due mesi prima di iniziare un percorso terapeutico.
Nel frattempo però sta chiedendo aiuto ad altri professionisti (nello specifico a noi, ma magari anche ad altri) e questo a mio avviso significa qualcosa.

In ogni caso la decisione spetta a lei e l'importante è che ne abbia valutato pro e contro: se implica attendere fino a settembre deve accettare che fino a settembre non troverà altri aiuti, perchè senza conoscerla nessuno può dirle come "calmarsi", per tornare alla sua richiesta iniziale.

Le faccio tanti auguri,
Ansia

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